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Riflessioni sull' Enuma Elish pt.2

Abbiamo chiuso il post precedente elencando tre punti apparentemente oscuri che sembrano minare la possibilità di una interpretazione cosmogonica / astrologica dell' Enuma Elish, alcuni dei quali sono stati utilizzati da critici nella loro guerra alla teoria di Sitchin. Al di la della interpretazione data da Sitchin, i tre punti sono interessanti perchè riguardano tematiche tra loro diverse e richiedono, per venirne a capo, di addentrarsi in aspetti molto diversi e più complicati del semplice contenuto del 'mito'. Li riporto qui per averne una visione fresca e non dover andare a spulciare il precedente articolo:


  • Cosa é l' APSU? Perchè ci viene detto che Apsu, Tiamat e Mummu sono i primi elementi del sistema solare, con Apsu che rappresenta il Sole, e poi più avanti ci viene detto che Marduk venne generato dall' Apsu? Dunque il pianeta Marduk, che diverrà Nibiru, viene dal Sole?

  • Se il dio solare per eccellenza in Mesopotamia era Shamash, perchè il 'sole' nel mito non é stato chiamato con il suo nome ma invece con quello di Apsu?

  • Perchè si dice nel testo (versione tra le più diffuse, Bottero-Kramer) che “Ea era più grande del creatore di suo padre, Ansar”? Il 'padre' di Ea / Nettuno sarebbe Anu / Urano, il cui creatore sarebbe Ansar / Saturno . Ma Nettuno non é certamente più grande di Saturno... come si spiega questa incongruenza?


Trattiamoli ora uno ad uno.


Punto 1: la relazione tra Marduk e l' Apsu

Nella fase iniziale del testo, Apsu rappresenta sicuramente la stella principale del sistema solare in formazione, il Sole. Sorgono poi gli altri pianeti, fino all' arrivo di Marduk. Di questo, il testo ci dice:


Nell’ abisso profondo fu generato Marduk –

fu creato nel cuore dell’ Absu.

Ea e Damkina lo crearono, padre e madre.


Questo passaggio risulta enigmatico per un motivo: Damkina non é identificata con nessun corpo celeste, ma Ea é identificato con Nettuno, all' estrema distanza dall' Apsu che abbiamo già conosciuto, il Sole. Quindi, se Marduk fu generato nella zona trans-nettuniana, come può essere generato dal Sole?

Ritengo che la soluzione stia proprio nei termini utilizzati per descrivere questa location misteriosa. Marduk viene generato "nel profondo", quindi in una zona lontana, ma allo stesso tempo "nel cuore dell' Apsu", come ad indicare una zona interna. Un altro passaggio dello stesso testo ci dice che Marduk era:


Un vendicatore […]

dal profondo […]

valoroso […]


Si rinnova dunque il legame di Marduk con la zona più esterna del sistema solare in formazione...

Marduk doveva quindi provenire da una non meglio identificata zona oltre la fascia trans-nettuniana, un pianeta errante, forse generato da un altra stella principale di un altro sistema solare, o comunque un altro 'fuoco' geografico e gravitazionale di un altro proto-sistema solare. Questo secondo oggetto sarebbe descritto giustamente con lo stesso termine Apsu che descrive nel mito il 'nostro' centro di gravità. Il termine Apsu ha a che fare con l' idea di 'primevo', e correttamente indica il 'principio primevo' intorno al quale si genera un sistema planetario.

E' dunque ovvio che Marduk non é stato creato nel cuore del nostro Sole, ma nel cuore di un sistema planetario bilanciato su un altro oggetto cosmico; da questa zona, situata 'nel profondo' cioè a grande distanza dal nostro sistema in formazione, errando sarebbe arrivato fino a Nettuno / Ea.



Punto 2: Apsu o Shamash?

Se Apsu é il Sole, ci troviamo davanti ad un apparente problema identificativo quando si descrive l' opera geniale di Marduk che crea le costellazioni e decide il percorso del Sole e della Luna. Per identificare il Sole, in questa fase, si usa il nome del dio UTU / Shamash.

Perchè non é stato utilizzato nuovamente il nome Apsu? La soluzione qui secondo me ha a che fare con quel passaggio da scala macrocosmica a scala microcosmica che ho segnalato nella prima parte di questo studio, e si ricollega al contenuto della lista An:Anum di nomi di divinità.

Lungo tutta la scala macrocosmica, la creazione del sistema solare, abbiamo una descrizione degli eventi fatta idealmente da un osservatore 'interno' a questa stessa scala macrocosmica.... possiamo quasi figurarci uno spettatore, sospeso li nel vuoto del sistema solare in formazione, che descrive le varie fasi. In questa scala macrocosmica tutti i più vecchi pianeti hanno nomi che compaiono nella An:Anum come progenitori di Anu, il sommo dio del pantheon sumero. Solo i pianeti esterni hanno i nomi di tre divinità che successivamente troveremo nella mitologia sumera legata alle 'cose della Terra': An, Enki, e Enlil (nel testo chiamato Bel, il nome che Gaga assume quando con gli altri due viene messo - da Marduk - ad abitare nell' Eshara).

Nella fase microcosmica che inizia successivamente, invece, il punto di osservazione ideale non é più lo spazio,ma la Terra. Viene infatti descritto il moto da Est a Ovest del Sole, un moto che é relativo alla staticità apparente terrestre: solo dalla Terra un osservatore potrebbe vedere il Sole muoversi. E' comprensibile dunque che, nel descrivere le 'cose terrestri', vengano utilizzati non più i nomi degli antenati di Anu, ma quelli dei suoi discendenti. Ed é per questo che il Sole diventa Utu / Shamash, nipote di Enlil, e la Luna diventa Nanna / Sin, figlio di Enlil.



Punto 3: la relazione tra Anshar, Anu, Ea

Anshar é identificato da Sitchin con Saturno, Anu con Urano, e Ea con Nettuno. Le relazioni intercorrenti tra questi pianeti, nel significato astronomico e cosmogonico, rispecchiano le relazioni intercorrenti nella mitologia: Ansar é un predecessore di Anu, che a sua volta é un predecessore di Ea.

Bottero e Kramer, nella loro versione del testo (una delle più famose) scrivono che Ea era:


“Ben più potente del creatore di suo padre, Anshar”


Il testo babilonese, che ovviamente non ha punteggiatura, é questo:


gu-us-sur ma-a-di-is a-na a-lid abi-su An-sar

(gusur madis ana alid abisu Ansar)


I termini chiave della frase sono MADIS (grande), ALID ( da Walidu – progenitore), ABI (padre) e il pronome possessivo -SU agganciato a ABI, che si traduce 'suo padre'. Dunque ALID ABI-SU ANSAR significa letteralmente 'progenitore suo padre Anshar', e NON 'CREATORE DI suo padre Anshar'. Tralasciano per un attimo la differenza tra 'progenitore' e 'creatore', per esprimere il concetto 'progenitore DI suo padre' si sarebbe dovuto terminare ABI con -IM che é il terminativo del genitivo maschile. Il termine ABU, che comunemente viene tradotto come 'padre', in realtà ha una valenza generica che indica un predecessore in linea genealogica, ma non solo il padre.

La versione ricostruita da Nicole Sigaud usando le versioni di Speiser e Pritchard riporta per questo rigo che Ea era:


molto più potente di suo nonno, Ansar


La traduzione più corretta dovrebbe essere:


più grande del suo progenitore / predecessore Anshar


Cosa significa 'più grande'? Non é assolutamente, come si potrebbe pensare, un riferimento alla sua taglia: MADIS deriva da MADU che indica una 'grandezza' numerica, esprime infatti il concetto di 'gran numero - molto'.

Ciò che appare dl testo é che Ea, per qualche ragione, era più influente, più importate, di suo nonno Anshar. Questa ragione ritengo sia il fatto che nel mito sta per 'dare i natali' al protagonista principale: Marduk.








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