Il M5S e i rifiuti siciliani
Su questo blog non mi sono mai occupato dei rifiuti siciliani, nonostante la Sicilia versi in stato di emergenza rifiuti ormai da anni; devo ammettere che non me ne sono mai occupato per mancanza di interesse personale, ma oggi ho deciso di scrivere questo articolo proprio a causa di una vicenda occorsa stamattina.
Premetto che comunque nell' ultimo anno sporadicamente mi sono trovato a leggere degli articoli sul tema, articoli vecchi e nuovi, che mi hanno portato a vigilare sull' operato di alcune amministrazioni, nello specifico quella di Felice Errante (di FLI) a Castelvetrano in prov. di Trapani, e quella di Patrizio Cinque (M5S) a Bagheria, in provincia di Palermo.
Stamattina mi é stato segnalato un intervento di Cinque su Facebook, che riporto a fine articolo. In sostanza Cinque ed altri sindaci si sono presentati davanti al palazzo della Regione Sicilia con degli eco compattatori in segno di protesta per l' emergenza rifiuti. Sostengono, questi sindaci, che la colpa dell' emergenza sia del presidente Crocetta, personaggio al quale Cinque e tanti altri sindaci hanno sempre fatto guerra sopratutto perchè aveva dichiarato che sarebbero occorsi vari inceneritori (come previsto dal decreto Sblocca Italia). Cinque lamenta che la discarica di Bellolampo, dove venivano smaltiti i rifiuti in eccesso, é stata chiusa ed i rifiuti venivano lasciati per strada perchè non li si poteva destinare a smaltimento; camion delle dite di raccolta son stati bloccati fuori dai cancelli perchè non veniva loro permesso di gettare il contenuto in discarica. Patrizio Cinque ha ordinato che i cittadini non gettino più mondezza nei cassonetti: cosa dovrebbero fare? Mangiarseli?
Ma come stanno le cose veramente? La vicenda ha del ridicolo, perchè già nel 2015 (Cinque é sindaco dal 2014) c' era la proposta di un inceneritore che avrebbe, se non risolto il problema, aiutato enormemente. Dovete capire che Bagheria é un comune di soli 55.000 abitanti, con una mole di rifiuti gestibile da un singolo inceneritore senza nessun problema.
Nonostante ciò, Bagheria é sotto indagine dalla commissione antimafia perchè Cinque ha assegnato un appalto da 3.5 milioni ad una dita di raccolta e trattamento, senza nessuna gara. Il costo é esorbitante se si calcola che il risultato é pessimo e che si tratta di soli 55.000 abitanti.
Quando fu fatta la proposta fu il M5S, sia a livello comunale che a livello regionale, a fare la guerra all' inceneritore. La deputata Claudia Mannino del M5S si produsse in incoerenti litanie che parlavano di 'mancanza di ua autorità ambientale in Sicilia' nonostante la Regione avesse già fatto le sue proposte.
E veniamo adesso alla vicenda di Castelvetrano, che tratto perchè sollevata da una supporter del M5S sulla pagina di Cinque.
CastelVetrano é un comune in provincia di Trapani di soli 33.000 abitanti, con grossi problemi di rifiuti. Già nel giugno scorso, la giunta comunale aveva proposta una soluzione d' eccezione: l' utilizzo di un atomizzatore al plasma (loro lo chiamarono 'dissociatore molecolare'). La soluzione sarebbe stata l' ideale, perchè gli atomizzatori lavorano molto bene ed hanno una ottima resa con piccoli carichi: un atomizzatore da 100.000 tonnellate annue ha una efficienza media di riduzione di volume fino a 50:1. Per chi non si rendesse conto di cosa significa, vuol dire che se tu metti nell' atomizzatore 50 m3 di rifiuti (non bisogna ragionare in peso ma in volume occupato) ne escono rifiuti per 1 solo m3. L' efficienza in tonnellate é tale che introducendo 100kg di rifiuti ne escono soltanto 0.1 kg!!!
Ebbene cosa successe? Fu l' allora rappresentante M5S al senato Maurizio Santangelo a aizzare la popolazione contro. Santangelo non sapeva nemmeno di che genere di impianto si parlasse, perchè nella sua relazione al senato recitava:
"Sono rimasto letteralmente sbigottito nell’apprendere dalle parole dal vicesindaco del comune di Trapani Giuseppe Licata, che a Trapani si voglia realizzare un impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani con un impianto di dissociazione molecolare; trattasi né più né meno di un inceneritore di rifiuti sotto mentite spoglie"
Santangelo scambiava l' atomizzatore al plasma per un inceneritore, nonostante i due processi siano completamente diversi, per forma e per risultati. E quale era la sua proposta? Il solito trittico di riduzione, raccolta differenziata, e riciclo:
"Licata, assessore all’ambiente, aveva mostrato interesse nell’attuare a Trapani un percorso nella logica dei passi Verso Rifiuti Zero, raccolta differenziata porta a porta e trattamento del rifiuto residuo in impianti a freddo.Non si tratta di realizzare nel territorio trapanese nuove discariche per riempirle di rifiuti, ma ridurre al massimo il rifiuto residuo, valorizzando il materiale raccolto con il porta a porta, evitando sprechi e maggiori spese per i cittadini".
Ma se credete che a Castelvetrano il problema rifiuti sia nuovo, dovete ricredervi... già prima che nascesse il M5S, quando il movimento si chiamava "Amici di Beppe Grillo" c' erano già gli ignoranti che non volevano sentire parlare di inceneritori per risolvere il problema dei rifiuti. All' epoca, nel 2008, il personaggio incriminato era la ridicola Paola Sobbrio, la quale pretendeva di insegnare ad un ingegnere come funzionassero gli inceneritori.
E chiudiamo l' articolo citando il caso di Salemi, cittadina di soli 11.000 abitanti (ma come si fa a far andare male la gestione dei rifiuti con 11mila abitanti??) amministrata da Domenico Venuti, del PD Anche in questo caso sono i consiglieri del M5S - nello specifico Daniela Saladino e Valentina Palmeri - a dare la colpa alla regione ed al sindaco rifiutando le loro proposte e continuando a ribattere sulla necessità di riaprire le discariche e potenziare la differenziata!
Castelvetrano continua ad essere piena di rifiuti, Bagheria continua ad essere piena di rifiuti, la Sicilia intera é sommersa dai rifiuti, le discariche sono piene, a Bagheria i cittadini devono tenere i rifiuti in casa. Intanto i buffoni del M5S - veri responsabili del problema - parlano di rifiuti zero, di differenziata, e danno la colpa agli altri.