Water Day con spauracchio
Oggi 22 marzo ricorre il Water Day 2015, e come ogni anno in questa occasione si risvegliano gli allarmisti dell' acqua. Intendiamoci, specialmente in Italia la situazione acqua é tragica, con perdite di acqua potabile ed in generale ad uso umano che in alcune città raggiunge perfino il 60%, come testimoniato nei giorni scorsi da alcuni rapporti di Cittadinanzattiva e dell' Osservatorio Prezzi. Calabria e Lazio le regioni più colabrodo d' Italia.
Ma se ci si limitasse a riportare questi dati sarebbe cosa buona ed onesta, invece lo spauracchio diventa la carenza d' acqua, il sovrasfruttamento delle falde, e l' esaurimento delle risorse in linea generale. Come abbiamo già chiarito invece, il problema é una iniqua distribuzione delle risorse, resa ancora più drammatica dalla mancanza di investimenti che sfruttino la massiccia presenza d' acqua nel sottosuolo di alcune regioni del mondo. E' necessario un cambio di paradigma: bisogna andare a prendere l' acqua dove c' é, e nel frattempo investire massicciamente del rifacimento delle reti ormai obsolete. A poco servono i vari sensori di perdita nei quali si sta investendo: sapere dove é la perdita e a quanto ammonta é solo un passo al quale deve seguire un rimedio. Attualmente questo non succede.
Attualmente l' unica mossa in atto é aumentare le tariffe, con prezzi che raggiungono cifre astronomiche. Intanto, in certe zone dell' Africa, c' é talmente tanta acqua da stare tranquilli per secoli...