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Riflessioni sull' Enuma Elish pt.1


In questo intervento voglio affrontare alcune questioni cruciali riguardanti l' Epica della Creazione babilonese, l' Enuma Elish. Come ogni lettore di Sitchin sa, l' interpretazione che lo studioso dà di questo mito é quella di una 'cronaca romanzata' della formazione del Sistema Solare. Questa é, ovviamente, una riduzione ai minimi termini sia del contenuto dell' Enuma Elish sia dell' importanza che secondo Sitchin questo testo riveste, ed infatti molti critici amano usare questa definizione semplificata per cercare di attaccarla usando passi del testo che non avrebbero, secondo loro, attinenza o riscontro con eventi di formazione del Sistema Solare o con le sue caratteristiche.

Il fatto é che, se qualcuno ci dovesse chiedere: “quale é l' interpretazione sitchiniana dell' EE?”, noi dovremmo dare una risposta talmente articolata e lunga che risulterebbe più semplice, all' interlocutore, prendere direttamente in mano i libri di Sitchin e leggere le sue parole... per spirito di riassunto, genericamente diciamo che si tratta, appunto, di un testo che descrive le prime fasi di formazione del nostro sistema solare. Ma c' é molto di più.


La genialità dell' Enuma Elish sta nel condensare, in un testo che racconta una storia, tutta una serie di nozioni che solo chi si addentra in maniera avanzata nella lessicografia e nella mitologia babilonese e sumera può riconoscere... il mio studio dell' Enuma Elish é durato ben 17 mesi, ed ha coinvolto non solo il testo in se, ma anche la ricerca di altri testi chiamati 'liste di nomi' in cui trovavamo le genealogie degli dei Anunnaki. Saprete sicuramente, perchè anche Sitchin ne scrive, che sono noti i nomi degli dei precedenti ad Anu... perchè non se ne trova mai traccia nella mitologia? Ve lo siete mai chiesti? Secondo me il motivo é molto semplice: nella mitologia arrivata fino a noi troviamo solo gli dei da Anu in poi (Anu stesso é menzionato in pochissimi testi) perchè sono gli dei che hanno a che fare con la Terra, gli Anunnaki. Tutti quelli precedenti - salvo il caso di Alalu il quale risulta solo in 3 testi, arrivati a noi da versione Ittita - sono completamente assenti dal corpus mitologico. I loro nomi si trovano solo in 2 occasioni, appunto l' Enuma Elish e le Liste di Nomi. Sto parlando di Tiamat, Lahamu, Kishar, Anshar, Gaga.

Lahmu compare come termine – non come nome – in alcuni testi descritto come 'demone o figura guardiana', a volte benigna, a volte maligna. In queste occasioni non si parla di Lahmu ma 'dei Lahmu', come fossero una classe di personaggi.


Esiste una lista, chiamata An:Anum, nella quale sono contenute decine di nomi, come una sorta di 'genealogia' del dio Anu comprendente i suoi molteplici figli, le sue spose, le sue concubine, ma anche i suoi genitori e antenati. E' questo testo che legato all' Enuma Elish ci permette di capire pienamente l' importanza di questo testo che potremmo definire allo stesso tempo astronomico genealogico, cronistorico, e in molti altri modi. L' Enuma Elish inizia con la formazione del Sistema Solare, continua con una battaglia celeste, si evolve nel consolidamento di questo sistema, e ad un certo punto si trasforma... passa dalla scala macrocosmica (il sistema solare) a quella microcosmica (la formazione della terra) e ancora a descrivere la sfera umana (creazione dell' uomo, costruzione delle città). Il punto in cui il testo passa dalla scala macrocosmica a quella microcosmica segna il punto di svolta genealogico: fino a quel punto abbiamo come protagonisti gli dei delle 'vecchie generazioni' (fino alla triade somma del pantheon sumero: Anu, Enki, Enlil), da quel momento in poi abbiamo come protagonisti gli dei delle nuove generazioni (Shamash, Sin) guidati dal 'sommo regolatore', un dio 'vecchio ma nuovo', Marduk, il 'puro figlio di Enki / Nudimmud', quindi nuova generazione ma che agisce sulla vecchia.

E' il personaggio chiave che unisce le tre sezioni dell' Enuma Elish, e questo, il ritornare del suo nome, ha indotto i linguisti a credere che il testo non fosse altro che una esaltazione del 'dio creatore' (terza fase, la sfera umana) al quale son state assegnate le azioni di creatore della Terra (scala microcosmica) e dell' universo intero (scala macrocosmica).

Peccato però che ciò non rispecchi l' ordine temporale di scrittura del testo.

E' ormai certo infatti che le prime e più antiche versioni dell' Enuma Elish non contenevano le numerosissime linee finali di lode, e che per esempio i famosi 50 nomi siano stati aggiunti solo in epoca tarda per meglio evidenziare il ruolo di Marduk come 'Enlil di Babilonia'. Il numero 50 infatti era un numero di Enlil, e con la assegnazione di questo preciso numero di epiteti i babilonesi vollero equiparare Marduk a Enlil, principale divinità sumera. L' originale funzione del testo dunque non era quella di 'esaltazione di un dio', ma ben' altra: quella di divulgare la creazione cronologicamente parendo dai primi pianeti fino al consolidamento della vita sulla Terra.

Comprendere tutto questo intreccio di significati é importante per poter chiarire alcuni punti oscuri del testo, che andrò adesso ad elencare.


  • Cosa é l' APSU? Perchè ci viene detto che Apsu, Tiamat e Mummu sono i primi elementi del sistema solare, con Apsu che rappresenta il Sole, e poi più avanti ci viene detto che Marduk venne generato dall' Apsu? Dunque il pianeta Marduk, che diverrà Nibiru, viene dal Sole?

  • Se il dio solare per eccellenza in Mesopotamia era Shamash, perchè il 'sole' nel mito non é stato chiamato con il suo nome ma invece con quello di Apsu?

  • Perchè si dice nel testo (versione tra le più diffuse, Bottero-Kramer) che “Ea era più grande del creatore di suo padre, Ansar”? Il 'padre' di Ea / Nettuno sarebbe Anu / Urano, il cui creatore sarebbe Ansar / Saturno . Ma Nettuno non é certamente più grande di Saturno... come si spiega questa incongruenza?


Nella prossima parte dell' articolo risponderemo a questi punti oscuri.




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