DINGIR ANNA DINGIR KIA Volume 1: I nuovi dei
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E' il primo libro della saga in due volumi Dingir Anna, Dingir Kia (Dio del Cielo, Dio della Terra), il primo romanzo si Sci-Fi Mesopotamica di Alessandro Demontis.
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"I nuovi dei" é ambientato nel XXII secolo, in un mondo governato dalle Confederazioni e unificato sotto la Nuova Religione, restaurata secondo i dettami delle Tavole dei grandi dei della Mesopotamia. Ma é anche un mondo di uomini potenziati geneticamente, di ibridi, di straordinari poteri e di intricate trame politiche.
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SINOSSI:
L' archeologo Richard Hartley ed il suo amico e collega linguista Jason "Jaze" Fawley, durante degli scavi nella antica Eridu, ritrovano la ormai dimenticata Camera dei Sette che decretano il Fato, la stanza segreta da dove gli dei Anunnaki prendevano le loro decisioni fino alla loro improvvisa partenza dalla Terra, nel II millennio a.C.
Grazie a questo ritrovamento, come disposto dalla Tavola di Sin, i due diventano i 'Nuovi Dei' del pianeta Terra, assumendo i ruoli di Dingir Kia e Igi Ilu. Loro dovranno ricevere il misterioso e potente Dingir Anna in arrivo dallo spazio profondo, ma sulla Terra misteriose forze sono attive su più fronti per impedire l' affermarsi dei Nuovi Dei.
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PERSONAGGI PRINCIPALI:
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Richard Hartley: archeologo linguista, capo della missione archeologica, sarà il nuovo Dio della Terra (Dingir Kia)
Jason Fawley: uno dei maggiori linguisti del mondo, amico fraterno di Ritchard ed ex attivista contro le tecnologie genetiche, sarà il nuovo Guardiano del Dio (Igi Ilu)
Chris Kramer: alto funzionario della Confederazione per gli Studi sulla Divinità, ex amico di Jason ed attivista passato dalla parte della Presidentessa
La Presidentessa: il capo della Confederazione, figura dal grande potere e dotata di incredibile conoscenza, il suo passato é sconosciuto a tutti tranne a Chris, suo fedele collaboratore
Hairich Hanneman: pazzo scienziato che ha perfezionato le tecnologie di ibridazione a tal punto da essersi dotato di straordinari poteri, trama in segreto contro Richard ma anche contro la Presidentessa
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TIME LINE:
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10/05/2128 scoperta delle Tavole di Ninive
30/03/2131 mandato governativo sul Dingir Kia
01/04/2133 lettera di Hartley al Congresso
20/03/2135 incarico a Hartley
20/04/2135 partenza per Nippur
12/02/2137 Helena lascia Hartley
05/08/2137 morte di Lothar
11/10/2138 trasferimento a Sippar
15/07/2139 trasferimento a Eridu
05/01/2140 scoperta statuine e tetto della stanza
07/01/2140 riunione della Confederazione, mandato di uccidere Hartley
07/01/2140 tetto della stanza liberato
09/01/2140 Kramer dalla Presidentessa / incontro con Hanneman
22/01/2140 scoperta del corridoio e della stanza
23/01/2140 attacco di Hanneman
27/01/2140 Liu uccide hanneman
28/01/2140 ingresso nella sala
13/02/2140 dichiarazione delle nazioni
16/02/2140 ingresso al palazzo presidenziale / consulto con gli studiosi
20/02/2140 annuncio della Presidentessa
28/02/2140 avvistamento da El Paso
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PREFAZIONE DEL LIBRO
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Eridu, Iraq - 28/01/2140
Il fetore di chiuso e di terra umida nella galleria non rendevano certo facile pronunciare le parole con il tono fermo e devozionale adeguato, Hartley dovette fare appello a tutta la sua forza d’ animo ed eccitazione per rimanere impassibile e pronunciare la nenia ultra millenaria:
“Dingir Anna kanpa! Dingir Kia kanpa!”
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Nel silenzio della galleria improvvisamente risuonò un gracchiante rumore di pietre che scorrono: l' enorme lastra che si stagliava davanti si stava lentamente alzando.
“Sai che anche solo per questo sei appena diventato l’ uomo più potente del pianeta, vero Harty?”, il tono di Jaze Fawley era misto di ammirazione reverenziale ed orgoglio, con una punta di sorpresa dovuta all’ aver appena visto cadere definitivamente lo scetticismo di quasi cinque anni di ricerca.
“Si Jaze, e se le cose andranno come spero da oggi avrò ancora più bisogno di te. Se sarò io a dominare il mondo voglio che tu sia il mio guardiano”.
“Non rinuncerei per niente al mondo Harty…”
Avanzarono lungo il corridoio appena apparso dietro il lastrone di pietra, con l’ unica illuminazione della fiaccola al fosforo che avevano trovato li davanti alla pietra, una fiaccola accesa forse da più di tremila anni.
Si ritrovarono in una caverna altissima e dal perimetro vastissimo, ad una prima stima doveva essere alta almeno venti metri e larga almeno quaranta; giunti al centro trovarono un cerchio segnato da pietre perfettamente allineate intorno ad un' asta portafiaccole.
Hartley vi inserì l’ asta della fiaccola grazie alla quale avanzavano e improvvisamente la caverna si illuminò a giorno: i deboli raggi della luce al fosforo venivano amplificati da una serie di cristalli inseriti in nicchie nella parete circolare della caverna, creando così una intelaiatura di luce che si espandeva per tutto il locale.
Jaze rimase ammaliato dalla perfezione di questi allineamenti; i costruttori della caverna dovevano conoscere perfettamente le proprietà dei cristalli, della propagazione della luce, e come costruire pareti perfettamente circolari e lisce.
“Come si dice… uomini della pietra che giocavano con lance e legnetti, vero Jaze?” il sarcasmo della voce di Hartley interruppe quel silenzio così imbarazzante, Jaze scoppiò in una fragorosa risata liberatoria.
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La luce appena diffusa mostrava scaffalature di pietra levigata piene di tavole di argilla disposte lungo tutte le pareti della stanza; le scaffalature iniziavano a circa cinquanta centimetri dal pavimento, ed erano alte circa quattro metri ma con pochi ripiani, tutti distanziati, dalle proporzioni troppo grandi per uomini della loro statura. Pur con il suo metro e novanta Richard dovette constatare che non avrebbe potuto coprire tutti i ripiani senza una scala o un piedistallo. Ma nella stanza non c’ erano ne l’ una ne l’ altro. Ciò faceva a botte con la diceria popolare che quella grotta nascosta fosse una sorta di biblioteca sumera. I sumeri, come del resto tutte le popolazioni del medio oriente, erano uomini di statura relativamente bassa, tutti gli scheletri riportati alla luce dagli archeologi in tre secoli andavano dal metro e cinquanta al metro e settantacinque.
Fu Jaze a notare che esattamente sul lato est della caverna mancava uno scaffale, e si apriva invece un passaggio alto circa sei metri e largo due che portava ad un altro locale. Vi entrarono cautamente, e si trovarono in una grotta gemella delle stesse dimensioni della prima, ma senza scaffali. La scena che si parò davanti ai loro occhi era incredibile: un tavolo di pietra ettagonale stava al centro della stanza, e intorno vi erano sette troni dalle dimensioni assurde fatti di materiale nerissimo simile all’ ossidiana, e tempestati di pietre preziose azzurre e ornamenti d’ oro. Uno di essi, il più grande, aveva un colore leggermente più chiaro, una specie di grigio fumè, e un poggiatesta rotondo ma piatto con incisi dei segni cuneiformi in stile accadico del XXIV secolo a.C.; con la torcia elettrica Hartley illuminò la superficie levigata e piatta del poggiatesta e vi lesse: “An”.
Guardò con occhi commossi Jaze Fawley, si abbracciarono come amici fraterni che condividono la più grande gioia della loro vita.
“L’ abbiamo trovata Jaze, l’ abbiamo davvero trovata!”
Appena si ripresero dalla sorpresa e dall’ emozione, Jaze Fawley estrasse dalla borsa la sua videocamera, filmò le due grotte nei particolari, i troni, il tavolo, le pareti circolari ed i cristalli, gli scaffali, e dopo circa trenta minuti di riprese dettagliate puntò la videocamera sul collega e amico:
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“Oggi è il 28 Gennaio dell’ anno 2140, io mi chiamo Richard Hartley e il mio assistente Jason Fawley, ci troviamo a quindici chilometri ad ovest del Tell dove sorge la antica Eridu, a circa novanta metri di profondità. Le immagini che avete visto sono girate dentro una caverna che abbiamo cercato per quasi quattro anni. Finalmente abbiamo trovato la sala dei ‘Sette che decretano il Fato’, gli dei di Sumer e Akkad.
Da oggi io, Richard Hartley, in accordo al mandato governativo n° 134 del 2131, assumo il titolo antico di Dingir Kia e mi dichiaro sovrano del pianeta Terra.”