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Tecnologie Ambientali
Campagne sbagliate, insensate ingannevoli
La disinformazione generale sul tema rifiuti si manifesta per prima cosa in affermazioni e campagne ambientali che sfiorano il ridicolo; a capo di queste campagne ci sono 2 tipi di persone, a seconda del caso:
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i manipolatori che conoscono il problema rifiuti e in malafede plasmano l' opinione verso una politica a loro congeniale
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gli ignoranti che forse in buonafede si basano più sul loro sentimento ambientalista che sulla ragione e sui dati
comunque sia, il risultato é una serie di campagne quali la famosa NO INCENERITORI che non possono essere prese seriamente.
Questo sito nasce appunto per informare la seconda categoria di persone e per esporre e denunciare la prima. Di seguito quindi mostrerò delle immagini di campagne ambientali che rientrano in questa serie, commentandole e proponendo dati e riflessioni per ognuna di esse.
Questa campagna si basa su un trucco: vuol far credere che gli inceneritori producano rifiuti, anzi che eliminarli. Hanno messo 5 frecce in ingresso e 6 in uscita, in quelle in ingresso non hanno messo dei 'commenti esplicativi', ma invece li hanno messi nelle frecce in uscita. In questo modo il lettore non si chiede: “Quale acqua viene mandata in ingresso? Di che sabbia si tratta? L' aria a cosa serve?”. Leggendo invece i commenti nelle frecce in uscita penserà: “Caspita quanta roba esce!”.
In realtà, i fanghi di cui si parla sono di due tipi: una parte é contenuta nei rifiuti in ingresso, e una parte sono quelli dell' impianto di depurazione delle acque di lavaggio, ma NON fanno parte dell' inceneritore né del processo di incenerimento.
La sabbia può solo essere contenuta nei rifiuti in ingresso, oppure può in rari casi essere usata nei filtri a granulometria variabile presenti nella sezione di trattamento delle acque, quidi ancora negli impianti di depurazione acque, non negli inceneritori.
In definitiva l' alimentazione di un inceneritore é costituida da Rifiuti + Aria. Il combustibile sono i rifiuti stessi, e l' aria é il comburente. L' innesco é la fiamma o la torcia al plasma a seconda del tipo di processo.
Cosa sono gli inerti e le ceneri? Sono la frazione di scarto solido che esce dal fondo dell' inceneritore, e che provengono dai rifiuti in ingresso. Il processo di incenerimento funzione così:
Rifiuti + Aria --------------> Residui solidi + Fumi
Tutto qui.
Quali sono le quantità in gioco?
Sono molto variabili a seconda del processo, ma mediamente i rapporti son di questo tipo:
5kg di rifiuti + 32kg di aria -----> 1.1 kg di rifiuti + 35,9 m3 di fumi
Come mai questo grosso aumento di fumi rispetto all' aria in ingresso? E' la vaporizzazione (o meglio: sublimazione) dei 3.9kg di rifiuti solidi, che diventando aeriformi occupano molto più volume.
Le ceneri e gli inerti menzionati nel volantino costituiscono quel 1.1kg di scarto solido, più o meno le proporzioni sono 1kg di inerte e 0.1kg di ceneri
Quando l' inceneritore o le sezioni di scarico vengono puliti, viene introdotta acqua calda che poi viene recuperata e depurata utilizzando fanghi attivi.
Nel volantino tutte le frecce vengono dirette poi a 'discarica'. Intanto sarebbe bene che ci spiegassero come si mandano i fumi in discarica... ma poi, i fanghi non vengono quasi mai mandati a discarica bensì essicati e rigenerati o a loro volta inceneriti. L' acqua non va in discarica, viene riutilizzata o destinata a irrigazione. Gli inerti vengono stoccati e/o mandati in discarica quando non sono utili per altri scopi... alcuni cantieri edili per esempio comprano questi inerti per potenziare il cemento. E i carboni attivi? Quelli escono in minima quantità trascinati dai fumi quando il sistema staperdendo efficienza. Le analisi sul camino dell' inceneritore permettono di capire quando i fumi stanno trascinando carboni in modo da provedere alla necessaria mautenzione. Si tratta quindi di un evento raro, misurabile, ed eliminabile.
Questo tipo di campagna é un controsenso, eppure é il tipo più diffuso. Si paragona un metodo di raccolta a un metodo di trattamento. Non tiene inoltre conto del fatto che anche facendo la raccolta differenziata una parte del raccolto viene mandato ad inceneritore volutamente per recuperare energia in modo che l' impianto di trattamento (meccanico o chimico) del differenziato si renda un minimo indipendente dal gestore energetico. Questo é un procedimento che CONAI dichiara per tutti i consorzi e per tutte le frazioni (cartoni, ferro, alluminio, vetro, plastiche, legno). Inoltre tutto il non differenziato (compreso il contenuto dei bidoni dell' “Indifferenziato”) deve essere trattato, e spesso viene proprio mandato a incenerimento sempre per recupero energetico o per riduzione di volume.
Questo é un raro esempio di autogoal ambientalista. In un sito che parlava della pericolosità degli inceneritori si sosteneva che questi contribuiscono per BEN il 5,6% del totale delle diossine emesse. Mi viene spontaneo chiedermi se questi signori abbiano organizzato, oltre al No Inceneritori, anche una campagna per il No Acciaio o No Alluminio, o un movimento contro l' utilizzo del legno per il riscaldamento residenziale.
Questo é un altro esempio di controsenso in termini e in logica. Vuole abolire inceneritori e discariche ma vuole differenziare e allo stesso tempo ridurre i rifiuti. Dovrebbero spiegarci come. Come già detto, parte del differenziato va in discarica dopo incenerimento. Chiudere gli inceneritori e le discariche impedirebbe ogni genere di raccolta e trattamento dei rifiuti. Ci dicano questi signori dove mandare la parte di differenziato che non può essere recuperato materialmente e che normalmente i consorziati CONAI destinano a recupero energetico e discarica.
Altra campagna ad effetto sullo stesso filone: più differenziata e riciclo, ma meno discariche e costi. Le analisi dei piani di raccolta differenziata mostrano come questa aumenti i costi di smaltimento, quindi dire + differenziata significa automaticamente + costi. Come al solito, anche qui, riciclo e differenziata non sono alternative all' incenerimento, perchè le prime sono metodi di raccolta e separazione, il secondo é un trattamento.
Una chicca, con una serie di errori concettuali da rivido. Si legge: “La raccolta differenziata produce meno rifiuti – meno rifiuti quindi meno combustibile”. La cosa ha del ridicolo... come fa la raccolta differenziata a 'produrre' rifiuti, in più o in meno? La RD é un metodo di raccolta, non di produzione....
Ennesima variazione sul tema... glielo spieghino loro a chi tratta il differenziato che deve rinunciare al recupero energetico perchè questi signori vogliono chiudere gli inceneritori. Gli spieghino pure che il residuo dopo il riciclo e riutilizzo se lo devono portare a casa e mettere in garage perchè le discariche devono essere proibite.
Questo tipo di campagna punta su un concetto che in questi ultimi tempi sta prendendo molto piede, e viene portata avanti dai più fini ambientalisti i quali hano capito che é stato impossibile puntare sulla nocività e sulla inutilità degli inceneritori, e hanno cercato una nuova strada. In sostanza il concetto é questo: l' inceneritore deve marciare ad alto carico, ma se produciamo meno rifiuti e differenziamo e ricicliamo di più il residuo da mandare a inceneritore sarà così ridotto da renderli inutili. Il concetto sembra avere una certa logica, ma soltanto fino a che non si fa una considerazione seria sull' utilizzo degli inceneritori: l' inceneritore distrugge i rifiuti che vengono introdotti, da ovunque provengano. Nessuno ha mai detto che l' inceneritore, costruito per esempio a Desio, debba incenerire solo i rifiuti di Desio. Anzi é auspicabile che se il comune, il territorio in generale, ha una quota bassa di rifiuti da incenerire, l' inceneritore tratti anche quelli di zone circostanti, per esempio di tutta la provincia, se non di tutta la regione... in sostanza il concetto che deve passare, per ottimizzare il trattamento dei rifiuti, é questo: “io posso incenerire 100mila tonnellate... tu ne produci 30mila? Bene, portatemene altre 70mila da altri comuni”. Questo risolverà il problema di smaltimento di quei comuni e ridurrà di molto il numero di inceneritori necessari su tutto il territorio nazionale. Si deve puntare non sulla chiusura degli inceneritori, ma sulla loro riduzione di numero e automaticamente sull' aumento della loro capacità. Idealmente, se in Italia si deve mandare a incenerimento 1 milione di tonnellate di rifiuti (un numero a caso, giusto per spiegare il concetto), perchè avere 100 inceneritori da 10mila tonnellate quando se ne possono avere 50 da 20mila tonnellate, o 10 da 100mila tonnellate?