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Facciamo come a Salerno!

Ho sentito più e più volte i sostenitori della Raccolta Differenziata prendere a modello Salerno, considerato il comune più virtuoso in materia di rifiuti, che in poco più di un anno e mezzo ha organizzato un business di RD che ha aiutato a gestire la situazione di crisi in cui versava. In effetti Salerno ha messo in piedi un sistema che, tra buoni incentivi alla popolazione (vedi l' iniziativa di regalare eco-punti da spendere in buoni agro-alimentari) e uno stretto controllo delle commesse, ha portato la percentuale dichiarata di RD a superare il 70%. Ciò é valso alla città il riconoscimento di 'Comune Riciclone' da parte di Legambiente, dal 2009 in poi.
Grande festa quindi...
Facciamo tutti come Salerno, dicono in molti.
Purtroppo come già ampiamente spiegato la Raccolta Differenziata é un metodo per far sparire i rifiuti solo dalla strada, non per eliminarli.
Dunque, tutti i rifiuti raccolti a Salerno, dove vanno a finire? Nessuno lo sa. O quasi, perchè al comune stesso lo sanno benissimo.
I rifiuti raccolti a partire dal 2008 hanno seguito 3 strade: a) l' inceneritore di Acerra, mal funzionante e sotto dimensionato; b) la discarica di Macchia Soprana, ormai chiusa; c) la spedizione in siti svedesi, norvegesi e tedeschi, i quali guardano con gli occhi sgranati ai rifiuti campani. Nel 2008 una discarica dell' Alta Sassonia ha accettato 'di nascosto' 30.000 tonnellate di rifiuti campani.
Non solo, ciò che pochissimi sanno é che nel 2008 il comune di Salerno ha deliberato la costruzione di un mega inceneritore (affidato in data 5 novembre 2008 a CNIM – DE VIZIA – COGECO, unica offerente alla gara d' appalto) nel sito di Sardone.
L' inceneritore, la cui autorizzazione fu chiesta nel gennaio 2008 con richiesta di partecipazione a 1/3 del totale ammontare dell' opera (130 milioni di euro) tramite i fondi del “Programma Comunitario Europeo 2007/2013”, dovrebbe in teoria entrare in funzione quest' anno... in teoria perchè quando si é saputo, a Ottobre 2010 (oltre un anno dalla delibera), sono iniziate le contestazioni, proseguite per tutto il 2012 e che ancora non sono diminuite.
Nel 2010 il sito di informazione (?) Gestione Corretta Rifiuti pubblicava un articolo che conteneva l' immagine seguente, che dovrebbe essere una 'comparativa' tra il male provocato dall' Inceneritore e i benefici della Differenziata.


 

Ancora una volta si confonde (in un sito che parla di 'gestione corretta') la raccolta con lo smaltimento. Così si, si fa presto a dire “Facciamo come Salerno!”.
In realtà la 'Alternativa' di cui (non) si parla nella immagine comparativa sarebbe il 'Riciclo Totale', come evidenziato in un articolo dedicato sul sito. La premessa di questa 'Alternativa' é che la catena dei rifiuti segua le indicazione europee, le famose e famigerate “4R” (Riduzione, Riciclo, Riuso, Recupero) dettate da un superficiale atteggiamento  che mira a scaricare la colpa dei rifiuti al piccolo – medio utilizzatore dei beni prodotti e che causano rifiuti (tipicamente: farmacie, mense scolastiche, privati cittadini). In sostanza l' ottica delle 4R é riassumibile in questo concetto: “I rifiuti vengono prodotti, sta a te cittadino minimizzarli riciclando, differenziando, riutilizzando etc.”. I suggerimenti forniti dal sito infatti sono tutti di questo genere (si propone ad esempio che le mense tornino alla ceramica e al vetro anzi che alle stoviglie di plastica, che utilizzino acqua di rubinetto anzi che bottiglie di plastica). E che dire poi della pubblicità ad iniziative, pur lodevoli ma inutili e fonti di maggiori problematiche, intraprese da alcuni comuni? Ritornando a Salerno, il sito Gestione Corretta Rifiuti elogia il provvedimento con cui il comune ha predisposto dei raccoglitori dedicati per i pannolini usati, in modo da “non sporcare l' indifferenziato”. Un giro di 9000 tonnellate l' anno, si dice. Ma voi ve li immaginate i contenitori per il deposito dei pannolini usati, magari d' estate, con il classico ritardo nel ritiro? Si rischia come minimo di mettere il cittadino in condizioni di disagio a causa degli odori, ponendo inoltre serie preoccupazioni di carattere igienico. Tutto per non sporcare l' indifferenziato? Ma se é indifferenziato, cioè un 'mischia-mischia', perchè dovremmo preoccuparci di 'non sporcarlo'?

 

Salerno campione di Differenziata e di provvedimenti palliativi, dunque, ma dietro... lo sfacelo classico italiano. E tutto per una facciata di 'Green'.



 

AGGIORNAMENTO DICEMBRE 2013

A distanza di svariati mesi dalla stesura dell' articolo mi sono interessato di verificare lo stato di avanzamento dei lavori sull' inceneritore programmato per la zona di Sardone. Purtroppo, come prevedevo e come ho ipotizzato nel mio dossier "la raccolta differenziata: perchè non funziona", lo stato dei lavori é fermo. A causa di alcuni contenziosi e ricorsi al TAR, dopo l' esproprio dei terreni, la gara d' appalto, e il parere positivo della commissione ambientale, il tutto si é arenato.

C' é da segnalare che nel settembre 2013 il ministro Andrea Orlando si é interessato dell' argomento dichiarandosi disponibile a valutare alternative, qualora ne venissero proposte, ma ha anche dichiarato che "la disponibilità non non va confusa con il rinvio" ed ha dunque confermato alla Camera che il progetto dovrebbe continuare.

Nel novembre 2013 il segretario generale della Cisl Salerno, Matteo Buono, ha dichiarato che  "l' avvio dei lavori per il termovalorizzatore rimetterebbe in moto il sistema dell’edilizia pubblica e l’entrata in funzione di un simile impianto consentirebbe un netto abbassamento dei costi per lo smaltimento dei rifiuti. È per queste ragioni che la Cisl ritiene fondamentale che, attorno ad un simile progetto, giunga anche l’opinione delle comunità locali".

Di fatto, comunque, a 5 anni dal primo nascere del progetto ancora nulla di fatto.

La Campania continua a pagare milioni di euro in multe per la condizione in cui versa.

 

 

Links:

Delibere del comune di Salerno sul Termovalorizzatore

In Svezia i rifiuti di Napoli

L' alternativa: Riciclo Totale

Orlando: niente rinvii per l' inceneritore

Appello della Cisl per l' inceneritore

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