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Qui di seguito alcuni numeri presi dal recentissimo Rapporto Rifiuti Urbani 2015 (nov.2015) contenente i dati relativi all' anno 2014; in coda, alcune considerazioni riguardo a questi numeri e alle possibilità teoriche.

Un po' di numeri

Rifiuti prodotti in Italia 2014 = 29,7 milioni di ton

 

Variazione rispetto a 2013: +0.3% 

Media Raccolta Differenziata Italia 2014 = 45,2%

Variazione rispetto a 2013: +3%

 

Totale differenziato Italia 2014 = 13,4 ton

 

Movimentazione export / import rifiuti 2014:

 

Rifiuti esportati: 320 mila ton

Rifiuti importati: 204 mila ton

 

Totale diretto a discarica: 9,3 milioni ton

 

 

Composizione media rifiuti Italia:

Organico 34.4

Carta 22.8

Plastica 11.6

Metalli 4.3

Vetro 7.6

Legno 3.8

Altro 15,4

 

 

METODI DI TRATTAMENTO:

 

Trattamento Meccanico Biologico nel 2014: 117 impianti hanno trattato 9,3 milioni ton.

Destinazione del residuo:

 

52% discarica

25% inceneritore

6% recupero energia

4% biostabilizzazione

 

 

Compostaggio nel 2014: 279 impianti hanno trattato 5.3 milioni ton

Digestione anaerobica nel 2014: 29 impianti hanno trattato 880 mila ton

 

 

Incenerimento nel 2014:

Inceneritori in italia funzionanti 2014 : 44

totale incenerito nel 2014: 5,1 milioni ton

totale 4 milioni ton rifiuti producono 3 milioni di MWh di energia elettrica

totale 2,2 milioni ton rifiuti producono 1,6 milioni di MWh elettricità + 1,6 milioni Mwh energia termica

 

Incenerimento nel 2013:

Inceneritori in italia funzionanti 2013 : 48

totale incenerito nel 2013: 5,4 milioni ton

totale 3,5 milioni ton rifiuti producono 2,5 milioni di MWh di energia elettrica

totale 2,4 milioni ton rifiuti producono 1,7 milioni di MWh elettricità + 2,5 milioni Mwh energia termica

Considerando che per legge il totale autorizzato per l' incenerimento (dati 2013) ammonta a 7,5 milioni di tonnellate, e considerata la lenta crescita della raccolta differenziata, l' incenerimento dovrebbe essere incentivato aumentando le quote anzi che diminuendole. L' analisi del numeri sopra citati mostra che il sistema di TMB, il primo in ordine di quote trattate, ha una efficienza ridotta in quanto 1/4 dei suoi residui va mandato ad incenerimento, e ben oltre la metà dei residui va in discarica senza ulteriore trattamento.

Una prima operazione da svolgere potrebbe essere quella di indirizzare tutta la "quota discarica" ad incenerimento, riducendo quindi volume di rifiuti diretti in discarica, e aumentando le quote di produzione di energia elettrica e termica.

Una seconda azione coinvolgerebbe la sostituzione graduale degli impianti di TMB con impianti di incenerimento.

I 117 impianti di TMB trattano 9.3 milioni di ton, con un rapporto di 0.08 milioni di ton per impianto; in confronto, i 44 impianti di incenerimento trattano 5.1 milioni di ton con un rapporto di 0.115 milioni di ton per impianto. Con questo rapporto, i 9.3 milioni di ton trattate in 117 impianti di TMB richiederebbero solo 80 impianti di incenerimento, con un notevole recupero di territorio e di materiali (metallici e non) provenienti dala dismissione dei 37 impianti di TMB in eccedenza. Il risultato sarebbe un totale di 124 impianti di incenerimento sul territorio nazionale capaci di trattare 14.4 milioni di tonnellate di rifiuti generando oltre 8.5 TWh di energia elettrica all' anno.

 

Per questo auspichiamo che la quota autorizzata di incenerimento venga aumentata, o ne venga completamente cancellato il limite, e che si punti in futuro ad un maggior utilizzo dell' incenerimento rendendolo il metodo principale di trattamento dei rifiuti solidi urbani in tutto il paese.

 

 

ADDENDUM:

Un luogocomune che viene spesso utilizzato dai propagandisti anti-incenerimento é che "In tutta Europa stanno abbandonando i termovalorizzatori, dobbiamo adeguarci". Ovviamente ciò non é vero, perchè se é vero che in alcuni paesi le quote di incenerimento sono state ridotte in alcuni anni, ovunque a questa riduzione é seguita una nuova fase di aumento della quota perchè ci si é resi conto che non si poteva sostenere un ciclo rifiuti senza incenerimento. In altri casi molto 'pesanti' sulle politiche europee, come quello della Germania, non c' è mai stata nessuna riduzione ma anzi c' é stato un incremento notevole della quota rifiuti ad incenerimento. Lo stesso é succeso per tanti 'piccoli' paesi produttori di rifiuti come Lettonia, Ungheria, Irlanda, Bulgaria, Romania etc, che hanno aumentato la loro quota incenerimento da 2 fino anche a 6 volte nel corso di 10 anni.

Per chiarire come stanno le cose, vogliamo prendere come fonte i dati sull' incenerimento tra il 2004 ed il 2014 (ultimo anno disponibile attualmente) nel sito di statistica certificato EU, EuroStat. Sono qui elencati alcuni paesi europei con le loro quote:

 

  • Austria: 3.6 milioni di tonnellate nel 2004, 1.3 milioni nel 2010, 3.5 milioni nel 2014

  • Belgio: 650mila tonnellate nel 2004, 4.7 milioni nel 2010, 5.8 milioni nel 2014

  • Germania 11 milioni di tonnellate nel 2004, 28 milioni nel 2010, 38 milioni nel 2014

  • Danimarca: 0 tonnellate nel 2004, 3.3 milioni nel 2010, 3.6 milioni nel 2014 

  • Francia:  15 milioni di tonnellate nel 2004,  12.2 milioni nel 2010, 13.4 milioni nel 2014

  • Gran Bretagna: 4.2 milioni di tonnellate nel 2004, 797mila tonnellate nel 2010, 1.9 milioni nel 2014

  • Spagna: 3.1 milioni di tonnellate nel 2004, 2.5 milioni nel 2010, 3.5 milioni nel 2014

 

Una tabella riassuntiva con tutti i dati dei paesi EU é riportata QUI.

 

 

 

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