Termovalorizzazione di RSU
Vogliamo condividere qui due documenti che ci hanno impressionato molto favorevolmente per la chiarezza e per l' onestà intellettuale con le quali affrontano il tema dello smaltimento dei rifiuti tramite incenerimento, o meglio tramite termovalorizzazione visto che l' azienda coinvolta progetta impianti di recupero energetico tramite combustione.
Il primo documento é una serie di slide PowerPoint dedicata nello specifico alla combustione degli RSU tramite inceneritori. Ne vengono mostrate le tipologie, le caratteristiche, gli usi etc. Si intitola "Incenerimento RSU con recupero di energia" e si rivela molto completo, contenendo una serie di grafici e tabelle comparative per la situazione del recupero energetico in Europa, e una sezione sulla gestione economica. Purtroppo il documento é datato poichè i dati sono relativi al biennio 2006-2007, ma nel frattempo poco é cambiato sotto quasi tutti i punti di vista.
Il secondo documento, in formato PDF, é più in generale sul processo di combustione dedicato ai rifiuti, e si intitola "Lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani - problematiche e tendenze attuali". Da questo documento vogliamo regalarvi un estratto che riteniamo molto significativo, perchè rappresenta abbastanza bene quello che é il nostro pensiero:
"La termovalorizzazione dei rifiuti non è nè contrapposta nè in alternativa alla pratica della raccolta differenziata finalizzata al riciclo. La strategia adottata dall'Unione Europea e recepita in Italia con il Decreto Legislativo n° 22/97 affronta la questione dei rifiuti delineando priorità di azioni all'interno di una logica di gestione integrata del problema. Pertanto, se il primo livello di attenzione è rivolto alla necessità di prevenire la formazione dei rifiuti e di ridurne la loro pericolosità, il passaggio successivo riguarda l'esigenza di riutilizzare i prodotti (es. bottiglie) ed infine, ove non sia possibile, riciclare i materiali (es. vetro). A questo proposito occorre sottolineare che la sola raccolta differenziata non è indice di riutilizzo del materiale raccolto. Sono molti gli esempi di materiale raccolto in modo differenziato e poi avviato alla discarica perché di pessima qualità o senza alcun mercato. Per quanto riguarda il materiale che non è stato possibile riutilizzare e poi riciclare, si propone l'incenerimento con recupero energetico in alternativa allo smaltimento in discarica. Le esperienze di convivenza fra riciclo ed incenerimento avviate in vari Paesi d'Europa hanno dato risultati variabili. In Danimarca, ad esempio, un tasso di termovalorizzazione del 58% coesiste con una raccolta differenziata pari al 31% del totale dei rifiuti urbani prodotti. Analogamente, in Olanda e Svizzera dove circa il 45% di rifiuti è avviato a combustione, si registrano tassi di raccolta differenziata superiori al 30%. La stessa città di Brescia ha un tasso di raccolta differenziata del 39% ed uno dei più efficienti termovalorizzatori italiani. Tali esperienze confermano, dunque, che le due pratiche non sono incompatibili tra loro, anzi contribuiscono entrambe a formare i cittadini ad una più attenta sensibilità al problema dei rifiuti: insieme possono, e debbono, concorrere all'obiettivo comune di ridurre i rifiuti da conferire in discarica."
Vi auguriamo buona lettura.
Il nome della azienda di progettazione é WasteToEnergy