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Sitchin, Alford, Demontis - 14 punti della teoria di Sitchin

Nell' articolo 'Orbita Incrociata' lo studioso Alan Alford, un tempo strenuo sostenitore della teoria di Sitchin, analizza i punti fondamentali della stessa, evidenziando i suoi punti di contatto o di distacco dalla versione originale di Sitchin.

In qualità di esperto italiano in merito, voglio dire la mia aggiungendo per ogni punto il mio pensiero, in modo da dare al lettore una visione panoramica ma dettagliata dell' argomento.

Riporto quindi qui di seguito le 14 conclusioni analizzate da Alford, con il mio commento in corsivo:



Conclusione n. 1:

SITCHIN: Gli Annunaki ("Coloro che dal cielo alla terra vennero") erano "giganti extraterrestri" che crearono l' uomo geneticamente come un ibrido tra loro e l'Homo erectus.


ALFORD:

sono d'accordo. C'è stato un intervento genetico. Il Darwinismo crolla miseramente nello spiegare come l'Homo Erectus abbia beneficiato improvvisamente di un incremento del 50% nel volume del cervello, della capacità linguistica e di una moderna anatomia.


DEMONTIS:

Esatto. Si tratta nel dettaglio di un incrocio con alcuni esemplari di Homo Ergaster o di Homo Heidelbergensis, incrocio dal quale sarebbero nati i Neanderthal nel Nord Europa e i Rhodesiensis in Africa. Gli Heidelbergensis annoveravano esemplari di altezza fino ai 2.20 metri, e la datazione (500mila – 300mila anni fa) corrisponde con quella fornita da Sitchin, come dimostrato dallo studioso Lee R. Berger nel 2007.




Conclusione n. 2:

SITCHIN: Gli Annunaki vennero sulla Terra da un pianeta chiamato Nibiru, che si trova nel nostro sistema solare su un'enorme orbita cometaria della durata di 3600 anni.


ALFORD:

sono d'accordo. Questo è ciò che affermavano gli antichi testi. Inoltre, gli astronomi sono alla ricerca di un "Pianeta X" con caratteristiche assai corrispondenti a quelle di Nibiru. Negli ultimi anni sono state avanzate critiche piuttosto pesanti alla teoria del "Pianeta X", ma sulla base di argomentazioni cervellotiche e inconcludenti, e non stupisce che coloro che appoggiano la teoria, come l'astronomo Tom Van Flandern, continuino a tenere duro. Io credo che il discredito del Pianeta X potrebbe benissimo essere stato orchestrato a causa delle profonde implicazioni connesse alla sua scoperta… va infatti notato come il sistematico discredito sia coinciso con investimenti nell'ordine di miliardi di dollari per telescopi spaziali. La ricerca del Pianeta X continua in segreto ad opera dei governi?


DEMONTIS:

Esatto. Le dimostrazioni di Sitchin sono convincenti, e i riferimenti documentali e iconografici sono troppi per poter esser coincidenze. C' é da dire che non é conosciuta - allo stato attuale - UNA PARTICOLARE tavola che dica espressamente 'Gli Anunnaki venivano da Nibiru etc.'. Esistono però numerosi testi da cui si capisce che gli Anunnaki venivano 'dal cielo', e un testo (Enuma Elish) che asserisce che 'Marduk viene dal profondo' del cielo; successivamente leggiamo nello stesso testo che 'Marduk divide in due i cieli' e che 'Marduk é Nibiru'.

Si tratta di un lavoro molto complesso di deduzione basato principalmente su espressioni ebraiche bibliche, miti mesopotamici, e liste astrologiche.




Conclusione n. 3:

SITCHIN: Gli Annunaki si sono evoluti su Nibiru sul quale avevano una società ben sviluppata, governati dal loro Dio principale, Anu.


ALFORD:

altamente improbabile. Sebbene Nibiru possa aver piantato

semi di forme di vita primitive sulla Terra, è altamente improbabile che da questo si siano evolute specie sino al livello di intelligenza. Lo si può dedurre dall'orbita di Nibiru, che si presume essere su un corso regolare di collisione cataclismica con la cintura di asteroidi. Per quanto riguarda la divinità suprema vivente su Nibiru, perché avrebbe scelto di insediarsi su un pianeta dove la luce del Sole avrebbe circa un sedicesimo della forza che ha sulla Terra? Sitchin non ha considerato l'ipotesi che gli dèi siano giunti sulla Terra passando per Nibiru e non da Nibiru, usandolo come astronave… né la possibilità che gli stessi dèi fossero una colonia lavorativa che agiva sotto ordine di qualcuno… o anche che i messaggi presumibilmente provenienti da Anu su Nibiru avrebbero potuto essere trasmessi da altrove…


DEMONTIS:

Sappiamo poco dai testi sumeri su da dove provenissero gli Anunnaki. Per certo dai miti sappiamo che venivano da un altro pianeta, e il riferimento incrociato tra i pantheon, i miti, e in particolare l' Enuma Elish, rendono molto probabile che Sitchin abbia ragione, e che il pianeta di origine degli Anunnaki fosse Nibiru.



Conclusione n. 4:

SITCHIN: gli Annunaki arrivarono sulla Terra nell'era dei Pesci, 445.000 anni fa.


ALFORD:

Errato. Sitchin ha basato i suoi calcoli su 120 "cicli" di 3.600 anni, e il riferimento alla lista dei re di Babilonia a 432.000 anni. Comunque, come ho esaustivamente dimostrato nel mio libro, i Babilonesi hanno erroneamente interpretato dei dati che erano stati espressi in ere di 2.160 anni (un dodicesimo del ciclo precessionale). Il "ciclo" di 2.160 anni fornisce una cronologia decisamente migliore che suggerisce che gli dèi arrivarono 272.000 anni fa. Inoltre, è altamente probabile che il cataclisma del diluvio abbia influito sull'oscillazione della Terra e quindi Sitchin non può calcolare le date dei periodi zodiacali prima del diluvio. L'immagine dei pesci che Sitchin usa per corroborare un arrivo nei Pesci potrebbe ugualmente significare l'arrivo degli dèi tramite un ammaraggio nell'oceano (paragonare con le missioni Apollo di ritorno dalla Luna).


DEMONTIS:

Alford sbaglia. In nessuna mitologia mesopotamica é presente un riferimento ai cicli di 2160 anni in relazione alle cose degli 'dei' e dei 're'. Dunque le liste di Re Sumeri (e di divinità) vanno misurate nellaloro unità di misura di riferimento locale, lo Shar, che vale appunto 3600. In base a questo calcolo la datazione di Sitchin é giustificata. Ovviamente si tratta di un valore medio, quindi se mai si può fare un discorso di 'variabilità' di questa orbita.




Conclusione n. 5:

SITCHIN: L'uomo fu creato dagli Annunaki 299.000 anni fa.


ALFORD:

Nuovamente errato. Il ciclo di 2160 anni situa la datazione della creazione a 182.000 anni fa. Sitchin fa andare indietro la sua cronologia con la datazione dell'arcaico Homo sapiens al 300.000 a.C., ma non abbiamo alcun dato affidabile di questo modello arcaico. Tutto ciò che è credibile sull'Homo sapiens suggerisce un'improvvisa sua comparsa a meno di 200.000 anni fa.


DEMONTIS:

In realtà Sitchin afferma che circa 300.000 anni fa ci fu la rivolta degli Igigi, non la creazione dell' uomo. Alla rivolta seguì un periodo di stasi, poi un periodo di esperimenti che, dopo vari tentativi, portò alla produzione in serie dell' Homo Sapiens.

Inoltre Alford commette un errore: le ultime scoperte genetiche collocano la Eva Mitocondria in un periodo che può arrivare fino ai 230.000 anni fa, ma é impensabile che questa Eva sia la prima donna prodotta. Il mtDNA databile fino a 230.000 anni fa (da Brian Sykes – Human Genome Project) doveva essere stato preceduto da una ulteriore genealogia, esattamente come il nostro Adamo Y-cromosomale viene datato a circa 140.000 anni fa ma é impensabile che potesse essere il primo 'Homo Sapiens'. Man mano che le scoperte genetiche vanno avanti lo scenario proposto da Sitchin trova sempre più conferma, ultimamente anche l' adamo Y-cromosomale sembra essere stato retrodatato oltre i 140.000 anni fa mentre soli 4 anni addietro si dava una datazione di circa 90mila anni in base alla tecnica dell' orologio molecolare che identificava la prima mutazione comune (M168) tra i 70 e i 60mila anni fa.



Conclusione n. 6:

SITCHIN: L'uomo fu creato quale servo per compiere il lavoro duro a supporto delle truppe Annunaki.


ALFORD:

D'accordo. Tutti i testi antichi lo affermano, quindi perché contestarlo? La nostra specie è troppo arrogante per digerire questa possibilità?


DEMONTIS:

Esatto. Come dice Alford, questo è il tema ricorrente in tutti i testi più antichi che trattano l' argomento. Non esiste motivo per mettere in dubbio l' affermazione indipendente di varie culture.



Conclusione n. 7:

SITCHIN: Gli Annunaki vennero sulla Terra per ottenere oro da immettere nell' atmosfera del loro pianeta, Nibiru.


ALFORD:

Nessuna prova. Questa è una delle affermazioni più straordinarie di Sitchin, elencata qui perché è importante spiegare perché vennero sulla Terra. Personalmente, riterrei più credibile che vi siano giunti per estrarre numerosi altri minerali. Perché quest'ossessione per l'oro? Una volta scrissi a Sitchin per chiederglielo, ma non mi ha mai risposto...


DEMONTIS:

Concordo con Sitchin, ma anche con Alford ammettendo però che solo SUCCESSIVAMENTE gli Anunnaki si dedicarono ad altri minerali. Precisamente dopo il IV millennio a.C. (Stagno – Rame – Piombo – Ferro). Ma tutti i reperti e testi più antichi ci mostrano come ancora prima che l' uomo imparasse a costruire case o strade o impianti idrici, l' utilizzo dell' oro era largamente diffuso e solo per quelle funzioni che erano relative agli Anunnaki (o ai corrispondenti 'leader' nelle culture non mesopotamiche). Sul motivo per cui questo oro venisse estratto tuttavia non si può dire molto.



Conclusione n. 8:

SITCHIN: Gli Annunaki vivevano migliaia di anni perché i loro cicli vitali si erano adattati per la vita su un pianeta con un'orbita di 3.600 anni attorno al Sole.


ALFORD:

Altamente improbabile. La teoria è priva di basi scientifiche. Al contrario, la storia tramandata nelle culture e nei testi antichi suggerisce che la longevità degli dèi abbia basi genetiche. Io ho suggerito che gli dèi usassero terapie genetiche per accrescere i loro stessi geni della longevità; si sposavano con le sorellastre per minimizzare gli effetti della dispersione genetica e usavano cocktails di droghe per contrastare gli effetti dell'invecchiamento causati dai "radicali liberi".


DEMONTIS:

Le due teorie non si escludono, e quella dell' adattamento dei cicli vitali non è priva di basi scientifiche. Noi stessi lo possiamo sperimentare nel nostro piccolo empiricamente, e la questione dell' adattamento a cicli diversi é essenziale nella progettazione delle missioni nello spazio. Sitchin inoltre afferma chiaramente che man mano che gli Anunnaki vivevano sulla Terra la loro 'biologia' si adattava sempre più ai ritmi e alle condizioni fisiche del nostro pianeta.



Conclusione n. 9:

SITCHIN: Il Diluvio Universale fu un autentico evento storico, causato dal pianeta Nibiru che sciolse la placca ghiacciata dell'Antartico, che scivolando in mare generò un enorme maremoto.


ALFORD:

E' improbabile che ciò sia accaduto nel modo descritto da Sitchin. La presunta orbita di Nibiru non lo avrebbe portato più vicino alla Terra rispetto alla fascia di asteroidi, una distanza di 166 milioni di miglia. È difficile immaginare come avrebbe potuto avere qualche effetto sulla Terra da tale distanza. Dal mio punto di vista, Nibiru causò il Diluvio, ma non nel modo descritto

da Sitchin.


DEMONTIS:

E' dimostrato scientificamente che 12.000 anni fa circa ci fu un improvviso sciogliersi di ghiacci, al polo sud e nelle vette montuose più alte. I carotaggi mostrano proprio in questo periodo un repentino aumento della temperatura globale, e una forte modifica del tasso di salinità oceanica.



Conclusione n. 10:

SITCHIN: L'enorme piattaforma di pietra a Baalbek, in Libano era un sito di atterraggio degli Annunaki.


ALFORD:

Sono d'accordo. Sono fra i pochi fortunati ad aver visitato Baalbek ed ho visto le sue enormi pietre da vicino, oltre alle quali la prova geografica sottolineata da Sitchin è persuasiva.


DEMONTIS:

Totalmente d' accordo con Sitchin. Non é possibile ipotizzare altra funzione per quelle pietre se non quella di supportare strutture di lancio. La collocazione geografica inoltre, stando ai miti, mette in relazione questo sito con Shamash, il dio delle 'navicelle'.




Conclusione n. 11:

SITCHIN: Le piramidi di Giza furono costruite dagli Annunaki come fari che guidassero le astronavi in arrivo a Baalbek.


ALFORD:

Beh… forse, però... malgrado la sua connessione geografica con Baalbek, la Grande Piramide è molto più complessa di quello che dovrebbe essere se fosse solo un faro. La mia analisi suggerisce che avrebbe potuto essere un generatore di energia a gas idrogeno.


DEMONTIS:

La spiegazione di Alford é molto dettagliata ed intrigante, e non esclude quella di Sitchin, che peraltro trova riscontro linguisticamente e descrittivamente in miti mesopotamici (Le conquiste di Ninurta).




Conclusione n. 12:

SITCHIN: Sodoma e Gomorra furono attaccate da armi nucleari, che allo stesso modo distrussero un centro spaziale nel Sinai.


ALFORD:

Sono d'accordo. Ho ottenuto una foto ravvicinata da un satellite della penisola del Sinai che conferma ciò che afferma Sitchin. Inoltre possiedo copie delle foto di Emmanuel Anati delle rocce annerite in Sinai. Gli esperti ammettono che tali rocce sembrano vulcaniche, ma non c'è alcun vulcano vicino al Sinai.


DEMONTIS:

Esatto, l' episodio e la descrizione dei suoi effetti hanno un riscontro scientifico. Uno studio geologico delle sabbie del medio oriente dimostra che proprio 4000 anni fa nella zona indicata ci fu un improvviso deposito di terra bruciata proveniente da Ovest. Sarebbero le sabbie bruciate sollevate dall' impatto ed esplosione degli ordigni, le quali si sarebbero diffuse nell' aria venendo trasportate verso est.




Conclusione n. 13:

SITCHIN: Stonehenge e Machu Picchu furono costruite dagli Annunaki come calendari solari-lunari, associati alla Nuova Era dell' Ariete, circa 2.200 a.C.


ALFORD:

Quasi. Chiunque abbia costruito Stonehenge conosceva in anticipo il ciclo di 19 anni della Luna ed era in grado di localizzare un unico sito per tracciare i suoi otto punti principali in un disegno rettangolare. Perché costruire un osservatorio solare-lunare così complesso per guardare a quello che già conosci? Sorprendentemente, Sitchin non ha colto questo punto. I calendari di Stonehenge e Machu Picchu erano secondari al loro scopo primario, che era sicuramente quello di osservare le stelle e misurare la velocità dei cambi precessionali.


DEMONTIS:

In realtà la prima fase di Stonehenge, secondo Sitchin, risale al 2900 a.C., per venire successivamente riutilizzata e completata intorno al 2200-2100 a.C., quindi la sua funzione originale non era legata all' era dell' Ariete. L' osservazione di Alford sul perchè costruire qualcosa per osservare un fenomeno che già si conosceva é priva di logica: le strutture dovevano verificare tramite il 'punto di mira' l' ingresso del sole in una costellazione, come 'cross-check' per l'' ingresso 'da calcolo'. Cioè l' ingresso effettivo del Sole in una costellazione poteva avvenire in momenti diversi da quelli stabiliti con il calcolo approssimativo dei 2160 anni (o 2148 secondo altre suddivisioni). Non solo, il fatto che esistano in altri luoghi a diversa longitudine e latitudine strutture simili a Stonehenge e databili allo stesso periodo (con uno scarto di qualche secolo) significa che c' era una certa necessità di verificare o tenere sotto controllo i movimenti delle costellazioni. La più simile a Stonehenge é certamente la struttura di Sarmizegetusa Regia a Hunedoara, in Romania.




Conclusione n. 14:

SITCHIN: Il Dio ebreo, Yahweh, non era uno degli extraterrestri, ma è il Dio Unico, Eterno e Spirituale.


ALFORD:

Decisamente sbagliato. La conclusione di Sitchin sul Dio degli Ebrei potrebbe benissimo essere parziale, al fine di evitare di urtare i suoi amici Ebrei. Le analisi presentate nel mio libro lasciano pochi dubbi sul fatto che Yahweh fosse il Dio in carne e ossa, conosciuto dagli antichi come "il Dio della tempesta".


DEMONTIS:

Questo punto é controverso. Sitchin in un libro lascia l' argomento aperto, senza dare una sua spiegazione 'ufficiale'. Lui avanza l' ipotesi che Yahweh POTESSE essere considerato dagli ebrei come il 'Dio universale'. IN un altro libro invece si spinge ad affermare che Yahweh fosse un' altra entità che agiva 'tramite' gli Anunnaki. Concordo comunque con Alford che Yahweh non è altro che Ishkur – Teshub – Viracocha. Tutti gli indizi mirano in tal senso, e son sempre rimasto meravigliato da come Sitchin, dopo averlo dimostrato, sorvoli sulla naturale conclusione.




Aggiornato oggi 19 luglio 2016 sulla versione del luglio 2014, già revisione di uno precedente,

scritto alla fine del 2011 e revisionato nel gennaio 2013



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