WAK8535: meteorite o mappa stellare?
Qualche anno fa un libro pubblicato da Alan Bond e Mark Hempsell della Bristol University, nel quale gli autori avrebbero interpretato in modo esatto grazie ad una decodificazione computerizzata un sigillo catalogato come WAK8535 (in altre fonti riportato come K8538), ha fornito una spiegazione alternativa a quella 'classica' riportata dal British Museum per lo stesso elemento, cioè quella di una 'mappa stellare' che riproduceva il cielo di Ninive nel 3300 a.C..; secondo Bond il suo libro ha dimostrato che questo reperto racconterebbe quanto segue: nel 3128 a.C. un gigantesco asteroide di centinaia di metri distrusse le due città di Sodoma e Gomorra causando migliaia di morti con la sua scia distruttiva, fino a infrangersi sulle Alpi austriache. L' evento sarebbe noto come "Impatto di Köfels".
C' é da dire che, nonostante Bond ritenga la sua trattazione 'definitiva' o probante, questa é solo una delle due teorie fatte su quel reperto, e che ognuna delle due sostiene essere la 'spiegazione esatta', l' altra sostiene, appunto, che quel reperto sia un planetario che riproduce il cielo del 3300 a.C.
Ma la teoria di Bond ha due grosse falle:
indica che un tot di frammenti sarebbero caduti su Sodoma e Gomorra e nelle vicinanze (le armi del terrore descritte dai sumeri nel mito 'Epica di Erra') e il resto dell' asteroide abbia colpito le alpi austriache, ma non riporta di eventuali altri frammenti che sarebbero caduti lungo tutto il percorso.
Non spiega la presenza di alcune costellazioni nel reperto né tanto meno delle parti letterarie del testo.
Infatti il reperto mostra una serie di glifi, di fattura assira, che però hanno significato solo se tradotti con i corrispettivi significati sumeri degli stessi glifi. Il tutto fu notato e spiegato per bene da Zecharia Sitchin nei suoi libri.
Tra questi termini ce ne sono alcuni davvero stupefacenti. Il reperto é diviso in 8 spicchi. In uno di questi spicchi si legge 'Il signore Enlil viaggia attraverso i pianeti' (viene utilizzato esattamente il termine per 'pianeti – corpi celesti' = kakkab).
Nello stesso spicchio c' é disegnata una linea che unisce due triangoli, uno aperto e uno chiuso, ai cui lati stanno due nomi di pianeti, MUL.DILGAN e MUL.APIN, interpretati da Sitchin come Giove e Marte (le traduzioni di 'pianeta della prima stazione' e 'pianeta ove viene stabilito il giusto percorso' fornite da Sitchin sono esatte).
Ma c' é anche un altro aspetto, molto importante, che Sitchin non ha analizzato, e che mi pregio di essere stato il primo a trattare nel 2009. In questo spicchio compaiono i glifi: AN + KUR + KUR + KUR + GIRIM + ILI = il cui significato in sumero é : CIELO/ALTO + GRUPPO MONTUOSO + SCENDERE/PLANARE + INNALZARSI. Questi glifi compaiono sotto una linea che traccia un percorso, una sorta di rotta. Si possono dunque tradurre come “Nella discesa dall' alto innalzarsi sul gruppo montuoso” o “Dal cielo scendere sulle montagne innalzarsi”.
Altri glifi in altri spicchi si traducono con 'nuvola', 'grano', 'aumentare velocità', 'conservare'.
Indipendentemente dal fatto che vogliamo credere o meno all' interpretazione di Sitchin sulla funzione di questa tavoletta, é evidente comunque che niente del contenuto letterario del reperto descrive asteroidi né tanto meno le città di Sodoma e Gomorra.
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