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Vademecum anti-disinformazione sul Biogas

Cosa significa 'Impianto a Biomasse/Biogas'?

Si chiamano 'Impianti a biomasse' o 'Impianti di Biogas / per Biogas' a seconda che si voglia enfatizzare il tipo di alimentazione o il prodotto principale. Sono impianti che utilizzano materiale organico biologico per produrre gas.



Cosa si alimenta in questi impianti?

Negli impianti a biomasse si possono alimentare tutti i materiali di origine biologica, dagli sfalci di potatura, al contenuto del sacchetto dell' organico della raccolta differenziata, alle carogne di animali, agli scarti alimentari, all' erbaccia, alle coltivazioni dedicate, etc. Si preferisce generalmente concepire impianti a 'carica mista' in modo che la progettazione risulti ottimale per soddisfare situazioni in cui la alimentazione può variare a seconda dell' esigenza o della disponibilità, ma si possono anche progettare ed utilizzare impianti specializzati per uno o due tipi di alimentazione (é il caso di molti impianti che utilizzano la Palma)



Cosa esce da questi impianti?

Dagli impianti per la produzione di Biogas si ottiene come prodotto principale un gas ricco di metano, altamente energetico; come prodotti secondari abbiamo innanzi tutto una enorme quantità di acqua, e poi uno scarto secco solido che va smaltito. L' efficienza di questo genere di impianti varia in base alla umidità iniziale, e l' umidità può rappresentare un fattore positivo o negativo a seconda di come si considera l' impianto. Una carica molto umida necessiterà di una filtrazione spinta, che genererà molta acqua (mediamente il 45% della carica) e meno gas. Si deduce che, se noi non abbiamo interesse a recuperare l' acqua, la resa migliore si ha con un impianto che tratta residui il meno umidi possibile, per produrre più gas; al contrario, se per noi il recupero d' acqua é molto importante, una umidità maggiore ci tornerà utile.




Cosa si può fare con il gas prodotto?

Il gas di metano prodotto é altamente energetico, e può essere venduto tal quale (tramite distribuzione cittadina o bombole) o utilizzato in altri impianti per produrre energia termica o elettrica. Molti impianti complessi di grande taglia hanno attigua una unità di 'generazione', chiamata così perchè una volta prodotto il biogas, lo tratta direttamente per generare l' energia elettrica necessaria per tenere in funzione l' impianto stesso, e ne vende mette in rete / vende l' eccedenza. Negli impianti detti di 'cogenerazione' si ha anche produzione di energia termica. La quantità di energia prodotta é notevole: un impianto da 1 MW di biogas produce fino a 7.000.000 kWh di energia elettrica, quanto basta per alimentare circa 2400 utenze domestiche medie.



Come funzionano?

La biomassa viene stoccata in vasche e da li caricata tramite dei condotti in una serie di apparecchiature: generalmente si ha prima una fase di filtrazione, per 'scolare' meccanicamente l' acqua in eccesso, e poi si ha una fase di essiccamento, dalla quale si recupera altra acqua e nella quale si ha la vera e propria 'digestione' della materia organica. Questo processo avviene a basse temperature (tra i 45 ed i 55°C), per non sviluppare particelle inquinanti e polveri sottili, e in assenza d' ossigeno. Per questo il processo viene chiamato 'digestione anaerobica'. Il gas prodotto viene filtrato delle particelle organiche trascinate, e diretto a stoccaggio / utilizzo. Il tutto avviene normalmente in pressione negativa (sotto vuoto, chiamato 'vacuum') quindi eventuali fumi o esalazioni non fuoriescono ma vengono incanalate in tubazioni che le aspirano per mandarle a trattamento.



Usare questi impianti é un vantaggio o uno svantaggio?

Gli impianti a biomassa per la produzione di biogas sono sempre un vantaggio, per vari motivi 1) permettono di smaltire massive quantità di rifiuti organici di ogni tipo che altrimenti giacerebbero all' aperto imputridendo; 2) recuperano una notevole quantità d' acqua che altrimenti andrebbe persa; 3) possono produrre energia elettrica che può essere immessa in rete riducendo il costo della fornitura; 4) possono produrre energia termica utile per il riscaldamento domestico; 5) sono considerati impianti di energia pulita, perchè il 'Bilancio del Carbonio' é pari a zero. Questo significa che l' unico carbonio rilasciato in atmosfera è solo quello che era presente nella carica organica... é carbonio già 'prodotto' dalla natura e disponibile nel nostro habitat, non aggiunto da noi (come invece succede con il petrolio)


Sono impianti pericolosi per l' ambiente?

No, il processo avviene al chiuso in vasche e reattori chiusi e controllati, non ci sono emissioni sporche, il gas é pulito, ed il prodotto secco residuo può essere utilizzato per vari scopi non inquinanti. Il vuoto nel processo garantisce che non siano emesse particelle.


Sono impianti pericolosi per la salute?

No, il processo avviene senza emissioni odorigene, e le uniche emissioni di odori si hanno nelle sporadiche attività di spurgo o di lavaggio; anche in queste operazioni comunque le emissioni possono essere ridotte tantissimo con vari accorgimenti. Anche qui, il vuoto aiuta ad impedire che siano emesse particelle in atmosfera. Solo gli operatori lungamente esposti al materiale organico nella fase di stoccaggio o carica potrebbero avere noie a causa dell' odore.


Ci sono esempi reali funzionanti di successo?

Tantissimi. Bisogna sapere che l' Europa é la maggiore produttrice al mondo di biogas, e all' interno della EU la Germania é la maggiore produttrice; il grosso degli impianti però tratta i liquami di discarica uniti a residui di deforestazione e coltivazione quali sterpaglie, rampicanti, etc. L' avvento delle tecniche di produzione da biomassa sta permettendo di produrre un gas ancora più ricco e di recuperare notevoli quantità d' acqua, specialmente nel caso la biomassa integri scarti di allevamento. Un caso da manuale che mi piace sempre ricordare é un impianto quasi gemello a quello che dovrebbe sorgere vicino a Pomezia. Si trova in Olanda, carica 67.000 t/a di biomassa, recupera 34.000 t/a di acqua pura che viene venduta ed utilizzata per irrigazione, ha come residuo 8.000 t/a di residuo secco venduto come fertilizzante, e produce biogas tramite il quale viene generata una quantità enorme di energia: 15.000.000 kWh con la quale vengono alimentate circa 6000 famiglie.

In Germania, opera dal 1991 un impianto a biomasse che carica trucioli di legno dalle attività di deforestazione per edilizia e residui di piantagione, produce circa 42.000.000 kWh di elettricità ed alimenta elettricamente circa 20.000 famiglie; l' impianto si trova a pochi chilometri dalla città di Gemunden.


Bisogna aver paura degli impianti di questo tipo?

No, il processo é sicuro, avviene al chiuso in reattori rinforzati, avviene a bassa temperatura e non si usano fiamme, perchè il prodotto viene essiccato stando a contatto con i muri ed il pavimento del reattore scaldati da tubi pieni di gas o acqua calda.


Cosa deve pretendere la popolazione circostante per non avere fastidi?

Sostanzialmente due cose: 1) che venga effettuato uno studio riguardante l' impatto sul traffico locale, poiché la biomassa alimentata viene in genere trasportata da zone vicine con numerosi camion, creando traffico e inquinamento; 2) che i sistemi di aspirazione a vuoto e chiusura dell' impianto siano efficienti ed il sistema di trattamento efficace.


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