Due parole sugli Igigi

Pur avendo già scritto abbondantemente riguardo agli Igigi in alcuni articoli, ritengo sia necessario e utile spendere qualche parola in più su questo termine.

Ho fornito in uno dei miei articoli i valori di GI17 e GI4 per cercare un' etimologia al termine, ma il discorso va approfondito. Le varie letture del termine, che molti accademici ritengono di origine semitica e non sumera, sono state affrontate da diversi autori tra i quali in modo particolare Burkhart Kienast, autore nel 1965 dello studio: “Igigiū und Anunnakkū nach den akkadischen Quellen” e sostenitore della origine accadica (al contrario di Von Soden che riteneva il termine Igigu di origine amorrita o arabica).

Sebbene la composizione cuneiforme (lettura logografica) del termine fosse generalmente D.NUN.GAL.E.NE o D.NUN.GAL.MEŠ che quindi autorizzerebbero ed avvalorerebbero la teoria della ripetizione di IGI (-E-NE é il suffisso marcatore di plurale in lingua sumera), il termine é comunemente trascritto I.GI.GU o I.GI4.GI4.

Per GI4 ho segnalato il significato, se tradotto in sumero, di “circondare”. Il riferimento é al fatto che Sitchin interpreta il nome Igigi come "quelli che osservano / orbitano intorno alla terra". Siamo abituati da sempre alla mania di Sitchin di tradurre esprimendo - per facilità di comprensione del lettore - concetti così lunghi; questo modus operandi, lungi dall' essere un errore, ci sta comunque bene poichè Sitchin riassume in una frase sia il significato del nome che la funzione di questi personaggi.

Una lista lessicale antico-babilonese citata da Kienast nel suo articolo, riporta l' accadico Ra-i-bi = I.gi.gi = NUN.GAL.MESH con il significato di NUN-GAL = 'grande principe', da assumere al plurale 'grandi principi', un rimando al fatto che loro erano parte degli Anunna sumeri (con la lettura classica: 'seme dei principi' da A.NUN).

Kienast conferma inoltre il numero di 600 Igigi poiché il crittogramma con cui erano indicati nei testi era GIŠ2-U (dal valore 600).

Non esiste dunque dubbio sul numero (600), sull' appartenenza (gli Anunnaki) e sulla funzione (circondare – secondo Sitchin: 'orbitare') degli Igigi.