Recensione: I geni manipolati di Adamo
Devo dirlo: era con ansia che aspettavo un libro come questo. Nel corso dei miei studi relativi alla teoria di Sitchin, ma anche durante gli approfondimenti sull' antropologia e lo studio dell' evoluzione umana, mi sono trovato più volte a dover leggere di genetica, ma la mia formazione in merito - decisamente limitata - non mi ha mai permesso di andare oltre un certo grado di comprensione; nella mia attività di scrittore ho letto ed utilizzato tantissimi articoli di genetica, molti dei quali inerenti peculiarità contenute nella teoria di Sitchin. Per capirne sommariamente i contenuti e per organizzare come servirmi di tali articoli, mi sono sporadicamente avvalso della consulenza di una cara amica laureata in Biologia e specializzata in sequenziazione del DNA, la quale però, più che aiutarmi con spiegazioni sommarie, non poteva fare.
E' sopratutto per questo motivo che il libro di Pietro Buffa "I geni manipolati di Adamo" ricopre per me un' importanza che non stento a definire colossale. Non mi era mai capitato, infatti, di trovare un libro scritto da un genetista che trattasse l' argomento della possibilità di un intervento mirato durante la fase di ominazione. Pietro Buffa é un professionista della sua materia, un professionista che, al contrario di molto barbosi accademici, ha la capacità di intravvedere che 'la strada é aperta', come dice egli stesso, e di provare ad incamminarcisi con considerazioni precise, imparziali, documentate.
Ingiustamente criticato ed accusato di essere un "seguace di Biglino" (come se ciò fosse automaticamente una cosa negativa) Pietro Buffa é invece un autore che usa le citazioni ed il materiale altrui in maniera bilanciata, neutra, senza considerazioni pro o contro; documenta con il materiale altrui e con la propria grande esperienza le sue affermazioni; fornisce una mole di ragionamenti e di documenti che lasciano il lettore in un certo senso spiazzato, e le fornisce in maniera chiara, immediata, efficace.
Nel libro di Buffa veniamo a conoscenza dei vari tipi di ominidi che hanno abitato la Terra, dei principi di funzionamento della selezione naturale, ci troviamo quasi catapultati indietro di milioni di anni perchè le descrizioni contenute nel libro sono talmente efficaci che il lettore riesce quasi a vedere le scene descritte di fronte a se; nel corso della lettura impariamo le peculiarità di Homo Habilis, quelle di Homo Sapiens, ci vengono spiegati i meccanismi con cui la Natura ha giocato il proprio ruolo nel corso dell' evoluzione umana, ma ci vengono anche evidenziati quei casi in cui la sola selezione naturale non sembra poter offrire una spiegazione esauriente... ed é allora che Pietro Buffa, con metodo assolutamente rigoroso, fa qualcosa che in un certo senso altri autori alternativi prima di lui non hanno fatto in maniera così precisa: lui anzi che sposare una teoria e descriverla, si limita a paragonare i passi biblici e le descrizioni dei testi mesopotamici a procedure comunemente utilizzate dai genetisti nel loro lavoro.
E la semplicità e l' imparzialità con cui questa operazione di paragone viene svolta sono disarmanti.
Il lettore troverà nel libro di Buffa una testimonianza di valore di come, armandosi di mente aperta e di voglia di cercare, la scienza possa essere la migliore alleata anche della ricerca basata su testi antichi che, impropriamente, nel tempo sono stati ammantati di valore 'religioso' o 'mitologico'.