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La comparazione linguistica

Nel corso degli anni, ma in modo particolare mentre scrivevo il volume 1 di Il fenomeno Nibiru, mi sono occupato di comparazione linguistica cercando di mostrare il legame tra il sumero e l' accadico e tante altre lingue, contemporanee o più recenti, indipendentemente dalla loro distribuzione od origine geografica. Oltre ai singoli capitoletti nel libro (che occupavano la bellezza di 12 pagine), caricai online sul mio profilo Academia un documento che riassumeva alcune delle occorrenze che aveva trovato. Va da se, ovviamente, che il discorso era limitato a pochi termini e aveva un duplice scopo: il primo, fondamentale, mostrare queste somiglianze e possibili relazioni; il secondo, anch' esso importante ma meno immediato, quello di invogliare i lettori ad indagare oltre andando a cercare i libri dei singoli autori (per i quali fornivo sempre nome e titolo dell' opera).


In molti hanno 'attaccato' le mie comparazioni linguistiche tra sumero, turco, ainu, basco, lituano, nahuatl, cinese, sardo etc... pur se il 90% almeno delle mie comparazioni non erano in effetti scaturite da analisi personali ma da una azione di pura catalogazione di materiale altrui.

Come detto poc' anzi, ho sempre fornito nomi di autori ben più esperti di me: linguisti, etnologi, addirittura glottologi, che avevano la paternità delle comparazioni, ed erano personaggi dal nome e dal curriculum famoso e rispettabile... alcuni di questi studiosi furono: Ball, Van Sertima, Wuthenau, Winters, Hamori, Kaya, Schildmann. Puntualmente tutti son stati criticati nel metodo o a titolo personale: tralasciando le assurde accuse di 'afrocentrismo' nei casi di Winters, Wuthenau e Van Sertima, secondo i critici la comparazione tra queste lingue era impensabile per la distanza nel tempo e nello spazio... non tenevano conto del fatto che lo studio loro e mio era rivolto proprio a mostrare questo: a distanza di migliaia di miglia, e a centinaia e migliaia di anni, si son diffuse e conservate le stesse radici, in certi casi addirittura gli stessi significati, in altri casi intere parole o espressioni con significati che si sono nel corso dei secoli specializzati o hanno preso sfumature diverse.... questo é un processo ben noto in Glottologia, e studiare questo fenomeno utilizzando il metodo della comparazione linguistica é uno dei metodi più efficaci per lo studio glottologico, tanto che esiste una branca della linguistica che si chiama, appunto, Comparative Linguistics (solo il sito Academia raccoglie quasi 10.000 iscritti / seguaci del tema, e oltre 120 papers). La comparazione viene fatta attraverso dei test chiamati 'delle 100, o 200, o X parole' a seconda del numero di termini esaminati della lingua principale sotto studio. Su questo principio si basava la famosa 'lista di Swadesh', ancora utilizzata da migliaia di linguisti.


Nel 2016 contattai lo studioso Gordon Whittaker, famoso per la sua teoria sull' Eufratico, il quale, come tanti altri, mi rispose che questo genere di test glottologici non va bene e non si può applicare al sumero e alle lingue come il cinese, o il nahuatl, o il basco. Il suo commento fu abbastanza 'sprezzante'.

Ebbene pochi giorni fa ho ricevuto su Academia la notifica che Whittaker partecipa (assieme ad altri 28 specialisti) ad una sessione tra linguisti per un documento di Vladimir Emelianov, accademico dell' Univesità di San Pietroburgo. Il documento si chiama "Lista di Swadesh di 101 parole sulla lingua sumera" e si propone di cercare la percentuale di affinità linguistica tra sumero e: - Nostratico (con termini afro-asiatici) - Accadico - Proto-Sino-Tibetano


Non saprei come Whittaker possa far collimare questo suo interesse e questa sua partecipazione a tale documento con il commento fattomi per messaggio, ma in realtà poco importa... quel che mi risulta evidente é che lo studioso, un rispettabilissimo e famosissimo sumerologo, sotto sotto avvalora in qualche modo l' attendibilità del metodo comparativo.


Forte di ciò, e per lasciare al lettore la possibilità di rendersi conto di quanto il sumero e l' accadico (o i suoi dialetti) son stati studiati in relazione alle altre lingue, voglio riportare un elenco delle opere che finora ho catalogato ed esaminato in cui si studia esplicitamente l' argomento o lo si accenna.


Relazione tra lingue africane e mesopotamiche e cinese

John Thomas Painter: Ethnology: or The History & genealogy of the human race (1879)

Terrien DeLacouperie: The languages of china before chinese (1887)

Terrien DeLacouperie: The old babylonian characters and their chinese derivates (1888)

Terrien DeLacouperie: Western origin of the early Chinese civilisation 2300B.C. to 200A.D (1894)

C.J.Ball: Chinese and Sumerian (1913)

Edward T.C. Werner: Myths and legends of China (1922)

Steve Mitchell: Ancient Egyptian hieroglyphs in Shang bronze inscriptions (2002)


Relazione tra lingue mesopotamiche e sardo

Salvatore Dedola: Ebraismo in Sardegna (selezione nel suo sito con decine di termimi di origine sumera ed accadica)


Relazione tra sumero e turco, finnico, ungherese, lituano

Samuel N. Kramer: The Sumerians: Their History, Culture, and Character (1963)

Andis Kaulins: Sumerian and Indo-European Lexical Equivalence on the basis of Latvian

Polat Kaya: Sumerian -Turkish kinship (300-word list) (2005)

Alfred Toth: Hungaro-Raetica (2007)

Alfred Toth: Sumerian, Hungarian and Mongolian (including Avaric) (2007)

Alfred Toth: Hungarian-Mesopotamian Dictionary (2007)

Fred Hamori : Sumerian grammatical examples compared to Hungarian (2008)


Relazione tra lingue mesopotamiche e centro-sudamericane

Pablo Patron: Nuevos Estudios Sobre Les Lenguas Americanas: Origen Del Kechua Y Del Aimará (1907)

Alberto Marini: A sumerian inscription of the Fuente Magna bowl (1985)

Kurt Schildmann: Maya language and hieroghyphics enriched by Babylon 500 B.C. (2002)

Clyde Winters: Deciphering of the Fuente Magna bowl

Clyde Winters: Ancient Scripts in South America: The Sumerians in South America


A queste opere mi sento di dover aggiungere la presenza di citazioni sparse in vari siti internet degli studi di Edo Nyland per quanto riguarda Sumero, Ainu e Basco, e degli scritti da me non reperiti di Monsignor Deiana citati dall' etruscologo e glottologo Massimo Pittau.


Lascio al lettore il compito, devo dire arduo per i novizi dell' argomento, di trarre le loro conclusioni.











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