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Posta dai lettori #6

Approfitto di un po' di tempo libero per radunare un po' di messaggi di alcuni lettori e cercare di ringraziare per gli splendidi complimenti ricevuti, ma nel frattempo voglio cercare anche di rispondere ad alcuni quesiti. Ed é da questi che voglio iniziare:


Teo, che già mi aveva scritto in passato, mi contatta per chiedermi:

"La mitologia greca sostiene che gli dei greci non erano nativi di quella terra, ma provenivano da Creta. Che ne pensi?"


Non mi sono mai occupato appositamente di mitologia greca, anche se in famiglia ho due autentici esperti sul tema. Non me ne sono occupato più che altro per mancanza di interesse, ma nei miei studi sul personaggio Ishkur / Adad / Zeus ho dovuto forzatamente avere a che fare col tema. Confermo che in antichità perfino Evemero sostenne che Zeus fosse cretese, e fosse non un dio astratto ma una persona in carne ed ossa, probabilmente un re. Il tutto, se fosse vero, non cambierebbe di una virgola le cose, poichè sappiamo che la cultura religiosa greca sorse solo agli inizi del I millennio a.C. e la più lontana mitologia greca propriamente detta (quindi formata e non in fase formativa) risale a non prima del VIII secolo a.C.

Intendiamoci, i greci come popolazione arrivarono in Grecia all' incirca nel 1800 a.C. o poco più tardi, ma il culto di Zeus e della sua famiglia, non iniziò che oltre 700 anni dopo, e il corpus mitologico greco si formò ancora 2-3 secoli dopo in periodo classico. A testimonianza di ciò, una scoperta riportata dal National Geographic parla del rinvenimento di una sigillo di cristallo di roccia recante inciso un toro (considerato simbolo dei più antichi associati a Zeus ed ai suoi 'precursori') ma di fattezze minoiche, risalente a circa il 1400 a.C., segno che all' epoca la popolazione stanziatasi in Grecia aveva portato con se un corpus cretese.

Un periodo così antico comunque é ancora relativamente recente rispetto all' origine mediorientale e successivamente anatolica nel III millennio a.C.



Passando a tutt' altro argomento, una domanda di Roberta (che ringrazio per le splendide immagini allegatemi):

"Secondo te le attuali potenze economiche e politiche sono in qualche modo discendenti di antichi personaggi di potere legati agli Anunnaki?"


Più volte ho trattato questo argomento ma solo marginalmente, specialmente perchè per affrontarlo bisogna per forza parlare di un popolo che, a torto, é considerato 'intoccabile' nel senso che qualsiasi cosa si scriva su di esso viene scrutinata ed analizzata per 'proteggerlo'. Ma non mi son mai tirato indietro e non voglio iniziare adesso: ritengo che sia dimostrabile il fatto che i personaggi più potenti al mondo, ora come secoli fa, appartengano o siano legati (tramite parentele acquisite o vincoli di affari) ad una dinastia (che fortunatamente sta per estinguersi) con una ben determinata origine etnica e religiosa. Pur se nel corso dei secoli l' etnia si é diluita, i loro principi fondanti sono rimasti sempre gli stessi. Se la loro genealogia sia legata agli Anunnaki non lo so e non lo può sapere nessuno, ma che la loro origine sia quella di un popolo che viene detto 'protetto' da uno di quegli Anunnaki, il quale ha servito loro gran parte del mondo antico ed i mezzi per espandersi, é innegabile.



Arturo invece mi propone una riflessione, più che una domanda:

"Sembra che in ogni tempo ed in ogni luogo nella storia umana ci sia stata un' opposizione tra due fazioni... anche quando ci son stati più personaggi coinvolti, in genere si potevano ricondurre sempre ad un antagonismo tra due idee o linee di azione. Non posso fare a meno di chiedermi se ciò non sia un eterno riproporsi della lotta tra Enlil ed Enki, tra Ninurta e Marduk!"


Penso che il tutto possa essere ricondotto all' idea di base di un dualismo, che non deve essere visto sempre come un equilibrio o un disequilibrio. Credo che l' intero Universo sia basato su una condizione binaria: o é 0 o é 1. Con queste due possibilità puoi costruirne altre, così come puoi avere tante fazioni politiche, ma saranno sempre riconducibili alle due fondamentali. I colori non sono altro che variazioni di due condizioni: assenza di luce, presenza di luce.



Infine ringrazio Marianna e Sandra per i loro complimenti, Marianna mi scrive che ha deciso di iscriversi al Corso di Laurea Magistrale in Archeologia e Culture del Mondo Antico dell' università di Bologna dopo aver letto alcuni miei articoli sulla Mesopotamia.... non posso che esserne orgoglioso e felice. Ringrazio un mio conterraneo sardo, Tullio, il quale sta cercando di organizzare un meeting a Quartu... sarà difficile, ma ci proverò!

E, ultimo ma non meno importante, un grazie va ad Alberto per avermi segnalato un link splendido che non conoscevo:


Qui sotto una delle immagini mandatemi da Roberta.






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