La terza edizione definitiva del primo libro di Alessandro Demontis, contenente gli ormai 'leggendari' articoli che hanno rivoluzionato il mondo della ricerca alternativa in Italia. Dall' identificazione di Yahweh e Satana, alla Cronistoria della razza umana secondo la teoria di Sitchin, all' analisi del filmato Zeitgeist e dei suoi errori, ai dettagliati articoli su tutto ciò che lega Mesopotamia e Americhe Centrale e del Sud, alla storia della civiltà sarda, e tanto altro ancora.
Il libro, pubblicato per la prima volta nel Novembre 2008, é stato successivamente espanso ed aggiornato fino alla terza edizione del Settembre 2010, l' unica attualmente disponibile sul mercato.
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Estratto dall' introduzione del libro:
"'Mille cose nascoste' nasce nel 2008 come mio primo esperimento letterario; doveva essere una sorta di 'bella copia' di alcuni articoli che avevo scritto nel corso degli ultimi anni, pubblicati e resi disponibili per divulgare nozioni che generalmente vengono tenute nascoste. I feedback che avevo ricevuto ai singoli articoli, mi convinsero a pubblicare in fretta e furia quella mini raccolta, e nella fretta e nell' inesperienza, la prima edizione del libro uscì con una copertina standard, con una impaginazione pessima, senza numeri di pagina, e con caratteri spesso illeggibili. Eppure... 'Mille cose nascoste' fu un vero successo.
Ricevetti ottimi commenti da chiunque lo avesse letto; qualche critica, lo ammetto, ma che presi come stimolo ad approfondire quegli argomenti che avevo trattato in maniera un po' 'superficiale'. Dovetti correggere un grave errore: un articolo riportava una foto delle piramidi di Xianyang sostenendo che fossero quelle di Giza! Nel frattempo avevo migliorato e notevolmente approfondito l' analisi del filmato Zeitgeist, avvalendomi dell' aiuto di un caro amico studioso di letteratura biblica, Antonello Corsi Pettinato."
Due video realizzati per promuovere la seconda edizione di Mille cose Nascoste nel 2009, trattano della storia degli Anunnaki in Medio Oriente e in Mesoamerica.
Estratti dal libro
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INDICE DEL LIBRO
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Zecharia Sitchin: esposizione acritica delle sue teorie
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La nascita di Satana
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La nascita di Yahweh
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Cronistoria della razza umana
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Ningishzidda e Ishkur – Quetzalcoatl e Viracocha: connessioni tra mito sumero, egizio, e mesoamericano
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Fuente Magna: contatto tra la civiltà sumera e quella boliviana
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Maya, egizi e sumeri – connessioni archeologiche
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Indigo Children: bambini prodigio o prossimo stadio evolutivo?
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Il diluvio universale: analisi mitologica, archeologica e scientifica di un mito
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Origine della civiltà sarda: autoctona, babilonese, lidica ed etrusca
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Il reperto sumero–assiro WAK8535: le mappe di volo degli dei?
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Zeitgeist: aprire la mente… o controllarla?
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LA NASCITA DI SATANA
Siamo abituati a considerare Satana una entità preterumana, dotata di determinati poteri, che ha lo scopo fondamentale di combattere Dio, sottrargli le nostre anime tentandoci, facendoci peccare, dannare. Sentiamo comunemente e temiamo espressioni come ‘tentato da satana’ o ‘posseduto da satana’. Siamo abituati a sentir chiamare peccato qualsiasi atteggiamento non conforme a una
serie di dettami che una data religione ci ha imposto.
Così nel caso del cristianesimo, è peccato rubare, desiderare la donna altrui, mentire, commettere adulterio.
Ma fermiamoci ad analizzare tutto ciò non dal punto di vista religioso, ma da quello civile.
Siamo tutti d’ accordo che rubare è una azione infima, così come siamo tutti d’ accordo che non fa piacere sentirci raccontare menzogne. Non ci farebbe piacere se scoprissimo che nostra moglie in nostra assenza andasse a letto con un altro uomo.
Ma a questo punto, questi ‘dettami’ cosa sono? Comandamenti per meritare un paradiso, o semplici regole di convivenza civile?
E se si trasgredisce a uno o più di questi dettami, dobbiamo essere ‘dannati’ nello spirito (ammesso che uno creda nella sua esistenza) o solo puniti, sanzionati, da chi regolamenta una società civile?
Pensiamo se effettivamente una religione non sia altro che un corpus di codici, racconti, leggende, parabole, che raccontano una storia, farcita di elementi sovrannaturali e/o spirituali, che ha solo lo scopo di ‘formare’ una civiltà.
E’ proprio partendo da questo modo di vedere, e studiando la storia iconografica e archeologica che possiamo capire cosa sia successo 4000 anni fa quando iniziò a diffondersi l’ ebraismo, e ad avere il sopravvento sulle religioni locali della Mesopotamia. Un culto, una religione, è sempre accompagnato da conquiste territoriali e da usurpazioni di terre e di potere… lo abbiamo visto con le crociate, con la colonizzazione dell’ Africa, con l’ arrivo degli europei nel centro America, con la cristianizzazione dei pagani celti… stessa cosa che millenni fa successe quando i primi re di popolazione semita riuscirono ad unificare sotto una unica bandiera politica e religiosa le terre del medioriente. Il processo di unificazione religiosa passa attraverso una conquista politica durante la quale un gruppo di capi con sacerdoti annessi ha iniziato una opera di ‘riscrittura’ della storia, delle regole di vita, cercando di cancellare ciò che la popolazione che veniva conquistata aveva come riferimento. [...]
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LA NASCITA DI YAHWEH
Che Genesi e gran parte del materiale contenuto nella Bibbia siano echi di eventi immortalati su pietra precedentemente dai Sumeri è ormai cosa nota. La religione ebraica, nata dal culto del dio Enlil e della sua stirpe, è giunta a noi come religione monoteista e ha spianato la strada per il cristianesimo e l' islamismo. Ma nella sua fase iniziale l' ebraismo non conosceva una singola divinità.
Quando leggiamo nella Bibbia il plurale Elohim non dobbiamo lasciarci ingannare dalle spiegazioni che ora ci vengono date dagli interpreti e apologeti di una religione monoteista. Loro dicono infatti che Elohim è un plurale majestatis però non sanno o non vogliono spiegare perché in alcuni casi verrebbe usato questo plurale majestatis e altre volte invece la versione singolare.
La realtà è che il termine Elohim, plurale di Eloah (provenienti entrambi dalla radice El = Signore/Dio), indica una 'collettività' di dei. Ciò è eco delle innumerevoli iscrizioni sumere in cui si parla di 'consiglio degli dei', dei 'sette che decretano i fati' etc.
Abbiamo già affrontato in un precedente capitolo (vedi: La nascita di Satana) il tema fondamentale dell' enoteismo ebraico e di come venne creata la figura di Satana riferita alla stirpe enkita (Enki, fratellastro di Enlil, e tutta la sua progenie, erano rappresentati dal Serpente).
Qui andremo invece ad analizzare in profondità la nascita e l' evoluzione della figura di El fino ad identificare Yahweh. [...]
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NINGISHZIDA E ISHKUR - QUETZALCOATL E VIRACOCHA
Nel capitolo precedente abbiamo asserito che una divinità mesopotamica ed egiziana, Ningishzidda, si sia 'trasferito' nel centro America dando origine al mito di Quetzalcoatl. Successivamente anche un altro degli Anunnaki seguì questa rotta, stanziandosi nella zona del Perù. Era Ishkur, figlio minore di Enlil, che in Perù venne adorato come Viracocha. L' identificazione di queste divinità é legata soprattutto alla loro iconografia.
Nel caso di Ningishzidda / Quetzalcoatl ci sono anche dei tratti mitologici comuni, come l' attribuzione a entrambe queste divinità di un ruolo centrale nella nascita dell' uomo e nella sua istruzione. Ningishzidda era una pacifica divinità rappresentata da 2 serpenti incrociati, e quando nelle icone assumeva figura umana aveva due serpenti cornuti che spuntavano dalle sue spalle. Era un abile ingegnere, tanto che nei record sumeri figura sempre lui come progettista dei templi degli altri dei. Gudea ci lascia una tavoletta in cui racconta di un suo sogno in cui Ningishzidda gli dà le istruzioni per costruire il Girsu dedicato a Ninurta. Era chiamato anche 'il falco degli dei', il chè conferiva alla divinità un accostamento agli uccelli e al volo. In questa veste é il 'serpente piumato' Quetzalcoatl, che istruisce l' uomo e gli insegna a scrivere, a costruire, etc. Ishkur era invece un dio belligerante, rappresentato da una figura barbuta in piedi su un toro, con in mano dei fulmini o un tridente, e nell' altra mano spesso una scure o ascia. Gli stessi attributi descrivono Viracocha, rappresentato con 2 fulmini in mano, e con una scure. Il primo re della civiltà Inca di Cuzco, Manco Capac IV, dedito al culto di Viracocha, è rappresentato proprio con in mano la scure d' oro del dio. Capac IV era discendente del primo Manco Capac il quale aveva fondato Cuzco intorno al 2400 a.C. Secondo la leggenda Viracocha in persona gli diede questo strumento ordinandogli di fondare una città dove questo oggetto si fosse conficcato nel terreno. Stabilitisi in tempi diversi nel continente americano, ognuno di questi dei presiedeva alla civiltà di una diversa zona. Quetzalcoatl in Mexico, dove troneggia l' effige del serpente in moltissime costruzioni civili e religiose; e Viracocha nel Perù dove, sulla costa a strapiombo sul mare, troneggia ancora la Candelabra delle Ande, un 'mega glifo' rappresentate un tridente del tutto uguale a quello che viene mostrato in tante effigi raffiguranti Ishkur. [...]
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INDIGO CHILDREN
Il fenomeno degli Indigo Children, i bambini indaco, è uno dei più controversi dell’ era moderna. Non molti sanno chi siano, e pochi di coloro che hanno cercato informazioni in merito possono dire esattamente di aver capito il nocciolo della questione. Questo perché la stampa mondiale ha dato pochissimo rilievo a questo fenomeno, e su Internet si trovano tantissime informazioni ‘pilotate’ che costituiscono una sorta di debunking sull’ argomento. Anche se alcuni siti incentrati sui misteri hanno dedicato articoli a questo fenomeno, i punti di riferimento ufficiali su Internet sono associazioni più a carattere umanitario e psicopedagogico che altro. Esiste addirittura un intero network di siti dedicati ai bambini indaco, che tratta l’ argomento sotto l’ aspetto quasi religioso attribuendo a questi bambini (nel frattempo alcuni diventati maggiorenni) un carattere quasi ‘messianico’. Altri siti li descrivono come una nuova fenomenologia psicologica. Tutti questi siti, perfino il network ufficiale, mandano a siti di psicologia, e a una serie di libri scritti da autori che trattano l' argomento nel suo aspetto più ‘new age’ (alcuni rapportandolo alla 'quinta densità' o 'quinta era') o psicologico.
Pochissimi siti però, e ancor meno organi di stampa classici, hanno dedicato tempo allo studio del fenomeno per quel che è: un gruppo di ragazzi nati tutti in un determinato arco di tempo e capaci, secondo le testimonianze raccolte, di cose incredibili. [...]
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