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L' importanza del Coricancha

Chi ha seguito nel tempo il mio lavoro riguardante la teoria di Sitchin, conclusosi nel 2012 con la seconda edizione di "Il Fenomeno Nibiru vol. 1", sa che mi sono occupato parecchio del contatto tra le civiltà sumero-accadica e meso-sudamericana. Più volte nei miei articoli ho toccato questo tema, fornendo approfondite analisi dei reperti archeologici, mitologici e linguistici che mostrano i segni di questo contatto, e identificando le divinità sumere Ningishzidda e Ishkur rispettivamente nelle divinità d' oltreoceano Quetzalcoatl e Viracocha. Occasionalmente però ho fatto notare, in interventi in alcuni forum, che oltre ai soliti Machu Picchu, Titicaca, Teotihuacan e siti di questa importanza, ve ne sono alcuni meno conosciuti che rivelano quanto e forse di più su questo legame tra vecchio e nuovo mondo.


Il caso più importante secondo me é costituito da un pannello presente nel tempio Inca dedicato al culto del dio solare Inti, che ritengo essere uno dei nomi tardi di Viracocha. Questo tempio veniva chiamato Coricancha, e la prima dettagliata descrizione in merito - contenente sia una descrizione geografica ed artistica, sia una analisi astronomica - si deve all' esploratore astronomo galiziano Pedro Sarmiento de Gamboa, nel suo "Storia degli Incas" scritto nel 1572.

Per chi non lo conoscesse, il Coricancha fu forse il tempio più importante di Cuzco, nel Perù, e si narra che quando gli spagnoli arrivarono al suo interno lo trovarono completamente coperto d' oro. Perfino i pavimenti erano coperti di lamelle e fogli d' oro finissimo. Quest' oro fu quasi utilizzato dagli Inca come riscatto per il rilascio del loro signore Atahualpa, rapito da Francisco Pizzarro, e la rimanenza fu depredata dagli spagnoli. Molto venne fuso per essere mandato in patria, altro fu razziato e nascosto per avidità personale.

Ma su un muro del Coricancha era presente un pannello del quale a mio avviso é stata sottovalutata l' importanza.

Questo pannello fu trattato brevemente da Zecharia Sitchin nel suo libro “Gli dei dalle lacrime d' oro”, alla cui lettura vi rimando. In un mio dettagliato articolo ho riassunto la questione e ho fatto notare come, secondo me, questo pannello contenga la conferma che in antichità erano conosciuti:


1) tutti i pianeti del sistema solare,

2) l' esistenza di Nibiru.


Potete leggere il mio articolo QUI.




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