top of page

(continua da PAG 2

 

Veniamo ora ad un altro caso famoso, quello dell' inbceneritore di Brescia. Fu accusato di aver causato da subito un aumento dell' incidenza di tumori nella popolazione circostante, furoo condotte campagne denigratorie avalendosi anche di nomi importanti dell' ambiente medico. Nel 2014 l' argomento fu trattato dal FattoQuotidiano avvalendosi dell' opinione dell' epidemiologo Ricci. Nel 2016 ad occuparsene di nuovo é Vice, nel cui articolo si fa esplicito riferimento all' inceneritore avviato nel 1998. 

Ma come stanno realmente le cose? Gli articoli e le campagne denigratorie sono un misto di mezze verità e decontestualizzazioni. Si segnala correttamente il possibile legame tra PCB e insorgenza di tumori, ma si parte dal principio secondo il quale a contribuire a questo inquinamento sia l' inceneritore.

In realtà le cose stanno diversamente, e per scoprirlo basta guardare i grafici di comparazione dell' insorgenza tumori tra PRIMA e DOPO l' avviameno dell' inceneritore. Il grafico, riportato in questo studio della ASL di brescia intitolato "IL REGISTRO TUMORI DELL’ASL DELLA PROVINCIA DI BRESCIA Incidenza e mortalità per tumore maligno nell’ASL di Brescia nel triennio 1999–2001", mostra chiaramente che molti tipi di tumori nel triennio post-inceneritore sono diminuiti, compresi quelli al polmone e quelli alla laringe, tipicamente associati ai fumi degli inceneritori. 

Ancora una volta l' informazione si trasforma in menzogna e disinformazione, i promottori ambientalisti della lotta all' incenerimento hanno bisogno di falsificare e decontestualizzare per poter dire la loro. Un atteggiamento che fa più male che bene sia al paese sia alla popolazione.

 

bottom of page