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Tecnologie Ambientali
Il fotovoltaico senza il conto energia: quanto cosa?
In questo articolo voglio esaminare quanto costa in pratica (e non in teoria come fanno spesso i siti pro-rinnovabili) installare un impianto fotovoltaico.
Prenderò in esame il caso di un nucleo familiare di 2 persone che adesso, nel Luglio 2013, decide di installare un impianto, e faremo un conto basato NON SUGLI ANNI di utilizzo ma SULLA SPESA, perchè credo che quando ci si accinge a fare lavori, a installare un impianto, la prima preoccupazione pratica sia 'quanto mi costa'?
Intanto dobbiamo chiarire che ormai il V conto energia è scaduto, quindi per installare un impianto fotovoltaico attualmente esistono solo due vie:
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pagare di tasca propria integralmente l' impianto, senza detrazioni
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affidarsi al sistema delle detrazioni irpef 50% in 10 anni
Troverete su internet centinaia di articoli che vi dicono 'guadagna con il fotovoltaico'. Questi in realtà si riferiscono a situazioni in cui ci si poteva avvalere del conto energia... in quel caso si, chi ha avuto la fortuna di aderire ai conti energia si vedeva il costo dell' impianto completamente pagato dagli incentivi con grosse somme, e a questo 'azzeramento della spesa' poteva sommare l' effettivo attivo di produzione. Ora le cose non stanno più così e tutto ricade sull' utente.
Prima di esaminare i due casi necessitiamo di alcuni dati e di alcune considerazioni.
Una casa di 45-55mq abitata da 2 persone necessita di un impianto di circa 4.5 kWp che producono circa 5000kWh/annui di energia. Consideriamo che questa casa si trovi nel centro Italia, poniamo Roma, con condizioni climatiche 'medie' in modo da non avere una situazione estrema considerando nord o sud ove i dati climatici tendono rispettivamente verso la carenza e verso l' eccessodi insolazione, falsando i dati.
L' impianto che abbiamo preso in considerazione é rappresentativo di una media delle offerte, si tratta di un Macroplan da 4,5 kWp con queste caratteristiche:
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N. 18 MODULI FOTOVOLTAICI GARANTITI 10 ANNI
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N.1 INVERTER POWER ONE pvi 4200
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STRUTTURA DI SOSTEGNO TETTO A FALDA
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MATERIALE PER INSTALLAZIONE STANDARD
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INSTALLAZIONE
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PRATICA COMPLETA ENEL-COMUNE-GSE
Il costo totale, senza incentivazioni o altro, é di 7.400 euro iva compresa, con fluttuazioni di +/- 300 euro.
Prendiamo in esame il primo caso, senza detrazione:
Avete due alternative: pagare interamente l' importo tutto in una volta, quindi dovete avere la somma pronta in banca, oppure dovete mettere un finanziamento. La spesa però non si limita a questo: dovete tenere presente che per poter evitare gli sprechi dovrete assicurarvi di avere una casa efficiente, quindi elettrodomestici di classe energetica superiore, impianto di riscaldamento con valvole termostatiche, etc. La spesa di ammodernamento della casa, per poter essere efficiente con un impianto simile, può arrivare anche a 1.500 euro.
Se non dovete effettuare questi lavori, o perchè non vi interessa, o perchè la casa é già tecnologicamente efficiente, prendiamo in considerazione solo il costo dell' impianto.
Pagamento in una unica soluzione
Pagando tutto in una soluzione i 7400 euro questa sarà la vostra spesa di base che dovrete recuperare grazie all' impianto fotovoltaico.
Intanto bisogna chiarire che il fatto di avere un impianto fotovoltaico non vi libera delle bollette di un gestore. Questo gestore vi continuerà a mandare bollette in cui verranno ipotizzati i vostri consumi in maniera forfettaria, e a fine anno riceverete un conguaglio. Scordatevi quindi di avere bollette 'a zero' per il primo anno a meno che ogni 2 mesi prima del giorno di fatturazione non comunichiate per via elettronica (dalla vostra pagina sul sito del gestore) o telefonica (con i sistemi automatici al numero verde se previsti) la lettura effettiva del contatore.
Alla spesa base dell' impianto quindi si aggiungono le spese delle bollette, di tasca vostra.
Nel frattempo il vostro impianto inizierà a produrre energia, e questa energia verrà da voi utilizzata (auto consumo) e venduta in una certa quantità al gestore. Questo di giorno. Durante la notte, o a seconda del contratto che avete, a partire dalla sera circa alle 19, voi preleverete energia dal gestore.
L' energia che di giorno viene prodotta e non utilizzata, per esempio perchè siete fuori casa, vi verrà pagata dal gestore al prezzo (I semestre 2013) di circa 0.196 euro/kWh.
Potremmo pensare per via teorica che se di giorno non siete a casa tutta l' energia prodotta, i 5000 kWh vengano venduti al gestore... in realtà la casa ha sempre dei consumi minimi ed essendo la compravvendita basata non su consumi istantanei / giornalieri ma medi dovete considerare che nei sabati e domeniche, giorni di ferie, e tutte le volte che state a casa durante il giorno consumate parte della vostra energia.
Poniamo il caso in cui, mediamente ed utilizzando le stime più positive dei siti tematici, arriviate a vendere al gestore circa il 75% dell' energia prodotta, cioè 5000*75/100 = 3750.
Pagati a 0.196 euro/kwh avrete rimborsati dal gestore 735 euro annuali. Ma questa somma non vi é restituita integralmente perchè il gestore scala i vostri consumi.
Quanto spendete poi la notte, o la sera, quando prendete energia dal gestore? Qui bisogna tenere presente che questa spesa é assai variabile a seconda del vostro stile di vita, del numero di persone, di quanto vengono usati lavatrice, forno, riscaldamento etc... é impossibile fare una stima in sede di questo articolo, e comunque esula dallo scopo di ciò che stiamo analizzando.
Il vostro consumo (o prelievo, chiamatelo come preferite) comunque, a meno che non utilizziate in maniera incontrollata i vostri elettrodomestici, sarà leggermente inferiore alla quota restituita... tenete presente però che l' energia che voi prendete dal gestore la pagate (per l' impianto preso in considerazione) circa 0.286 euro/kWh quindi più di quanto vi viene riconosciuto. Per andare in pari e non perderci dovete utilizzare nelle ore di prelievo non più dei 2/3 dell' energia che avete prodotto durante il giorno e venduto al gestore.
Nella pratica, probabilmente avrete un piccolo attivo alla fine dell' anno, che si può misurare (qui faccio riferimento a valori presi da vari siti e forum tematici) nell' ordine delle 200-280 euro/anno.
Questo valore, prendiamo la cifra più alta e vantagiosa, é il valore che dovrete considerare come attivo che vi permette di rifarvi della spesa. Avendo speso inizialmente 7400 euro per l' installazione e avendo mediamente ogni anno un attivo di 280 euro... fatevi un po' i conti in tasca: 7400/280=26,4 sono gli anni in cui il vostro investimento iniziale viene parificato.
La cosa cambia se invece il vostro stile di vita vi porta a stare in casa anche durante il giorno, e quindi vi avvalete dell' autoconsumo. In questo caso utilizzerete durante il giorno parte dell' energia prodotta, ma ne venderete di meno al gestore. Niente di allarmante, perchè visto che non avete usufruito del conto energia il gestore vi riconosce anche una somma per l' energia autoconsumata, somma che attualmente si attesta intorno ai 0,114 euro/kWh. Una situazione simile può portare un attivo assai variabile e più alto perchè somma il contributo del venduto al contributo dell' autoconsumato ottenendo valori che vanno dai 250 fino anche a 400 euro annuali.
Anche qui, prendendo in esame la situazione più favorevole, avrete che l' investimento iniziale viene recuperato integralmente in 7400/400=18.5 anni.
Pagamento con finanziamento.
Questo é il caso assai più reale perchè non tutti (diciamoci la verità ) possono permettersi di tirare fuori dalla tasca 7500 euro di contante in una sola volta. Se così fosse, credo che ci preoccuperemmo molto poco delle bollette...
Ricorreremo quindi a un finanziamento che ci permetta di suddividere la spesa nel tempo in modo che non pesi sul nostro stipendio.
A Luglio 2013 abbiamo valori di TAN che vanno dal 6.5 anche fino al 9%, e valori di TAEG che vanno dal 9 fino anche al 14%. Ci siamo messi in una condizione media utilizzando i valori di Agos finanziaria per un prestito di 7400 euro considerando varie rateazioni:
Considerando una famiglia in cui entrambi i membri lavorano, con una entrata media di 2000 euro netti mensili, con un mutuo da 500 euro mensili, diciamo che potremmo scegliere una rateazione tra i 24 e i 48 mesi, rispettivamente da 341 e 184 euro mensili.
La situazione qui dipinta ci porta ad avere come investimento TOTALE questi valori:
7400 euro iniziali, in 24 rate da 341 euro = 8184 euro da restituire all' ente finanziario
7400 euro iniziali, in 48 rate da 184 euro = 8832 euro da restituire all' ente finanziario
Non avrete una spesa iniziale, ma ogni mese dovrete pagare la rata più le bollette, per avere poi un conguaglio a fine anno che vi salda la situazione spesa/ricavo dell' impianto fotovoltaico.
In nessun caso comunque voi avrete un attivo assoluto, cioè un guadagno, ed ecco il perchè.
Considerando il migliore dei casi visti precedentemente, cioè un attivo di circa 400 euro annuali dovuti al modo in cui gestite l' energia, dovrete considerare che nel caso di finanziamento 1 avrete una spesa di 341*12 = 4092 euro annuali contro 400 euro di guadagno dall' energia, e nel caso di finanziamento 2 avrete una spesa di 184*12 = 2204 euro annuali contro i 400 di guadagno dall' energia.
I due finanziamenti creano quindi una situazione del genere:
8184/400 = 20,46 anni per eliminare la spesa di finanziamento
8832/400 = 22,08 anni per eliminare la spesa di finanziamento
Prendiamo invece in esame il secondo caso, con detrazione IRPEF al 50% in 10 anni
Anche qui, siccome si tratta di detrazione e quindi di restituzione successiva alla spesa iniziale, dovrete scegliere se pagare tutto in una volta o se rateizzare. Prendendo in esame quanto detto sopra, i calcoli cambiano in questa maniera:
1° caso: con detrazione ma senza finanziamento:
7400 euro spesa iniziale
400 euro attivo ogni anno
7400 – iva (perchè la detrazione vale sul valore iva esclusa) = 5900 euro detraibili al 50% in 10 anni in dichiarazione dei redditi = 3245 euro detraibili totali = 342.5 euro detraibili ogni anno
7400/(400+342.5) = 9,96 anni per azzerare la spesa iniziale
2° caso: con detrazione e finanziamento:
prenderemo in esame solo il caso più vantagioso, con rata maggiore ma totale da restituire minore
7400 euro spesa iniziale
8184 euro valore totale da restituire al finanziatore
400 euro attivo ogni anno
7400 – iva (perchè la detrazione vale sul valore iva esclusa) = 5900 euro detraibili al 50% in 10 anni in dichiarazione dei redditi = 3245 euro detraibili totali = 342.5 euro detraibili ogni anno
8184/(400+342.5) = 11,02 anni per azzerare la spesa totale da restituire al finanziatore
Questo articolo prende in esame una situazione che ovviamente presenta dei limiti.
Il primo tra tutti é non poter quantificare i consumi familiari nel tempo, la quantità di autoconsumo e la quantità di venduto al gestore. I valori utilizzati sono comunque stati presi da siti e forum dove venivano descritte situazioni reali di utenti che hanno installato impianti di fotovoltaico. Ritengo quindi che le cifre e i tempi risultanti da questo articolo siano abbastanza veritieri, ovviamente da aggiustare con i propri dati.
Un secondo limite é dovuto al fatto di supporre che i comuni e i prelievi di energia siano costanti e uguali nel corso degli anni, così come lo stile di vita della famiglia, il fatto che essa viva sempre nella stessa casa, etc.
Un consiglio che vi do é quello di cercare tra le vostre conoscenze se c' é qualcuno che ha installato un impianto di questa taglia, e farvi dare i loro ricavi da autoconsumo e da venduto al gestore, e poi applicarli ai calcoli qui esposti. Ovviamente non dovrete utilizzare dati di chi ha accesso al V conto energia poiché i calcoli verrebbero falsati.
Ora come ora, questi dati mostrano che se per qualche motivo volete puntare sul fotovoltaico, dovete essere consci del fatto che non avrete nessun guadagno economico per un numero di anni che va dai 10 ai 26, a seconda del caso.
La situazione si può modificare in una certa misura con alcuni accorgimenti, per ridurre di qualche anno i tempi di 'fuoriuscita' dalla spesa iniziale.
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Se nel nucleo familiare lavora una sola persona, e l' altra rimane in casa, il primo accorgimento é quello di utilizzare gli elettrodomestici a più alto consumo nelle ore di massima produzione dell' impianto. Forno, lavatrice, lavastoviglie, phon etc, dovranno essere concentrati come utilizzo in estate tra le 10 e le 18 e in inverno tra le 12 e le 14 (ovviamente ciò decade nei giorni di pioggia, cielo nuvoloso, neve etc).
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Abituatevi ad usare il forno a pranzo e non di notte.
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Lavate e asciugate i capelli al mattino e non di notte
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Utilizzate le caldaie per il riscaldamento al minimo necessario
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Non appena le giornate iniziano ad essere più calde, e quando la notte la temperatura non scende sotto i 15°, escludete la caldaia dal circuito di riscaldamento domestico in modo da farla funzionare solo per l' acqua calda
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Se avete pompe di calore, assicuratevi che abbiano la funzione di stand-by e settatele al minimo necessario (19-21° in inverno e 22-24°C in estate)
Questi e altri piccoli accorgimenti possono aiutare e minimizzare l' utilizzo di energia sia durante il giorno sia durante la notte, facendo pendere il bilancio verso la 'vendita al gestore'. Ovviamente senza fare miracoli.
Scordatevi IN OGNI CASO di guadagnare con il fotovoltaico se non avete avuto accesso al conto energia.
Nota importante:
In questo articolo abbiamo preso in esame la situazione in centro italia. Per mostrare come variano le cose a seconda della quantità di 'giorni di sole' disponibili, ci avvaliamo dello studio pratico del sito PULENERGY che prende in esame il caso di una famiglia di Palermo. Questa casistica stima, utilizzando valori leggermente diversi e arrotondati di rimborso sull' energia, un 'attivo totale' di circa 702 euro annui.
Anche in questo caso, le cose variano di poco, perchè avremmo, nei migliori dei casi (con detrazione IRPEF):
7400/(702+342.5) = 7,08 anni
8184/(702+342.5) = 7,83 anni
che sono il numero di anni necessari per 'annullare' grazie agli attivi e le detrazioni l' investimento iniziale, nel primo caso senza finanziamento, e nel secondo caso con finanziamento a 24 mesi.
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