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Nuovo estratto dal vol. 3 - NIBIRU

Addendum: le altre fonti

Avrete notato, se avete esaminato il documento di Heiser, che finora abbiamo parlato quasi esclusivamente del MUL.APIN, senza dedicarci alle altre fonti citate: l' astrolabio B, l' Enuma Anu Enlil, e sopratutto l' Enuma Elish, tutte fonti in cui Nibiru é menzionato.

Abbiamo lasciato queste fonti per ultimo per un preciso motivo: evidenziare come queste fonti NON contraddicano affatto Sitchin e come Heiser le abbia messe nel suo documento solo per aggiungere materiale sul quale fare proprie considerazioni personali ed analisi - inutili ai fini del documento di scopo di confutare Sitchin – per impressionare e rimbambire il lettore.

Analizziamole brevemente:


Anuma Anu Enlil

Heiser dice che é una tavoletta che 'calcola matematicamente la visibilità lunare attraverso un mese equinoziale'. Nessun cenno a Nibiru. Perchè menzionarla?


Astrolabio B

Heiser utilizza questa enigmatica tavola contenente elenchi di stelle per sostenere che Nibiru / Marduk fosse visibile OGNI ANNO in Mesopotamia e che quindi non potesse essere un pianeta con un' orbita di 3600 anni che sarebbe stato visibile solo per un breve arco di tempo da Terra.

Ecco cosa scrive nel capitolo dedicato:


In altre parole, tre stelle fisse sono osservabili ogni mese al punto / momento del loro aspetto sull' orizzonte appena prima dell' apparizione del sole. Queste stelle erano assegnate a tre "percorsi" nel cielo, dai nomi delle tre grandi divinità Anu, Enlil ed Ea. I percorsi erano definiti rispetto all'orizzonte orientale e rappresentano zone del cielo nelle quali avveniva la levata delle stelle con regolarità stagionale”


Il problema con questa interpretazione é che le istruzioni per decifrare la tavoletta non dicono assolutamente questo, e Heiser pare non aver letto l' analisi della tavoletta fatta da chi la ha esaminata in profondità: lo stesso Wayne Horowitz del quale egli cita il lavoro.

Nel libro “Mesopotamian Cosmic Geography” Horowitz parla a lungo dell' Astrolabio, e nel capitolo “The astronomical theory of the Astrolabes” spiega che la tavola KAV218D, nei versi 13-36, spiega come la lista vada utilizzata e come funzioni la teoria degli astrolabi. E' importante capire che questa é la descrizione di come usare la tavola data dagli scribi stessi, non l' interpretazione moderna. Ebbene scopriamo che:


“La tavola spiega anche che tutte le stelle – eccetto MUL.APIN (L' Aratro) e MUL.DILI.BAD (Venere) – calano 6 mesi dopo la loro levata. Per esempio MUL.MUL (le Pleiadi) e MUL.SU.GI (Perseo) sorgono nel 2° mese dell' anno e calano nell' 8° mese. Ciò però non corrisponde alla realtà dei fatti: le stelle della 'Via di Anu' sono visibili per molto più di 6 mesi, e molte delle stelle della Via di Enlil sono di fatto Stelle Circumpolari, cioè stelle che non calano mai.”


E' molto probabile dunque che la funzione dell' Astrolabio sia stata mal interpretata, e il fatto che queste rappresentino stelle (o costellazioni, visto che nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di questi oggetti celesti) che regolamentano il moto dell anno, é pura speculazione.


Enuma Elish

E' il caso più evidente in cui Heiser mostra di voler soltanto nominare Neberu per scriverci sopra ed impressionare il lettore. Cita le varie occorrenze del termine, ma in nessuna di queste Neberu é identificabile con un pianeta, né tanto meno con Giove. Infatti Heiser non solo non tenta di collegare Giove a Nibiru, ma ad un certo punto fa proprio notare – come sosteniamo da sempre – che Neberu possa indicare una 'zona' del cielo.


Insomma, 3 fonti citate per nulla, che niente aggiungono, e che niente dimostrano relativamente alla teoria di Sitchin.



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