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Recensione: Il giorno del giudizio é già cominciato

Quando lessi questo libro per la prima volta, dopo aver letto già un paio di libri di Von Daniken, tra i quali lo splendido Gli occhi della Sfinge, provai un mix di fastidio e sorpresa. Fastidio perchè dalle prime pagine del libro capii che non si trattava del solito libro del campo dei misteri, nè del solito libro di Von Daniken... mi aspettavo un libro che trattasse di messia e di extraterrestri, come annunciava la copertina, e invece mi trovavo a leggere di novizi in un monastero.... volevo un libro di ricerca, e mi trovavo davanti un romanzo.... ; sorpresa perchè mai avevo letto un libro simile prima.

Devo avvisare il lettore: se vi accingete alla lettura di questo libro per la prima volta, armatevi di pazienza, molta pazienza. Verrete comunque premiati.


Von Daniken introduce il lettore nella vita di un gruppo di novizi che si trovano ad apprendere, dai sacri testi della nuova religione, le opere e le testimonianze dei discendenti dei pochi uomini scampati al Grande Annientamento; novizi che analizzano i testi, che scoprono il miracolo di una 'pietra traduttrice', novizi che si devono chiedere cosa significhino i racconti di uomini seduti nel ventre di grandi uccelli...

Il lettore viene catapultato in un ambiente in cui la plastica é la "pelle di qualche strano animale della preistoria", in cui un traduttore portatile é una "pietra parlante", e dove l' etichetta usurata di uno zaino é una "reliquia religiosa"... viene catapultato nel bel mezzo del processo di creazione di nuovi testi, costruiti sulla interpretazione e manipolazione dei testi più o meno originali... scopre che sempre, ogni volta che questo processo si presenta, c' é chi dubita, chi si distacca dall' idea comune... e quando il lettore si sta abituando a questo nuovo modo di raccontare, ecco che torna il classico Von Daniken, quello che ci ha abituato a testi che la stragrande maggioranza dei suoi colleghi ricercatori ignora.

Ed é così che il lettore si trova davanti ad una panoramica di tradizioni ebraiche ed islamiche, davanti agli incredibili racconti giudei.... no, Von Daniken non si ferma ai soliti 'Libri di Enoch' o ai 'Rotoli del Mar Morto'. Lui ci parla delle saghe ebraiche delle origini, dell' Apocalisse di Abramo, di testi riguardanti tradizioni ormai quasi completamente perse che furono affrontate ormai quasi un secolo fa da eminenti autori.


Il lettore scopre quindi che nel paradiso terrestre, nel famoso Eden, non c' erano solo Adamo ed Eva, perchè una tradizione ebraica cita "Serah era una delle nove persone che abitarono nell' Eden"; il lettore scopre gli incredibili calcoli temporali mesopotamici e indiani, scopre le profezie del Buddah e del Giainismo, scopre come le stesse tematiche, gli stessi caratteri di eroi e semidei si presentino in tempi e luoghi diversi, e di come i principali "miti" tramandati dalle varie culture siano autentiche 'spine nel fianco' degli esegeti e degli studiosi.


Proprio quando il lettore spera di aver trovato il vero Von Daniken nel libro, viene di nuovo stravolto, per ben due volte: Von Daniken fa rapire il papa, un imam ed un rabbino da un "negro del futuro" il quale mostra ai 3 uomini di religione come il concetto fondamentale sia da essi interpretato in maniera soggettiva, creando divergenze e guerre.

E che dire del "Rapporto dell' osservatore Yaxlippo"? Un extraterrestre in missione sulla Terra ci descrive ai suoi mandanti, e dipinge una società che....


Ma Von Daniken, che come Sitchin non ama descrivere senza suggerire, pone una domanda, o meglio ripropone LA domanda che tutti fanno: ma dove sono le prove degli extraterrestri? Quale é il loro messaggio? Dove possiamo trovarlo? La parola chiave, per Von Daniken, é una sola: Genetica.


Il libro si conclude con un aggiornamento di Von Daniken al suo libro "Gli occhi della Sfinge", che si concentrava sulle vicende egiziane... al termine di questo suo libro, l' autore racconta tutta, proprio tutta, la vicenda Ganterbrink. Già solo quest' ultima parte varrebbe la lettura del libro, ma il motivo migliore per leggere questo libro sta nella incredibile mole di materiale inedito o dimenticato che Von Daniken porta all' attenzione dei lettori.... ricordiamoci che siamo nel 1995, anno in cui uscì il famosissimo Impronte degli Dei di Graham Hancock. Libro che, in confronto a questa opera di Von Daniken, passa inosservato come un opuscolo di supermercato davanti alla Divina Commedia.



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