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Il solare in bolletta

Vorrei cogliere lo spunto da un recentissimo articolo pubblicato online su IlSussidiario nella sezione  “Energia e Ambiente” per analizzare brevemente l' impatto del rinnovabile in bolletta, per l' utente medio italiano.
L' articolo scrive che “Il fotovoltaico é cresciuto tanto da arrivare a coprire in pochi anni il 7% della produzione nazionale di energia”, considerando questo 7% un successo. E' vero certamente che il solare nel corso degli anni ha avuto un boom, e non poteva essere altrimenti visti gli incentivi e lo sforzo dello stato per ottenere questo risultato. Ma da li a dir che un 7% raggiunto  sia un valore di cui rallegrarsi ce ne passa. Intanto, i 'pochi anni' serviti per raggiungere questo traguardo non sono affatto pochi: l' incentivazione iniziò nel 2005 con il 1° ContoEnergia, e al  Luglio 2012 siamo arrivati al 5° ContoEnergia, che é stato  'decisivo' e ha fatto sì che con 6.5 miliardi di euro di investimento da erogare fino al Giugno 2013 si sia raggiunta una potenza installata di circa 16.4 GW (fonte GSE Maggio 2013) corrispondente a una generazione elettrica di 18 TWh.
Questi 8 anni dunque hanno visto avvicendarsi una lunga serie di incentivazioni costate allo stato svariati miliardi di euro per raggiungere un irrisorio 7% della produzione nazionale. Nel nostro articolo Il fotovoltaico in Italia nel 2012 abbiamo mostrato come la stessa generazione elettrica di 18 TWh potrebbe essere raggiunta in un solo anno utilizzando 2 soli reattori nucleari AP1000 da 1.2 GW ognuno, con un investimento di 7.2 miliardi di euro circa. I tempi medi di realizzazione di un reattore AP1000 sono di 4 anni.
Ciò vale a dire che se nel 2005, anzi che iniziare questa folle corsa di finanziamenti al solare costata circa 10 miliardi di euro  e che solo dopo ben 8 anni ha portato ad ottenere 18TWh, si fosse investito in 2 reattori AP1000 da costruire in parallelo, al più tardi nel 2010 (4 anni di costruzione + 1 di esercizio) avremmo avuto i nostri 18 TWh con un investimento sostanzialmente minore.
Nel 2014/2015 potremmo avere altri 2 reattori funzionanti, per un totale di 38 TWh generati, un traguardo che la tecnologia solare é ben lontana dal raggiungere almeno per altri 10 anni.

 

Questo è quanto riguarda l' impatto sulla struttura statale.
 

Concentriamoci ora invece sull' utente medio, perchè é al cittadino utente domestico che in fin dei conti interessa il meccanismo energetico.

L' articolo sostiene che il risultato ottenuto dal solare stia già dando i suoi frutti sotto forma di diminuzione del costo del kwh, e che favorisca altri risparmi visto che l' acquisto di combustibili fossili sia in diminuzione grazie al contributo del solare.
Si tratta, ovviamente, di pura fantasia.
Per verificare il costo del kwh al cittadino abbiamo una fonte attendibile: il sito dell' Autorità per il Gas e l' Energia Elettrica.
La tabella aggiornata al Maggio 2013 mostra una situazione tutt' altro che di risparmio, e tutt' altro che semplice, come evidenziato nel grafico sottostante.











La prima osservazione che nasce dal rapporto è che l' andamento del costo al kwh é sempre in aumento, tra alti e bassi, dal 1° trimestre 2004 al II trimestre (quello in corso) 2013, con piccole curve in discesa e altre in salita.
Il costo minimo storico del kwh si ebbe nel 2° trimestre del 2004, con un prezzo totale di 12,16 centesimi/kwh di cui 6,28 dovuti a 'energia e approvvigionamento' e 0,98 dovuti a 'oneri generali di sistema'.
Il costo massimo storico si é avuto proprio nel periodo in cui il solare raggiungeva il suo 'boom', nel 4° trimestre del 2012, con un costo per kwh di ben 19,4 centesimi, di cui 11 dovuti a 'energia e approvvigionamento' e 3,27 dovuti a 'oneri generali'.
Già questo dato smentisce categoricamente l' articolista Davide Bartesaghi. L' errore di Bartesaghi probabilmente sta nel basarsi sulle previsioni di produzione come quelle di Greenpeace e EPIA, in generale legate al parametro LCoE sul quale si sono scritte svariate amenità e che viene più volte utilizzato a sproposito (in merito rimando al link a fine articolo).

 

Ma andiamo oltre, analizziamo più in profondità.
Cosa é questa voce 'Oneri generali di sistema'? Si tratta di quella che conosciamo in bolletta come Componente A, alla quale il maggior contributo viene dalla Componente A3 (come mostrato in immagine sottostante), nella quale vengono inserite le quote che lo stato carica all' utente per rifarsi degli incentivi al rinnovabile.

Leggiamo intanto di cosa si tratta esattamente dal sito  dell' Autorità per il Gas e l' Energia Elettrica:

Con la bolletta dell'energia elettrica si pagano, oltre ai costi del servizio e le imposte, anche alcune componenti previste per legge, il cui gettito è destinato a finalità particolari. Si tratta degli oneri generali del sistema elettrico, definiti dal decreto del 26 gennaio 2000 del Ministro dell'industria del commercio e dell'artigianato, di concerto con il Ministro del tesoro del bilancio e della programmazione economica, che vengono pagati da tutti i clienti finali

La più consistente di queste componenti, denominata A3, è destinata a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili e assimilate mediante un sistema di incentivi che garantiscono una remunerazione certa per l'energia prodotta e agevolazioni per l'allacciamento degli impianti alle reti.

[…]

Il sistema degli incentivi prevede che l'energia elettrica generata dagli impianti che ne hanno diritto sia acquistata dal Gestore del Sistema elettrico (Gse, una società per azioni di proprietà pubblica), a condizioni economiche incentivanti per l'impresa produttrice: la differenza tra i costi sostenuti dal Gse per l'acquisto di questa energia e i ricavi ottenuti dallo stesso Gse per la sua rivendita agli operatori grossisti del mercato è coperta dai proventi della componente A3.
Oltre agli oneri generati direttamente da questi meccanismi di incentivazione, la componente A3 serve a coprire anche i costi di funzionamento del GSE.
Il gettito della componente A3 è altresì usato per altre finalità legate all'incentivazione delle fonti rinnovabili o assimilate, le più importanti delle quali riguardano:

* copertura dei costi per i certificati verdi e per i certificati di emissione CO2 per gli impianti CIP 6/92;
* tariffe incentivanti degli impianti fotovoltaici;
* promozione del solare termodinamico;
* agevolazioni per le connessioni alla reti di distribuzione;


E' chiaro quindi che NULLA di quanto incentivato per il rinnovabile viene regalato, anzi questo viene abbondantemente fatto pagare all' utente domestico tramite piccoli ma sempre crescenti e continui prelievi in bolletta.

E ora vediamo di analizzare l' andamento di questa famosa componente A3 in bolletta. Già dalla prima immagine possiamo valutare che gli 'oneri generali' (e quindi la componente A3) é sempre alta e in crescita, ma i valori più esaustivi ce li da proprio il sito dell' Authority tramite le sue tabelle.
Ci preme in questo caso concentrarci proprio sui valori 2012 / 2013 per notare il comportamento di questa A3 nell' anno in cui il solare avrebbe avuto questo 'boom'.
Le 5 immagini di seguito mostrano i valori della componente A3 in ventesimi di euro / kwh nei 4 trimestri del 2012 e nel 1° trimestre del 2013. Dati sul presente trimestre non sono ancora disponibili, ma niente fa pensare a una diminuzione della componente.
Come già detto e visibile dal grafico precedente, la componente degli oneri che il cittadino paga in bolletta é in costante aumento, passando da 1,816 nel 1° trimestre 2012 a ben 2,639 nel 1° trimestre 2013. In un solo anno il valore é più che raddoppiato!











































































































































Poco ha dunque il nostro articolista da gioire per il presunto boom del solare. Dovrebbe controllare le proprie bollette, guardare un po' di numeri, e mettere i piedi per terra, e iniziare a parlare dell' argomento in maniera più informata e più obiettiva.

Ribadiamo ancora una volta che il solare, come gran parte delle rinnovabili, sono una bolla che ha l' unico vantaggio di aver creato e cresciuto un nuovo filone imprenditoriale e dato nuove possibilità occupazionali. Ma é intollerabile che questo lato positivo, che va a vantaggio solo di pochi, debba pesare ogni anno su milioni di cittadini che vengono sistematicamente ingannati.





Aggiornamento: 26-07-2013

Il GE ha rilasciato le nuove tariffe A3 dal 1°Luglio:

- Utenze domestiche residenti fino a 1800kWh: 2,861 eurocents/kWh

- Utenze domestiche residenti fino a 2640kWh: 4,294 eurocents/kWh

- Utenze domestiche residenti oltre i 2640kWh: 6,222 eurocents/kWh

 

Le rinnovabili continuano a costare care e sempre di più

 

Links:

Perchè il Corriere ce l' ha con l' energia solare? (su IlSussidiario)

Andamento del prezzo dell' energia

Il fotovoltaico in Italia

Componenti tariffarie

Valori delle componenti tariffarie

Assumptions and the Levelized Cost of Energy (LCoE) for Photovoltaics

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