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MITO N°3 - GLI INCENERITORI SONO MOLTO INQUINANTI E DANNEGGIANO L' AMBIENTE

Gli inceneritori bruciando liberano una incredibile quantità di composti tossici tra i quali NOx, SO2, CO2, particolato PMx, metalli pesanti, diossine e tati altri. Questi composti inquinano l' ambiente e danneggiano la salute.

 

REALTA'

Ogni genere di processo chimico o fisico inquina in qualche maniera, non esiste un processo che non inquini. Tutto sta nel valutare quanto ogni processo inquini e come mettere in correlazione la quota inquinante con l' ambiente in cui si viene a trovare. Questo mito é il più diffuso e abusato dagli ambientalisti, e ci duole segnalare che é utilizzato anche da uomini di scienza che hanno piegato il loro sapere alla causa dell' ambientalismo. 

Il modo in cui generalmente questa asserzione di inquinamento viene portata avanti segue uno schema:

 

- si afferma che l' inceneritore inquina

- si citano dei numeri spesso incoerenti per unità di misura, per confondere il lettore

- si riportano grandi numeri senza metterli in relazione tra loro (es: "l' inceneritore tal dei tali butta in atmosfera ogni anno 56000 kg di zolfo")

- se e quando i loro numeri vengono esaminati, e viene dimostrato che sono tutti molto più bassi delle norme di legge, viene detto che "i valori di legge sono obsoleti e non cautelativi"

 

Prendiamo ad esempio un articolo del 2010 riguardante l' inceneritore di Ferrara e la messa in marcia delle sue nuove linee. Ci viene detto che: "la media degli ossidi di azoto emessi dalla Linee 2 e 3 nel biennio 2008-09 è pari a 29,7 tonnellate/anno, mentre la media per il triennio 2005-07 per la vecchia Linea 1 era 21,1". Questi numeri mostrano un discreto aumento, e sono esposti in questa maniera per far preoccupare. Ma se andiamo ad analizzarli per bene e ridurli alle adeguate proporzioni, scopriremo una cosa interessante.

Le 3 linee di incenerimento di Ferrara gettavano in atmosfera circa 800milioni di Nm3 annuali, il parametro AIA (il più restrittivo) per gli ossidi di azoto (NOx) sulle analisi a mezzora é di 300 mg/Nm3, mentre i valori di legge di riferimento sono: 400mg/Nm3 sull' analisi a mezzora, e 200 Nm3 come valore globale (valori relativi al DLGS133/2005 allegato 1).

Convertiamo: 29.7 tonnellate sono 29.7*1.000.000.000 mg (29.7 miliardi di milligrammi) che divisi per 800milioni di Nm3 ci da 29.700.000.000/800.000.000 = 37.1 mg/Nm3 ebbene questo valore é quasi 10 volte minore del termine di AIA. Quindi é formalmente vero che c' é stato un aumento degli ossidi di azoto prodotti, dovuto ovviamete all' aumento del carico da una a 2 linee, ma questo aumento produce comunque un valore molto minore della norma di legge. Per superare tale norma, teoricamente avremmo bisogno di 12 linee di incenerimento in una. 

Prendiamo un altro elemento dallo stesso articolo: "l’acido fluoridrico 89 kg/a versus 22". Facciamo la solita conversione: 89kg sono 89000000 (89 milioni) di mg, dobbiamo dividere per i Nm3 annuali quindi 89.000.000/800.000.000 = 0.11 mg/Nm3 mentre il valore di legge é di 2 mg/Nm3 un valore quasi 20 volte superiore. Allora dove sta questo inquinamento?

 

Come ho già spiegato, spesso vengono forniti dagli ambientalisti numeri che non vengono messi in relazione a nulla, per esempio l' articolo scrive: "I dati forniti per il biennio 2008-09 rivelano anche una serie di valori di alcuni inquinanti emessi che non è possibile confrontare in mancanza di analoghi precedenti rilievi. Si tratta di 592 kg/a di ammoniaca, 61,5 kg/a di PM10, e di 58 microgrammi/a. di policlorobifenili". Ma allora, se non si fornisce un riferimento precedente, e sopratutto se non si rapportano questi valori ai termini di legge, che senso ha fornirli? Pura speculazione atta a spaventare il lettore che non ha tempo o voglia di approfondire.

 

Ora vorrei fare un altro ragionamento, e cioè domandare: le quantità di inquinanti messe in circolo da un inceneritore influiscono sulla qualità dell' aria? La risposta é no, ed adesso lo dimostreremo. 

Prendiamo le emissioni medie di un inceneritore di taglia medio-grande, che più volte é stato attaccato dagli ambientalisti: l' inceneritore di Forlì gestito da Hera Ambiente.

 

Al momento in cui scriviamo (mezzanotte del 20 ottobre 2015) le emissioni sono quelle mostrate (con i valori di legge e di autorizzazione AIA). Sono tutte molto più basse dei valori di riferimento.

Ora consideriamo l' immagine sottostante, che riporta le emissioni divise per fonte di diverse sostanze. La fonte é il rapporto ISPRA 2006.

 

Guardando nella tabella qui a destra, possiamo vedere i valori di emissioni dell' inceneritore AMA di Roma, e confrontarle con quelle dell' inceneritore di Forlì e con altre fonti. Consideriamo l' NOx: Roma = 26 ton/anno; Forlì emette 45.5 mg/Nm3 con una emissione totale di circa 850milioni di Nm3 annui = 36 ton/anno. Il termine AIA é di 300 mg/Nm3 che sulla stessa quantità di emissioni corrisponde a 255 tonnellate. I valori di Roma e Forlì sono paragonabili ed entrambi notevolmente minori del limite di AIA e di legge.

Lo stesso calcolo si può fare anche per tutti gli altri inquinanti, a QUESTO indirizzo é possibile trovare numerose tabelle riassuntive delle emissioni che riguardanto TUTTI gli inceneritori di Hera,  ma ci preme invece far notare una cosa: gli NOx prodotti dal traffico sono dichiarati essere 1002 ton/anno, ben 1002/26 = 38 volte gli NOx prodotti dall' inceneritore AMA di Roma, e ben 1002/36 = 27 volte gli NOx prodotti dall' inceneritore di Forlì.

 

Vogliamo andare ancora oltre, e affrontare un caso scomodissimo che per anni (tra il 2008 e il 2012) é stato al centro delle diatribe perchè doveva risolvere la crisi dei rifiuti di Napoli: l' inceneritore di Acerra, di proprietà di A2A - Partenope Ambiente. L' impianto é stato avviato nel 2009, per quasi tutto il 2010 ha gestito l' emergenza napoletana e campana in generale, con una marcia a singhiozzi mostrando però da subito notevoli capacità di smaltimento. L' autorizzazione AIA permette all' impianto di smaltire fino a 600mila tonnellate annue. Di fatto per tutto il 2011 l' impianto di Accerra ha marciato a circa il 100% di efficienza, segnando il traguardo delle 440mila tonnellate teoriche al 9° mese di attività. Venne addirittura fatta una festa! L' impianto é composto di 3 linee che gestiscono ognuna circa 27 t/ora di rifiuti. E le emissioni? Gli ambientalisti cercarono di spaventare la popolazione caricando dei video nei social media che dovevano mostrare l' inquinamento dell' impianto. Come? Semplicemente facendo vedere dei "pennacchi di fumo", come in QUESTO VIDEO, ed insinuando che fossero tossici.

Una cosa curiosa, il video linkato é presentato con la frase: "Vogliamo sapere chi controlla le emissioni dell'inceneritore??".

Bene, rispondiamo noi: le emissioni di Acerra (media del 2013) sono perfettamente visibili e illustrate in maniera chiarissima nella pagina della azienda gestrice, con tutti i riferimenti del caso e i termini di legge. ECCOLA QUI.

 

 

Allora cosa é ad inquinare? Cosa é a far male alla salute ed all' ambiente? Si, gli inceneritori buttano in atmosfera tonnellate di azoto, di zolfo, di particolato e di tanti altri composti, ma sempre in quantità molto minore sia dei termini di legge, sia di quelli di autorizzazione ambientale (AIA), sia di quelli del normale traffico cittadino.

 

Per ulteriori approfondimenti si veda anche l' articolo "Considerazioni sugli Inceneritori" del 2015 in risposta alla propaganda anti-inceneritori di Simone Larini di Inforifiuti.

 

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