Il terzo volume dell' opera, un libro scritto in 3 riprese nell' arco di quasi 4 anni, dedicato all' analisi delle critiche mosse dal ricercatore e linguista Michael S. Heiser nel suo sito "Sitchin is Wrong". Il libro analizza tutte le critiche presenti nelle varie pagine del sito di Heiser e nei suoi documenti scaricabili, mostrando come queste critiche siano basate sulla non conoscenza da parte di Heiser del materiale di Sitchin o, in molti casi, sulla mistificazione e alterazione dei contenuti dei libri del' autore azero.
Essendo Heiser lo studioso 'di punta' utilizzato come riferimento da tutti i critici del lavoro di Sitchin, l' importanza che questo terzo volume riveste é ancora maggiore, perchè si presenta come un 'vademecum definitivo' col quale annientare ogni critica al lavoro di Sitchin.
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Estratto dall' introduzione del libro:
In questo libro non mi occuperò dei contenuti del suo sito che non riguardano il tema Sitchin, essi esulano dai miei interessi e non ho difficoltà a dire che spesso, in questi casi, il lavoro di Heiser é risultato impeccabile, aiutando la comunità di appassionati di misteri a riconoscere le bufale. Diamo quindi a Heiser quel che gli spetta, riconoscendo il valore dei suoi studi in molti campi, ma allo stesso tempo segnalando i suoi errori, le sue incongruenze, e, specialmente, evidenziando la sua malafede nei casi in cui ciò che scrive non é accettabile da uno studioso e, pertanto, può essere dettato solo da interessi privati (vedremo al capitolo 'Le motivazioni di Heiser' quali sono questi interessi).
Video di presentazione di:
Il fenomeno Nibiru vol.3
le critiche: Michael S. Heiser
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Estratti da vari capitoli del libro
LE MOTIVAZIONI DI MICHAEL HEISER
Come già anticipato poc' anzi, la motivazione principale di attacco da parte di Heiser al lavoro di Sitchin sembra essere ideologica. Per rendercene conto bisogna capire cosa Heiser pensa degli Elohim, delle storie bibliche, e come il lavoro di Sitchin si ripercuote sulla sua concezione.
Heiser é una persona religiosa, di fede cristiana, e sostiene che Yahweh sia il dio unico degli ebrei, che sia esistito prima della creazione assieme al “Figlio” (il quale comparirebbe nel Nuovo Testamento come Gesù Cristo) e un Concilio Divino di angeli. In merito si può consultare il suo sito “The Divine Council” contenente i suoi documenti in formato pdf. Secondo Heiser il 'Divine Council' era composto non da altri dei, ma da angeli; ma come arriva a questa conclusione? Si può leggere nel suo primo documento nel sito, intitolato “Introduction to the Divine Council” nel quale egli afferma che, al contrario di quanto sostengono molti ebraisti e studiosi delle religioni, l' ebraismo non é mai stato una religione politeista o enoteista. Per smontare questa teoria (che attualmente, si tenga presente, é accettata da quasi tutti gli addetti ai lavori, tranne i fondamentalisti ebrei) egli utilizza il canone ortodosso della religione ebraica. Un errore concettuale di grande portata perchè si tenta di negare l' origine di un culto basandosi sull' interpretazione e sui dogmi di quella religione relativi a un periodo in cui questa era già monoteista. In sostanza Heiser ci dice: “Non é vero che c' erano altri dei in origine nel culto israelita perchè 1000 anni dopo gli israeliti ortodossi ci dicono che c' é un solo Dio”. Si tratta, quindi, di pura fede.
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I PUNTI DA DISCUTERE
Siamo giunti al 'cuore' del libro, qui inizieremo a commentare i documenti critici prodotti da Heiser. Per ognuno, Heiser produce un piccolo 'abstract' introduttivo, fornendo poi il link al suo pdf completo. Noi affronteremo invece le critiche in maniera diversa, più completa ed organica.
Iniziamo dalla prima critica, quella più importante: l' esistenza e l' identificazione di Nibiru, il famoso '12° pianeta'.
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NIBIRU
In questo documento Heiser analizza il tema Nibiru, cioè l' esistenza di questo pianeta, e eventuali segni lasciatici dalle popolazioni medio orientali nei loro testi e nei loro sigilli. Lo fa ponendo una serie di domande atte a verificare le tesi di Sitchin:
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“Is Sitchin correct – Is Nibiru a 12th planet that passes through our solar system every 3600 years? Did the Sumerians know this? Are those who equate Sitchin’s Nibiru with Planet X correct in this view? Unfortunately for Sitchin and his followers, the answer to each of these questions is no.”
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Il documento cerca di dare le risposte a queste domande attraverso cinque sezioni, una mossa che Heiser sceglie accuratamente per dare base alle sue critiche, ma che non é la procedura migliore per sviscerare il tema, come vedremo. Le cinque sezioni son le seguenti:
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Overview of the scholarship on Nibiru
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How often and where does the word “nibiru” occur in cuneiform texts? What does the word mean, and is there an astronomical context for the word in any of its occurrences?
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What are the cuneiform astronomical sources for our knowledge of ancient Mesopotamian astronomy?
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What do those sources tell us about Nibiru?
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If Nibiru is not a 12th planet (and hence not Planet X), what is it?
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Rispondiamo intanto subito i maniera secca alle singole domande, poi analizzeremo meglio i vari punti:
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Si, per quanto ne sappiamo finora, Sitchin era nel giusto nel sostenere che Nibiru é un pianeta del sistema solare e che lo attraversa ogni 3600 anni circa. Si, i sumeri (e non solo loro) erano a conoscenza di Nibiru. Dipende: Nibiru e il pianeta X sono stati accostati da più persone in modo diverso, quindi non si può dire che tutti sbaglino o che tutti abbiano ragione nell' accostarli.
Detto questo, ora analizziamo i cinque punti trattati da Heiser in maniera più dettagliata.
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THE 12TH PLANET
Il secondo documento di Heiser, presentato nella sezione 12th PLANET, é relativo al sigillo VA243 ed é il documento base utilizzato da tutti gli altri critici per obiettare alla interpretazione di Sitchin. Noi abbiamo prodotto ormai tanti anni fa un documento definitivo, aggiornato nel tempo almeno due volte, che risponde a tutte le critiche mosse da tutti i vari critici che trattano il tema del sigillo VA243 con diverse varianti. Il nostro documento rimane ancora il punto di riferimento per chi vuole trattare l' argomento VA243 nella sua completezza, nessuno é mai riuscito a ribattere ed invalidarne i contenuti; peraltro, invece, il nostro documento é stato tradotto sia in inglese che in romeno ed é utilizzato anche all' estero per validare le tesi di Sitchin. Rimandiamo dunque il lettore alla lettura del nostro articolo completo, e in questa sede riassumiamo solo ciò che concerne le critiche mosse direttamente da Heiser. Egli fa un' introduzione spiegando che il sigillo é “il punto chiave” della teoria di Sitchin, e che l' autore sostiene nel VA243 sia rappresentato il nostro sistema solare (raffigurato in una particolare e artistica formazione) con l' aggiunta di Nibiru; alla fine di questa introduzione, alla sua solita maniera provocatoria chiede:
“Ha ragione Sitchin, almeno in parte? E' Nibiru davvero un 12° pianeta che presto ritornerà? Il VA243 supporta questa ipotesi? Sfortunatamente per Sitchin ed i suoi seguaci la risposta a queste domande é NO”
Adesso noi invece vedremo che le obiezioni di Heiser sono infondate, imprecise, invalidate nel metodo e nel contenuto. Heiser come per l' argomento Nibiru anticipa quali saranno I suoi punti metodologici e cosa proverà, ecco l' elenco come da lui proposto:
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L' iscrizione presente nel sigillo (non discussa da Sitchin) non contiene nessun elemento di astronomia. Anzi che usare la mia traduzione indipendente userò quella di una autorità della materia;
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Il 'Sole' del sigillo non é affatto un Sole. Lo sappiamo perchè non é consistente con la rappresentazione del sole in altre centinaia di sigilli mesopotamici; il 'Sole' é in realtà una stella; perchè il lettore non sostenga “beh, il Sole é una stella” mostrerò le diverse rappresentazioni mesopotamiche del Sole e delle stelle;
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Se il 'Sole' non é un Sole, cosa sono I pallini intorno ad esso? Sono anche' esse stelle. Ci sono 3 possibilità su cosa il VA243 raffiguri: 1) sta distinguendo un dio maggiore da una serie di dei minori (considero questa opzione come meno probabile); 2) più probabile é che la stella centrale sia un dio legato alla fertilità (in connessione con il contenuto testuale del cilindro) 3) siccome la stella é circondata da 11 pallini, potrebbe trattarsi di una rappresentazione del capo del pantheon mesopotamico con gli altri 11 membri del Consiglio Divino
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Non c' é una singola riga di testo nell' intero corpus mesopotamico che si dica che I sumeri conoscessero più di 5 pianeti
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Affrontiamo ora con Heiser i singoli punti utilizzando il solito sistema di Botta – Risposta che siamo soliti utilizzare per trattare gli argomenti suddivisi, in modo da evitare trattazioni troppo articolate e corpose che risulterebbero noiose ed eccessivamente ostiche ai più.
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NEPHILIM
Siamo arrivati ad una delle questioni più spinose, il significato del termine Nephilim. Mai come in questo caso é importante distinguere tra il SIGNIFICATO (= traduzione) della parola ed il suo USO (= interpretazione); evidenziando questa distinzione indico quel particolare fenomeno per il quale anche nei dizionari un termine viene spiegato non con la traduzione letterale, ma con l' utilizzo e l' interpretazione che se ne faceva. Quando ciò succede, si crea una confusione che degenera in discussioni che sarebbero facilmente risolvibili tornando al significato dettato dalla traduzione.
Per fare un esempio di ciò che intendo, consideriamo il termine sumero: NAM-TAR. In un dizionario di lingua sumera (qui allo scopo usiamo Daniel Foxvog - “Sumerian Glossary”) questo termine viene tradotto con l' utilizzo che si faceva del termine: “destino”, ma il suo significato letterale é “separare ciò che é” e proviene da:
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NAM = essere, stato, “ciò che é”
TAR = dividere, separare
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Con questo processo in mente, iniziamo a trattare della critica di Heiser nel capitolo sui Nephilim. Bisogna specificare intanto che Heiser nel corso degli anni ha modificato, ampliato, e rielaborato il suo documento sui Nephilim, rendendo difficile dare una risposta definitiva e completa alle sue critiche... per riassumere, le sue critiche fondamentali sono due:
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LA PRIMA:
egli sostiene che la traduzione o interpretazione fatta da Sitchin del termine Nephilim sia sbagliata principalmente sotto due punti di vista:
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Il termine Nephilim non può derivare dall' ebraico Naphal (radice: NPL)
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Il termine Nephilim, anche se tradotto dall' ebraico ignorando il punto precedente, non può significare “I caduti – coloro che sono scesi”
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LA SECONDA:
egli attribuisce a Sitchin anche la traduzione di “Popolo dei razzi fiammeggianti”, criticandola.
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Oltre a queste critiche principali, e all' interno della discussione delle stesse, Heiser inserisce altre minori critiche derivanti in genere dal non aver messo a fuoco le associazioni che portano Sitchin a identificare i Nephilim.
Veniamo dunque ad analizzare i due punti che costituiscono la prima obiezione.
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