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Dossier di viaggio in Polonia 11-18/08/2015

 

 

Dal giorno 11 al giorno 18 di Agosto 2015 sono stato in Polonia in vacanza con la mia compagna, per visitare la sua città natale, Kalisz, arrivando e ripartendo dall' aeroporto di Wroclaw. Quello che segue é il report di una vacanza shock dal punto di vista culturale, che ha evidenziato le notevoli differenze tra la cultura italiana e quella polacca; se generalmente noi italiani guardiamo alla Polonia, ed in generale ai paesi dell' est europeo, come arretrati a causa della loro storia recente, questo viaggio ha evidenziato quando la Polonia sia davanti a noi in tantissimi aspetti, primi tra tutti l' organizzazione e la vivibilità.

 

 

Non posso non iniziare il reportage con un confronto immediato tra porto di partenza e porto di arrivo, i seguenti 2 video illustrano la bolgia esterna all' aeroporto di Ciampino alla partenza, e l' ordine e la pulizia all' aeroporto di arrivo di Wroclav. Per una migliore visione dei filmati consiglio di aprirli direttamente su Youtube.

Il video successivo mostra l' esterno della stazione di Wroclav la mattina del 12 agosto, in attesa di prendere il treno IC per Kalisz. Per chi non la conoscesse, Wroclav é una cittadina d' arte ed universitaria di circa 650.000 abitanti, meta di tantissimi studenti stranieri e dunque non abituati alla mentalità polacca; eppure, la città é in ogni suo luogo sia funzionale che pulita.

 

Ovviamente non é tutto oro, montati in treno si ha uno shock negativo: l' InterCity (un treno acquistato dall' Italia negli anni  '70) é un vecchissimo treno impostato per l' aria condizionata, quindi con i finestrini ad apertura limitata, ma l' aria condizionata non funziona. La motivazione data dal controllore? "Qui non ne abbiamo mai avuto bisogno....". In una giornata di una estate atipica come questa (per gli standard polacchi) in cui le temperature hanno raggiunto anche i 37°C, viaggiare senza l' aria condizionata é una sofferenza indescrivibile.

 

I panorami delle campagne che ci si parano davanti sono meravigliosi, qui di seguito una breve serie di immagini del treno e dei panorami.

 

Dopo circa 2 ore e 40 minuti di viaggio sofferto ed interminabile, l' arrivo a Kalisz, considerata la più antica città polacca (fu citata da Tolomeo nel I secolo) che al 2014 conta circa 130.000 abitanti, paragonabile ad una qualsiasi cittadina italiana di medie dimensioni; e qui, nuovo shock. La città si sviluppa per lo più lungo poche vie principali ben intrecciate, le foto qui sotto si riferiscono alla via principale che in verticale attraversa quasi tutta la città, Ulica Górnośląska, la quale incrocia più o meno a metà la via Harcerska che conduce a Ostraw Wielkopolski, una delle maggiori città di scambio polacche. Potrete notare la pulizia e l' organizzazione delle strade, il manto perfetto, i marciapiedi larghissimi, dove le macchine possono parcheggiare in spazi dedicati e perfettamente delineati, lasciando comunque sempre almeno 2 metri per i pedoni.

 

Se le immagini non dovessero rendervi bene l' idea dello stato delle strade di Kalisz, ecco un breve video girato lo stesso giorno. Tenete presente che per quella strada transitano ogni giorno migliaia di macchine, camion, motocicli, biciclette. Eppure il manto é perfetto. Per questi marciapiedi transitano ogni giorno migliaia di pedoni, eppure sono perfetti e pulitissimi.

 

Se per caso vi state chiedendo: "Hey, ma dove sono i cassonetti? Ma dove sono i manifesti pubblicitari che normalmente vediamo per le strade??", il prossimo video é la risposta per voi. Questo è stato il maggiore shock per me, vedere le strade senza nemmeno un cassonetto e senza nemmeno un manifesto pubblicitario.

 

Al di fuori delle vie principali, che sono disseminate di campane e di colonnine per i rifiuti e per le cicche di sigarette, i rifiuti vengono raccolti come da noi in secchioni, che però non sono mai a vista; vengono infatti disposti sempre nei cortili interni, poichè le abitazioni di Kalisz (e di gran parte della Polonia) sono organizzate in 'blocchi' con sempre un cortile adiacente od interno nascosto dalla vista della via che costeggiano. La foto qui sotto mostra uno di questi cortili con i secchioni, ripreso dal lato opposto della strada.

 

Il penultimo giorno di vacanza a Kalisz é stata una giornata piovosa, banco di prova per l' efficienza della struttura cittadina... anche qui la città polacca supera abbondatemente la prova: le foto nello slideshow seguente sono state scattate in Ulica Staszica, la via che percorrevamo ogni giorno per tornare all' appartamento, e che non viene rifatta da almeno 10 anni. Le foto sono state scattate dopo circa 3 ore di pioggia intensa, eppure sia le strade che i marciapiedi sono ancora percorribili perfettamente.

 

Il giorno stesso siamo andati a visitare GoÅ‚uchów, a circa 15km da Kalisz, per visitare le vecchie residenze dei principi locali, ora sotto responsabilità dell' ente forestale e riarrangiate a museo; la strada di collegamento é la Poznanska, paragonabile alla Pontina che collega Roma a Latina, ma la qualità, la organizzazione e la funzionalità della strada non sono minimamente paragonabili. I 2 video qui sotto mostrano circa 4 minuti di viaggio sulla via Posnanska, che tra l' altro é affiancata per chilometri da piste ciclabili e pedonali molto ampie e pulite. I semafori hanno una pausa di giallo anche tra il rosso ed il verde, per preparare l' autista alla partenza, molti segnali di prescrizione di direzione obbigatoria sono lampeggianti, sia di giorno che di notte, la segnaletica e il manto sono sempre perfetti.

Per chiudere questa serie di video e foto comparative, voglio mostrarvi la differenza di mentalità tra Italia e Polonia perfino nel gestire i servizi. Avete visto in un precedente video come sono gestiti i rifiuti nelle strade, tramite campane, e i manifesti pubblicitari, tramite piloni dedicati; ora vi mostro come sono gestite le centraline di smistamento elettrico per la città. La foto seguente mostra una di queste centraline.

 

E, a proposito, la struttura marrone con l' antenna parabolica che vedete nello sfondo, altro non é che una torre piezometrica dismessa e recuperata esteticamente e funzionalmente per arricchire la città: al suo interno stanno delle sale espositive. Il risultato? Eccolo qui, visto di fronte.

 

Finita la parte comparativa sulla funzionalità e sulla struttura cittadina e urbanistica, vorrei fornire una breve panoramica su alcune caratteristiche della vita a Kalisz, e in genere in Polonia.

 

Gli alberghi, tranne forse qualche 5 stelle, non hanno servizi di condizionamento. Anche i negozianti di elettrodomestici, che abbiamo letteralmente preso d' assalto alla ricerca disperata di un ventilatore il giorno 12 agosto in cui c' erano 38°C, sono rimasti sbigottiti davanti alle nostre richieste; il giorno 13 siamo riusciti ad averne 5 del modello 'a gambo' a 3 velocità, senza timer, ordinati da un fornitore e consegnati d' urgenza. Il tutto per 650 zloty, ossia 162 euro al cambio del giorno, per un costo di 32 euro a ventilatore. Un prezzo abbastanza caro per i polacchi, il cui stipendio mensile generalmente si aggira tra i 900 e i 2000 zloty (230 - 500 euro).

Comprare una chiavetta internet con scheda polacca per utilizzare internet sul portatile senza usare il romaning italiano mi é costato 70 zl (17 euro), compresi 30 zl (7 euro) di 'traffico' con il gestore Orange, che constava di 50 minuti di telefonia, 50 sms, e 200 Mb giornalieri per 1 settimana.

La birra costava mediamente dai 4 ai 7 zl (1 euro - 1.8 euro) al bicchiere (da 30cl) o da 8 zl a 12 zl (2 e 3 euro) per la pinta grande (poco più di 45cl); la pizza, che in realtà é più una foccacia, é molto cara per i polacchi: da 26 a 30 zl (da 6.5 euro a 7.5 euro), noi abbiamo ordinato una pizza al prosciutto (26 zl = 6.5 euro) e ci hanno portato davanti ciò che vedete in figura.

 

In Polonia salvo rarissime eccezioni non si fuma nei locali pubblici, spesso ai bordi delle strade presso gli ingressi di alcuni negozi, centri commerciali, e incroci, sono presenti dei fusti blu o verdi tutti dotati di portacenere; alle fermate di autobus e treni non si può fumare, la gente è abbastanza tollerante ma si aspetta a sua volta rispetto dai fumatori, che si allontanano educatamente dalle fermate (di qualche metro) e vi si avvicinano solo per spegnere la sigaretta nel cestello; su tutti i mezzi pubblici é possibile fare il biglietto sia all' automatico a bordo sia dall' autista o dal controllore quando presente, un buon 80% dei mezzi permette di pagare il biglietto a bordo con bancomat o carta di credito usando anche il sistema di prossimità (in Italia quasi completamente sconosciuto) e perfino con il cellulare.

 

Le strade sono quasi sempre affiacate da piste ciclabili, almeno nelle zone principali; ove la pista ciclabile non é presente, i ciclisti vanno nel marciapiede (che é comunque larghissimo) rispettando i pedoni e dando loro la precedenza. I ciclisti che devono attraversare da una parte all' altra della strada lo fanno generalmente come i pedoni usando le strisce pedonali.

 

Chiudo questo reportage con una chicca che riguarda la gestione delle utenze elettriche e gas: ci sono zone di molte città in cui l' impiantistica a gas non é permessa, e dove si può utilizzare solo l' elettrico. L' energia é pagata a 'consumo', e non esistono fasce di consumo per il residenziale: esiste solo una fornitura fino a 20kw. Di conseguenza in Polonia non esiste il problema di 'contattori che staccano', e prosperano l' utilizzo della cucina a conduzione e delle stufe elettriche.

 

 

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