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Zecharia Sitchin 6 anni dopo

Oggi 9 ottobre 2016 ricorre il sesto anniversario della morte di Zecharia Sitchin, deceduto in seguito a complicazioni respiratorie dopo un lungo ricovero avvenuto a fine giugno 2010 a causa di forti dolori al petto. La morte di Sitchin ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della ricerca alternativa, che ha perso il suo più grande e serio autore; brevemente il suo lavoro é stato portato avanti dal suo allievo Erik Poltorak, deceduto però nel 2012, e attualmente il suo sito e il suo materiale sono gestiti dalla nipote (figlia del fratello Amon) Janet.

Oltre a gestire la pubblicazione del libro postumo di suo zio, un romanzo intitolato "Il re che rifiutò morire" che trattava in forma romanzata l' epopea di Gilgamesh, Janet ha rilasciato 3 newsletter colme di materiale inedito, vecchi articoli e lettere pubblicate su giornali, appunti personali di quando lo zio studiava la lingua sumera, e molti articoli nuovi tra cui alcune risposte e confutazioni delle critiche mosse al lavoro di Sitchin. Nel 2015 inoltre ha pubblicato "The Anunnaki Chronicles", un libro di oltre 350 pagine contenente svariati capitoli tratti dai libri dello zio e diversi articoli inediti ed estratti dalle conferenze. Il libro contiene inoltre uno dei più importanti interventi di Sitchin sul tema UFO, ad una convention ufologica tenutasi nell' ottobre del 1989 a Francoforte. Si tratta di uno dei rari momenti in cui egli propone una soluzione su chi o cosa siano i vari 'UFO' su cui si relaziona in tanti avvistamenti e documenti.


Da parte mia, ho voluto onorare la memoria dell' autore che mi ha cambiato la vita continuando il progetto che avevo iniziato nel 2009 e che rischiava di essere abbandonato a causa di un danno al computer; con grande sforzo sono riuscito a comporre il primo volume della mia opera "Il fenomeno Nibiru" nel quale rendo giustizia al lavoro di Sitchin, facendo ciò che nemmeno lui aveva mai fatto: fornire puntuali riferimenti scientifici, letterari e linguistici come conferme dei contenuti dei suoi libri.

Con il volume 2 della mia opera iniziavo il percorso di analisi delle critiche alla teoria di Sitchin, dato che lui non era mai entrato in polemica con i suoi critici, elevandosi oltre il loro livello. Ho raccolto io il testimone e la sfida lanciata da questi personaggi, e ho prodotto il volume 2 dedicato al materiale critico di Ian Lawton.

Ora, é in preparazione il volume 3 in risposta al lavoro di Michael Heiser; successivamente nel volume 4 verranno trattate critiche di molti altri autori minori e meno conosciuti, per la maggior parte italiani.


Quindi, cosa rimane del lavoro di Sitchin a distanza di 6 anni dalla sua morte? Lungi dall' essere dimenticato, il suo lavoro viene ancora ricordato e analizzato in svariate pagine e gruppi sociali su Facebook, e grazie al suo lavoro sono nati siti di discussione e divulgazione come mai era successo prima: nessun altro autore di analisi storica alternativa aveva mai causato il nascere di comunità così numerose ed attive.

E mai prima d'ora era successo che così tanti nuovi autori abbiano trovato il coraggio di 'dire la loro' sui temi trattati da Sitchin, in alcuni - purtroppo - senza nemmeno menzionarlo.


A distanza di 6 anni dunque il lavoro e la memoria di Sitchin sono vivi ed in ottima forma.

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