Perchè scrivo
Chi mi conosce sa che sono abbastanza impietoso con i miei lettori, sono un 'orso' che non dovendo campare dai propri libri si può permettere, e spesso si permette, di rispondere anche spazientito davanti a dimostrazioni di superficialità, sopratutto se vengono da chi dichiara di aver letto il mio materiale e poi mi chiede cose che dimostrano il contrario. In questo mondo in cui noi autori scriviamo e troviamo (o meno) il supporto di lettori si rischia di vedere tutto mischiato, si rischia di spendere anni in ricerche che costano sacrifici - non solo economici ma anzi spesso più che altro in termini di tempo. Tempo che a volte va sottratto al lavoro, alle faccende domestiche, ad altri hobby, alla famiglia, alla compagna...
Ecco, più di una volta ho sbottato, più di una volta mi sono lamentato, anche perdendo alcuni dei miei 'seguaci', perchè ho il coraggio di non dire sempre 'si' a richieste fastidiose nate da superficialità. Spesso ho rifiutato interviste, conferenze, e pubblicazione dei miei articoli in siti che trattavano di argomenti anche di mio interesse ma che promuovevano ottiche contrarie alla mia. Spesso non ho voluto, e non voglio tuttora, che il frutto di miei sacrifici sia associato a certi argomenti o certe idee.
E molte volte mi é stato chiesto perchè scrivo, e, devo dire, più volte me lo son chiesto anche io. Perchè ho speso oltre 10 anni e oltre 400 euro per studiare la teoria di Sitchin e per verificarla... perchè mi sono imbarcato nella scrittura dei miei libri, in liti orali e scritte, dal vivo e nei forum, nei blog, sui social network. Perchè?
Mi son sempre detto e ho sempre detto che il motivo principale é il mio 'amor di giustizia', il mio voler rendere giustizia ad un autore troppo facilmente attaccato, specialmente dopo la sua morte, da persone con interessi personali, anche solo ideologici. Sono uno che non tollera la calunnia, nel senso di 'accusa priva di fondamento', perciò ho dedicato un periodo lunghissimo a ribattere alle accuse di falsificazione mosse a Sitchin.
Ma, c' é anche un altro motivo, ed é da qui che nasce questo post - sfogo.
C' é un altro motivo al mio scrivere, al mio perseverare.
Ogni tanto capita di essere sorpreso, ogni tanto capita che un perfetto sconosciuto validi le mie tesi, o capita invece che un mio lettore creda talmente in me da farsi promotore dei miei studi, da divulgarli, da approfondirli. Questo genere di soddisfazione ripaga pienamente ogni sforzo fatto, mi fa capire che il tempo perso in realtà non è stato perso, ma é stato un investimento di fiducia su altri. Fiducia ben riposta, devo dire.
Poi, ogni tanto, raramente, capita che uno di questi lettori, divenuto nel tempo prima supporter e poi amico, anche se limitatamente alla vita online, abbia il desiderio di ringraziarmi e manifestare la sua stima nei miei confronti. Come può sentirsi un autore, seppur un orso come me, davanti a queste manifestazioni? Credetemi, queste cose sono tutto ciò che un autore sincero possa desiderare. Non le mille coppie vendute, ma far nascere in un lettore il desiderio di andare oltre il libro, interessarsi, e anche manifestare il proprio supporto e la propria riconoscenza per quel che il lavoro di quell' autore gli ha dato.
Stamattina ho ricevuto quella che senza dubbio é la miglior manifestazione di riconoscenza ed amicizia che potesi mai immaginare da un mio sostenitore e amico, Giuseppe, amministratore del gruppo L'Altra Genesi. Si tratta di un pensiero materiale, un dono, che racchiude un' idea, una sensazione, un percorso di crescita al quale sono orgoglioso di aver dato il mio contributo.
Grazie di cuore.
