Estratto da IFN vol.3 - NEPHILIM
Una nuova anticipazione, estratta da volume 3 di Il fenomeno Nibiru, in fase di stesura.
ATTENZIONE: l' estratto é una bozza che andrà revisionata ed ampliata. Perdonate eventuali errori.
Dal capitolo NEPHILIM
Siamo arrivati ad una delle questioni più spinose, il significato del termine Nephilim. Mai come in questo caso é importante distinguere tra il SIGNIFICATO (= traduzione) della parola ed il suo USO (= interpretazione); evidenziando questa distinzione indico quel particolare fenomeno per il quale anche nei dizionari un termine viene spiegato non con la traduzione letterale, ma con l' utilizzo e l' interpretazione che se ne faceva. Quando ciò succede, si crea una confusione che degenera in discussioni che sarebbero facilmente risolvibili tornando al significato dettato dalla traduzione.
Per fare un esempio di ciò che intendo, consideriamo il termine sumero: NAM-TAR.
In un dizionario di lingua sumera (qui allo scopo usiamo Daniel Foxvog - “Sumerian Glossary”) questo termine viene tradotto con l' utilizzo che si faceva del termine: “destino”, ma il suo significato letterale é “separare ciò che é” e proviene da:
NAM = essere, stato, “ciò che é”
TAR = dividere, separare
Con questo processo in mente, iniziamo a trattare della critica di Heiser nel capitolo sui Nephilim. Bisogna specificare intanto che Heiser nel corso degli anni ha modificato, ampliato, e rielaborato il suo documento sui Nephilim, rendendo difficile dare una risposta definitiva e completa alle sue critiche... per riassumere, le sue critiche fondamentali sono due:
LA PRIMA:
egli sostiene che la traduzione o interpretazione fatta da Sitchin del termine Nephilim sia sbagliata principalmente sotto due punti di vista:
Il termine Nephilim non può derivare dall' ebraico Naphal (radice: NPL)
Il termine Nephilim, anche se tradotto dall' ebraico ignorando il punto precedente, non può significare “I caduti – coloro che sono scesi”
LA SECONDA:
egli attribuisce a Sitchin anche la traduzione di “Genti dei razzi fiammegianti”, criticandola.
Oltre a queste critiche principali, e all' interno della discussione delle stesse, Heiser inserisce altre minori critiche derivanti in genere dal non aver messo a fuoco le associazioni che portano Sitchin a identificare i Nephilim.
Veniamo dunque ad analizzare i due punti che costituiscono la prima obiezione.
Punto Primo: Il termine 'NEPHILIM' non può venire dall' ebraico Naphal (radice: NPL) e non può significare 'i caduti – coloro che sono scesi'
Come detto Heiser ha modificato i suoi documenti nel corso del tempo, e attualmente nel suo sito esiste una versione riassunta che rimanda poi ad un pdf di analisi più dettagliato, il quale in sostanza non fa altro che espandere i concetti espressi nella pagina web aggiungendo parecchio altro materiale che spesso fuoriesce il contesto di critica di Sitchin. Noi , per andare al sodo, ci limiteremo a rispondere alla versione riassuntiva.
Heiser scrive che NEPHILIM non può derivare dall' ebraico Naphal e significare 'i caduti' perchè per avere questo significato si dovrebbe scrivere “Nephulim”. Allo stesso modo, Heiser asserisce che Nephilim non può significare “Coloro che cadono / sono caduti” perchè si dovrebbe scrivere “Nophelim”. Il critico rincara la dose dicendo che l' unica maniera in cui Nephilim possa drivare da Naphal in ebraico sarebbe se esistesse un ipotetico termine Naphil poi pluralizzato in Nephilim. Heiser conclude poi asserendo che questo termine non esiste, pertanto l' ipotesi é da scartare, e la assunzione iniziale di Sitchin (che Nephilim venga dall' ebraico Naphal) é errata secondo le basi della morfologia ebraica.
Non essendo esperto di ebraico, il sottoscritto deve ricorrere a dizionari ed a materiale di altri studiosi di grado pari o superiore ad Heiser, ed é quello che faremo n questa sede. Rivolgiamoci prima di tutto ad analizzare il passo biblico più importante per risolvere questa controversia, quello di Genesi 6:4. Il dizionario é lo Strong, uno dei più rinomati al mondo, utilizzato comunemente nello studio dell' ebraico biblico e sul quale si basa la Interlinear Bible.
Potete vedere il testo letterale in Figura [1] alla fine dell' articolo.
Sia il testo inglese che la traslitterazione ebraica riportano Nephilim, e andando ad analizzare il termine (facendo click sul codice 5303) ci viene spiegato chiaramente che l' origine del termine é Naphal, la cui etimologia, nei commenti, é dichiarata dubbia.
Ciò che invece non é dubbio, é che il termine Nephilim derivi proprio dall' ebraico Naphal.
A questo punto dobbiamo affrontare una 'sotto-critica' di Heiser, che egli spaccia come 'soluzione'. Notando che le varie bibbie citano per il termine Nephilim il significato “Giganti”, egli propone che questo Naphal sia non ebraico, ma aramaico, che si scriva in realtà Naphil, e che significhi 'Gigante', di cui Nephilim sarebbe il plurale corretto secondo le regole morfologiche aramaiche.
Questa critica, questa soluzione, é stata abbracciata acriticamente da quasi tutti i lettori di Heiser, i quali, frettolosi di poter dire “Visto? Sitchin non capisce ulla di ebraico!” non si sono fermati a ragionare come avrebbero dovuto. Heiser sa purtroppo che gran parte dei critici di Sitchin rientra in 2 categorie: 1) ignoranti di ebraico che credono a qualsiasi cosa egli scriva; 2) esperti di ebraico che però si macchiano – come lui – di disonestà intellettuale e pur sapendo di propagare un errore continuano a ripetere la dimostrazione di Heiser stesso.
Ma basta analizzare tempi e significati, per rendersi conto di come stanno le cose.
Riassumiamo schematicamente in forma di elenco la tesi di Heiser:
Nepilim non deriva da Naphal ebraico
Nephilim non significa 'I caduti'
Nephilim deriva dall' aramaico Naphil che significa 'Gigante'
Nephilim significa 'I giganti'
Insomma Nephilim secondo Heiser significa 'Giganti', e deriva da un termine aramaico che significa 'Gigante'.
Lo Strong, come abbiamo visto, dice tutt' altra cosa. Anche qui riassumiamo schematicamente le informazioni tratte dal dizionario:
Nephilim deriva da Naphal
Naphal significa 'cadere'
Naphal ha etimologia incerta
a Nephilim viene dato il significato di 'I giganti'.
Queste informazioni già smentiscono parte della ipotesi di Heiser: Nephilim deriva sicuramente da un termine Naphal – che non sappiamo per certo da dove venga – che significa 'cadere', non 'gigante'.
Ora, ricordate quando all' inizio del capitolo ho evidenziato quel fenomeno per cui si assegna ad un termine il suo uso anzi che la sua traduzione? Questo é un caso tipico: un termine derivato da una radice che si traduce 'cadere', assume il significato di 'giganti'. Perchè?
La risposta é in altri passi biblici dove i Nephilim, ed i loro simili Refaim e Anakim, sono descritti appunto come esseri altissimi. Cioè il dizionario assegna ad un termine un significato che deriva da una descrizione anzi che la sua propria traduzione. Ciò é comunissimo nella bibbia, vi basti ricordare l' episodio della Torre di Babele (Genesi 11:19) dove la bibbia afferma: “Per questo motivo il posto si chiamò Babele, perchè da qui il Signore confuse le lingue e scacciò le genti”.
Nonostante il nome Babele sia accadico, e non ebraico, e derivi da Bab-Ili (= porta degli dei), a questo termine viene assegnato anche dal vocabolario Strong (codice: 894) il suo utilizzo come 'confusione' anzi che la sua traduzione.
Detto questo, abbiamo dimostrato che:
almeno una fonte attendibile di lingua ebraica biblica fa derivare Nephilim da Naphal, il quale ha il significato di 'cadere';
il termine Nephilim é accompagnato da un significato legato all' utilizzo e non dalla sua traduzione, ciò ci evidenzia che la traduzione può differire da 'I giganti', che ne é solo l' utilizzo