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I figli dimenticati di Enki ricordano... pt. 3 di 3

Una delle cose che mi lasciarono più perplesso quando studiavo la mitologia e i pantheon Yoruba ed Ewe, é l' importanza che queste tribù danno all' acqua e quanto spesso questo elemento é presente nella loro tradizione... gli Yoruba sono forse il popolo con il maggior numero di divinità legate al mare, ai fiumi, ed ai laghi...

Nella seconda parte di questo trittico sui 'figli dimenticati di Enki' ho menzionato Xango e sua moglie Oxum, specificando che questa era appunto una dea legata ai fiumi ed ai laghi. Avevo menzionato anche Yamaya, moglie di Obatallà, come dea del mare. In questa sede vorrei specificare meglio la storia di Oxum e Xango... racconta un mito che Xango avesse in realtà 3 mogli, ed erano tutte e 3 sorelle. La prima delle 3 mogli, e la più anziana tra le sorelle, si chiamava Obba, e viene ricordata come dea dei fiumi e dei laghi anch' ella... nel mito Obba era la prima moglie di Xango, il quale però a lei preferiva la più giovane Oxum, per le sue doti amatorie.

Un giorno Obba andò da sua sorella Oxum a chiederle come faceva a farsi amare così tanto, ed Oxum - per paura che la sorella più anziana le rubasse il posto di prediletta - mentì alla sorella dicendole che ogni giorno nei pasti del marito metteva un piccolo pezzo di pelle del proprio orecchio.

Obba, ansiosa di riconquistare il marito, si tagliò l' intero orecchio e lo mise nella zuppa di Xango, il quale, quando lo trovò, andò su tutte le furie accusando Obba di volerlo avvelenare.

Xango bandì quindi Obba dalla sua casa, e lei si diresse nelle terre aride a piangere. Le sue lacrime furono così copiose che ne scaturì un fiume che esiste ancora oggi. Curiosamente, il fiume Obba interseca proprio il fiume Oxun ancora oggi, come a rimarcare l' astio tra le due sorelle.

Sia Obba che Oxun, ovviamente, erano figlie di Yamaya...


Ma lasciamo le dee dei fiumi, e parliamo di un mito che é presente in tutte le culture: la Creazione.

Una versione del racconto Yoruba sostiene che all' inizio dei tempi esistevano solo il cielo, l' acqua e le paludi. Il dio Olorun (Olodumarè) regnava nel cielo, e la dea Olokun regnava su tutto ciò che era compreso sotto il cielo. Un giorno Obatallà, il figlio di Olorun, andò dal padre e gli chiese il permesso di creare la terraferma perchè ci potessero abitare gli esseri viventi; avuto il permesso, andò a cercare il consiglio di suo fratello maggiore Orunmila, il più saggio degli dei, che aveva anche il dono della profezia. Orunmila gli disse che per completare quest' opera avrebbe avuto bisogno di una serie di oggetti:

- una lunga catena d' oro

- una grande quantità di sabbia

- un guscio grande per gettare la sabbia

- una gallina bianca

- un gatto nero

- una noce di palma

- un sacco per contenere il tutto


Raccolto tutto tramite una colletta fatta dagli dei, Obatallà cominciò a calarsi verso le acque dopo aver legato la catena dorata in un angolo del cielo, e iniziò a gettare la sabbia usando la conchiglia... gettò poi la gallina bianca, la quale beccando e muovendosi sparse la sabbia dappertutto, creando la terraferma.

Si formarono così le pianure, le colline, e nelle zone dove la sabbia era più rada si formarono dei laghetti. Obatallà allora scese su una colina, e piantò la noce di palma, dalla quale sbucò un albero che produsse altre noci, che generarono altre palme. Fu così che si diffusero le piante e Obatallà si fermò a riposare, godendo della compagnia del gatto.


Ad un certo punto il dio decise che era tempo di creare gli uomini, ed allora scavò un buco nel terreno argilloso fino a raggiungere l' acqua, e formando una mistura fangosa iniziò a dare forma a degli esseri umani inanimati... ben presto però si annoiò di questo compito, e dopo aver piantato delle piante da vino, si ubriacò. Ubriaco come era, tornò al suo compito di creare uomini, ma li creò malati e storpi...

Ovviamente, essendo ubriaco, non si accorse che gli uomini erano difettosi, e come da piano chiese a suo padre Olorun di soffiare negli uomini l' alito della vita.

Quando il giorno dopo si rese conto che gli uomini erano difettosi ma stavolta animati, si pentì e decise che da quel momento si sarebbe preso cura di questi uomini incompleti e avrebbe trovato per loro una mansione adeguata... da allora Obatallà é ricordato come il protettore dei malati.


Chi di voi ha letto qualcosa di mitologia mesopotamica, e ancor più chi ha letto i miei libri, avrà sicuramente trovato tracce in questo mito di diversi eventi narrati dalle genti mesopotamiche...

- come in "Enuma Elis" abbiamo una divisione tra una porzione ordinata in alto (il cielo) e una porzione disordinata in basso (sia in Enuma Elish che in questo mito si tratta di una mistura acquosa)

- come in "Enki e la creazione del mondo" e nei miti egizi di Ptah abbiamo un do che libera le paludi e genera la terraferma

- come in "Enki e Ninmah" abbiamo la creazione di uomini incompleti e deformi a causa dell' ubriachezza, ed un dio che poi si prenderà cura di questi esseri malati


Ma volete sapere cosa successe dopo?

Olokum, che regnava sulla 'mistura' di acqua e vegetazione, non era stata consultata da Obatallà prima che mettesse in atto il suo piano, e vedendo che i suoi mari erano pieni di terra e di numerosi uomini che si moltiplicavano, decise di aspettare che Obatallà risalisse in cielo per liberare le sue onde più mostruose, in modo da sommergere la prima città, Ife, che Obatallà aveva creato per gli umani.

Per non perire, gli umani chiesero aiuto al dio Exu / Ellegua, il mago messaggero, il quale chiese che gli venisse offerto un sacrificio... avuto il suo sacrificio, salì al cielo a chiedere consiglio ad Orunmila il saggio, il quale - stavolta - decise di fare le cose da se: scese lungo la catena dorata e spazzò via le acque con un incantesimo, liberando di nuovo le montagne dove la gente si era riparata, e pian piano tutta la terra.


Tracce della punizione biblica del diluvio, e dell' ancora più antico mito sumero si trovano dunque anche in questa parte del mito Yoruba... un' ondata di marea mandata a distruggere gli uomini, e l' intercessione di un mago divino. Cosa vi ricorda?


Vogliamo spostarci dalla mitologia Yoruba a quella Ewe? Benissimo...


Intanto dovete sapere che nella mitologia Ewe uno dei personaggi chiave fu Adama, marito di Hawa, che generò con lei ben 40 figli! Siccome però il dio pretendeva che i figli fossero a lui donati, Adama ne nascose venti, e quando il dio scoprì dell' esistenza di questi figli, li tenne per se costruendo un muro ed allontanando Adama e Hawa. Vi ricorda qualcosa?

In effetti non possiamo parlare di un vero e proprio 'dio' quando nominiamo la mitologia Ewe, perchè gli Ewe, prima dell' influenza cristiana, avevano - assieme ai loro fratelli di etnia Fon - un folto numero di divinità, che venivano chiamate Tro (tra gli Ewe) o Vodu (tra i Fon). Vodu é anche il termine da cui deriva il nome originale della religione del Ghana e del Dahomey che noi conosciamo come Voodoo.

I Tro erano divisi in 2 categorie, i Tro maggiori ed i Tro minori, i quali erano chiamati... indovinate... Tro Yehwe! Tra di loro annoveriamo per esempio il dio delle foreste Bygbla nonchè il dio delle tempeste e dei fulmini Heviesso, che veniva rappresentato come un giovane forzuto munito di... scure. Ancora: cosa vi ricorda? E' forse un caso che il dio delle tempeste Heviesso degli Ewe fosse un dio minore rappresentato con una scure, e il dio delle tempeste Ishkur / Teshub fosse un dio minore rappresentato con una scure?


Ma gli Ewe avevano anche un dio della forgia e dei metalli: si chiamava Gu (tra i Fon) oppure Egu (tra gli Ewe), ed avevano una coppia creatrice formata dalla dea (in alcuni miti é una dea ermafrodita) Mawu e dal dio maschile Lisa. Una peculiarità: Mawu e Lisa erano moglie e marito ma... anche sorella e fratello.

Essi erano figli, nella versione adorata nel Dahomey dai Fon-Ewe, del dio androgino Nana Buluku, il supremo creatore che non si mischiava mai con gli uomini... Mawu e Lisa avevano due figli, uno dio dei metalli, e l' altro dei fulmini.... chi erano? si chiamavano Gu e Xevioso, gli stessi Gu e Heviesso che abbiamo già conosciuto. Inutile dire che Heviesso / Xevioso tra gli Yoruba divenne Xango.


In uno dei miti della creazione Ewe, la dea Mawu creò la terra con gli uomini e gli animali, ma preoccupata che questa terra potesse 'sprofondare nel cielo' perchè troppo pesante, andò a chiedere aiuto al 'grande e saggio serpente' Aido Hwedo perchè questi potesse 'strappare un pezzo di terra dal fondo' e gettarla in cielo. Stiamo forse assistendo ad un mito che parla della nascita di satelliti o di comete / asteroidi?

Ah, Mawu era anche la dea che creò gli uomini e poi.... diede a loro un 'soffio' di vita.





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