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Tecnologie Ambientali
Considerazioni sulle rotatorie
E' parere quasi uniforme che l' utilizzo delle rotatorie sia una manna dal cielo per prevenire e ridurre il numero degli incidenti stradali. Le statistiche ufficiali sembrano dare ragione a questo parere, tanto che si parla di riduzione degli incidenti in incroci convertiti a rotatoria in alcuni casi anche fino a un 10-15% rispetto alle situazioni precedenti quando gli stessi incroci erano regolamentati semafori. Su wikipedia vengono elencati alcuni risultati incoraggianti: nel comune di Cattolica con l' adozione delle rotatorie si passò da 1800 a 300 incidenti in un anno. La provincia di Treviso grazie al continuo utilizzo di rotatorie ha ridotto del 50% il numero di decessi tra il 1997 e il 2006.
La polizia cantonale del Ticino, nel proprio sito, segnala una riduzione degli incidenti negli incroci fino al 12%.
Riconosciamo prima di tutto un grande vantaggio delle rotatorie: diminuire i tempi di attesa e percorrenza favorendo il disintasamento delle strade, specialmente nelle strade urbane ove anche un leggero intasamento in un incrocio può causare un imbottigliamento di varie strade parallele e intersecanti, congestionando interi isolati. Questa riduzione dei tempi di attesa e percorrenza, uniti alla miglioria della viabilità, favorisce di sicuro anche un minor inquinamento cittadino, un obiettivo di tutto rispetto.
E' interessante notare però come andando a guardare alcune mappe di incidenti ci si renda conto che parlare di grande diminuzione di incidenti potrebbe essere esagerato. Il concetto stesso su cui si basa la rotatoria é inadeguato ad essere calato in casi pratici, poiché presuppone una serie di comportamenti regolamentati dal codice della strada ma che generalmente vengono disattesi. Mi direte: ma questi atteggiamenti devono essere fatti rispettare! Giustissimo, peccato che gli stessi comuni che aumentano il numero di rotatorie negli incroci, in parallelo abbiano ridotto la sorveglianza degli incroci.
Andiamo a vedere per prima cosa quali sono le caratteristiche descritte come positive delle rotatorie:
Aspetti positivi:
- Contrariamente alle vecchie isole spartitraffico circolari, come già detto, la nuova rotatoria funziona con un controllo del flusso che avviene semplicemente dando la precedenza ai veicoli che hanno impegnato l'anello.
- Il confronto fra un incrocio con semaforo, o una rotonda di tipo tradizionale con precedenza a destra e la rotatoria con precedenza ai veicoli che la percorrono presenta indubbi vantaggi.
- maggior sicurezza, per la notevole riduzione dei punti di conflitto da 32 a 8, rispetto ad un incrocio fra strade urbane, con riduzione dell'incidentalità superiore al 50% (l'obbligo di dare la precedenza ai veicoli che hanno già impegnato la rotatoria ha un effetto di controllo sulla velocità dei veicoli in transito). Inoltre, riducendosi le velocità in ingresso ed in circolo e l'angolo del potenziale impatto fra veicoli, si riducono sia la probabilità di incidenti sia la gravità delle conseguenze;
- maggiore capacità di smaltire il traffico con snellimento nella circolazione, che prima era spesso bloccata dalle precedenze circolari con effetto di auto saturazione;
- tempi di attesa ridotti del 70% con eliminazione totale dei tempi morti di sicurezza, normalmente dati da un semaforo;
- minor inquinamento acustico e atmosferico, per la ridotta e più costante velocità e per l'abbattimento degli ingorghi interni all'anello e l'eliminazione delle lunghe attese ai semafori che ne controllavano gli accessi;
- possibilità di inversione del senso di marcia;
- riduzione e moderazione del traffico;
- minori costi gestionali e di sorveglianza.
- La diversa attribuzione della precedenza consente inoltre di ridurre notevolmente il diametro di ingombro complessivo, con importanti ricadute sull'uso del territorio. Tuttavia la necessità di anelli con diametro esterno di almeno 24-30 metri ne limita l'inserimento in ambito urbano già edificato.
Io, da pignolo che sono, mi fermo ad analizzare questi aspetti positivi. Intanto, vengono presentati come 'indubbi', ma a me dubbi ne fanno venire molti. Il primo tra tutti é che questi 'aspetti positivi' vengono presi per assodati. Cioè, quando si dice: “l'obbligo di dare la precedenza ai veicoli che hanno già impegnato la rotatoria ha un effetto di controllo sulla velocità dei veicoli in transito” oppure “riducendosi le velocità in ingresso ed in circolo e l'angolo del potenziale impatto fra veicoli, si riducono sia la probabilità di incidenti sia la gravità delle conseguenze” si parte dal principio che queste condizioni vengano soddisfatte. Ma siamo sicuri? Siamo davvero sicuri che l' autista medio osservi l' obbligo di dare precedenza a chi ha già impegnato la rotatoria? Siamo sicuri che i veicoli in transito adeguino la loro velocità? Siamo davvero sicuri che gli automobilisti riducano la velocità in ingresso?
E' interessante notare che dalle statistiche risulta anche, inesplicabilmente in parallelo a questa presunta riduzione di incidenti, che l' inosservanza maggiormente commessa nelle rotatorie e nei loro pressi sia proprio la mancata precedenza in ingresso e in transito. La già citata polizia stradale del canton Ticino segnala una incidenza del 75% di questa inosservanza sul totale delle infrazioni commesse. Uno scempio.
A questa considerazione aggiungiamone un' altra: la situazione ideale di una rotatoria é quella di 4 strade a 90°, paritetiche per percorrenza e importanza, regolamentate dai cartelli di 'dare precedenza' o quantomeno da una segnaletica orizzontale corrispondente. Quante rotatorie conoscete nella vostra città che rispettino questa situazione ideale? E' interessante notare la simulazione (presente su Wikipedia, riportata qui sotto) del corretto utilizzo di una rotatoria: 4 strade perfette ognuna a 3 corsie per verso di marcia, tutte di pari larghezza, tutte con segnaletica, con perfetto raggio della rotatoria, e tutte con autisti provetti e macchine che allo spunto procedono alla stessa velocità di transito!! Una situazione ideale, appunto, perchè inesistente!
La mia esperienza, limitata alle rotatorie di città come Terni, Sassari, Roma, Pomezia, Ostia, Torvajanica, Ardea, Aprilia e a strade di collegamento ad alta percorrenza come l' Ardeatina e il nuovo tratto Laurentina-Ardeatina, mi porta ad osservare che le condizioni ideali non si verificano mai, e che gran parte degli incidenti a cui ho assistito (e in un caso ne son stato vittima) son stati causati in rotatoria o a causa delle rotatorie.
Questo perchè nella realtà sono ben pochi gli autisti che sanno correttamente affrobtare le rotatorie, e le indicazioni date dal codice della strada e dalle forze di Polizia Stradale sono poche e mal fatte.
Riporto qui sotto uno schema esplicativo che viene utilizzato in alcuni corsi di guida per illustrare il corretto utilizzo delle rotatorie a 2 corsie.
In questo schema si nota che la corsia esterna deve essere utilizzata per chi deve svoltare a destra e andare dritto (1a e 2a uscita), mentre la corsia interna da chi deve svoltare alle altre uscite a sinistra (3a ed eventuale 4a uscita, il ritorno). Anche qui, ovviamente, siamo in una situazione ideale che prende in esame solo due macchine che provengono dalla stessa strada, che marciano affiancate. Ma caliamoci nel caso reale e immaginiamo che nel mentre giunga una macchina dal lato destro. Lo schema si complica, perchè la 3a uscita (andare a sinistra) della macchina proveniente da sud, corrisponde alla 2a uscita (andare dritto) della macchina che proviene da est. La macchina che proviene da sud dovrà utilizzare la corsia interna, mentre la macchina che proviene da est dovrà usare la corsia esterna. Inevitabilmente al momento in cui la macchina proveniente da sud dovrà svoltare si troverà a tagliare la strada a quella che viene da est. Il tutto é illustrato qui sotto:
Questo ovviamente si eviterebbe facilmente rispettando le precedenze, e con un po' di buonsenso. Ma nella pratica le cose son ben diverse. Quel che mi preme é evidenziare come già per la loro stessa costruzione e indicazione di percorrenza le rotatorie sono sensibili al causare maggiori situazioni di incidente.
E allora in questa chiave si capisce molto bene il dato che viene fuori dalle mappe di incidenti del comune di Cesena, le quali riportano gli incidenti avvenuti in città, diversificati per “nessun ferito” (azzurro), “ferito” (rosso) e “decesso” (nero). Bene da queste mappe si nota come gli incidenti in incroci SENZA rotatoria siano alti solo in strade ad alto traffico, mentre negli incroci CON rotatoria il numero di incidenti é alto anche in strade a basso traffico. Qui di seguito sono riportate alcune di queste situazioni.
L' immagine 5 é particolarmente indicativa: due incroci uno con rotatoria e uno senza, a breve distanza, nella stesa strada. L' incrocio con rotatoria é più denso di incidenti.
Fonti:
Servizio di polizia cantonale del Ticino: uso delle rotatorie