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Acque oligominerali: cosa sono?
Le acque oligominerali sono un particolare tipo di acqua minerale naturale caratterizzate da un basso contenuto salino totale. La misura di questo contenuto salino é espressa da due parametri principali: la durezza totale, e il residuo fisso.
La durezza totale é la quantità in mg/l di ioni totali di Calcio e Magnesio, principali salificanti degli anioni presenti nell' acqua, ma é espressa in genere come quantità totale di Calcio equivalente con l' unità di misura dei 'gradi francesi', ove 1°f = 10mg/l di ione Ca++.
Il residuo fisso é la quantità in mg/l di sali totali che restano 'a secco' dopo l' evaporazione di una quantità nota di acqua. Questo ultimo parametro é fondamentale per la classificazione delle acque minerali.
I valori di residuo fisso per le acque minerali commerciali permettono la suddivisione delle stesse in queste categorie:
- minimamente minerali: con residuo fisso inferiore a 50 mg/l
- oligominerali: con residuo fisso tra 50 e 500 mg/l
- ricche di minerali: con residuo fisso superiore a 1500 mg/l
a queste tre principali categorie si aggiunge quella delle generiche 'minerali' o 'medio minerali' con un residuo fisso compreso tra 500 e 1500 mg/l.
Dal lato normativo le acque oligominerali sono regolamentate come tutte le minerali in base al Decreto Legislativo n.105 del 1992, con leggere modifiche apportate dal Decreto Legislativo n° 176 del 2011. Le acque oligominerali sono considerate acque curative, tanto che negli anni '90 e nei primi anni del decennio passato alcuni organi ne chiedevano la vendita controllata in farmacia, anche dietro indicazione da parte di un medico o di un dietologo (ed effettivamente da vari anni, e forse in seguito a queste richieste, molte aziende produttrici hanno posto le loro acque in vendita in farmacie, tra queste ricordiamo la Fiuggi, la Sangemini, la Panna, e la Amorosa). Questo a causa del fatto che la composizione delle acque oligominerali non è stabilita da nessuna legge, ma solo 'descritta', cioè questo genere di acque viene suddiviso in gruppi a seconda del sale o dello ione prevalente (così abbiamo acque fluorurate, sodiche, bicarbonate, solfate, etc). Ciò però non deve far pensare che qualsiasi acqua possa essere messa in commercio. Infatti per poter essere commercializzate le acque minerali devono rispettare precise regole sulla provenienza. Innanzi tutto queste devono essere colte da una fonte di cui sia ben nota la caratteristica geologica; secondariamente, le analisi della sorgente (che può essere singola o multipla all' interno dello stesso territorio) devono essere costanti in almeno 4 prelievi l' anno, almeno uno per stagione. La qualità dell' acqua deve essere 'buona' e 'microbiologicamente pura' già alla presa dal pozzo, in quanto la normativa non autorizza nessun intervento di miglioramento.

La caratteristica fondamentale delle acque oligominerali, cioè il loro basso contenuto salino, le rende particolarmente utili per curare o quantomeno tenere sotto controllo quelle patologie derivanti da eccessi di uno o più sali; ad esempio un' acqua oligominerale particolarmente povera di calcio (= a bassa durezza totale) é particolarmente indicata nei casi di calcolosi renale, un' acqua molto povera in sodio sarà indicata nei casi di ritenzione idrica o ipertensione.
Le acque oligominerali facilitano la diuresi, e in generale non bisognerebbe mai bere troppo a lungo e in quantità elevate la stessa marca di acqua oligominerale se non dietro indicazione medica. Una buona prassi infatti sarebbe cambiare spesso marca (almeno una volta al mese) o ancora meglio bere una miscela di acque diverse.

Fonti utili:
Acque minerali e di sorgente: le nuove regole
Acque minerali naturali
Acque minerali curative