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Ancora sul passato storico prima di Sumer

Nel post Da Culture a Civiltà, che chiudeva il trittico dedicato all' evoluzione umana, ho evidenziato come prima di Sumer non si potesse parlare di vere e proprie civiltà, ma di 'culture', cioè insediamenti disorganizzati e non strutturati che avevano raggiunto un livello basilare di sviluppo privo di rigida struttura societaria. Ho menzionato come esempi Jerico e Gobekli Tepe, due casi che spesso mandano in confusione i lettori.


In questo post vorrei espandere il concetto e prendere come ambito specifico proprio la zona geografica relativa alla Mesopotamia ed alla Penisola Arabica, poichè questi sono i luoghi che ci interessano e sui quali - con scopi completamente diversi da quelli di Sitchin e quindi insospettabili - hanno studiato rinomati studiosi confermando senza volerlo la sua ricostruzione storica.


Mi riferisco allo studio "New Light on Human Prehistory in the Arabo-Persian Gulf Oasis" di Jeffrey I. Rose, pubblicato su Current Anthropology nel dicembre 2010. Nel suo articolo Rose descrive alcuni campionamenti classificati per datazione con delle sigle, ad esempio MIS5 (oltre 70.000 anni fa), MIS4 (da circa 73.000 a circa 57.000 anni fa), MIS3 (da circa 57.000 a 24.000 anni fa9, MIS2 (da 24.000 a 12.000 anni fa), e attesta, nella zona della Penisola Arabica confinante con la Mesopotamia, 3 serie di reperti datati MIS5 e MIS2 i quali erano pieni zeppi di utensili da lavoro quali bulini, raschietti, levigatori. Tutto ciò é pienamente conforme alle ipotesi di Sitchin che parla di uomini usati per lavorare, per costruire, ben prima della nascita della civiltà, ed é anche conforme alla nostra definizione di culture pre-civilizzazione.


L' articolo é importante anche per un altro motivo: ci spiega che nel corso di irregolari intervalli temporali la zona geografica in esame é stata soggetta a variazioni notevoli del livello marino; prendendo come riferimento i valori medi attuali, dal periodo MIS5 (ricordiamo, oltre 70.000 anni fa) fino al termine del periodo MIS2 (circa 12.000 anni fa) i livelli marini variavano di +/-20 metri intorno alla linea mediana dei -80 metri. Ciò significa che in tutto quel periodo il livello marino nella zona era mediamente 80 metri più basso rispetto al punto di cultmine datato a 12.000 anni fa circa. Non solo, tra i 30.000 ed i 18.000 annni fa il livello calò drasticamente fino a raggiungere i 100 metri in meno rispetto ai livelli attuali, con una risalita lenta ma continua a partire dai 17.000 anni fa, che ritoccò i -80 metri intorno ai 15.000 anni fa. Il livello marino continuò quindi a salire inesorabilmente fino a -20 metri rispetto al livello attuale, per crescere poi improvvisamente intorno ai 12.000 annni fa (10.000 a.C. circa). Livello marino più basso significa ovviamente maggiore estensione delle terre... terre che erano all' epoca libere ed ora sono sommerse. E' questo il motivo per cui la nostra generazione trova così pochi insediamenti del nostro passato non recente, tra gli oltre 70.000 e i 12.000 anni fa. Erano generalmente insediamenti collocati sulle rive di coste che piano piano venivano inondate nell' arco di migliaia di anni, comprensibilmente causando un movimento verso l' entroterra delle popolazioni, e che poi son state inondate improvvisamente, circa 12.000 anni fa, da masse enormi d' acqua che hanno spazzato via una mole enorme di testimonianze della nostra preistoria.


E se per caso vi state chiedendo: "cosa può essere stato, all' incirca 12.000 annni fa, a sepellire tutti gli insediamenti portando il nuovo livello costiero a quello attuale?" sappiate che la risposta, in mancanza di spiegazioni migliori, la dà ancora una volta Sitchin: IL DILUVIO, che non fu una pioggia, come sostenuto nelle scritture e nella fantasia comune, ma una inondazione dovuta allo scioglimento dei ghiacciai.


Qui sotto, il grafico dei livelli marini / datazioni fornito da Rose nel suo studio.


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